Vicino il Vesuvio forse trovata la tomba di Augusto, primo imperatore di Roma

Vicino il Vesuvio forse trovata la tomba di Augusto, primo imperatore di Roma

Vicino il Vesuvio forse trovata la tomba di Augusto, primo imperatore di Roma
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Ai piedi del Monte Vesuvio, gli archeologi potrebbero aver trovato il luogo dove Augusto, il primo imperatore di Roma, trascorse gli ultimi momenti della sua vita. I resti di una villa romana, sepolti sotto quelli di un'altra costruzione del secondo secolo, sono stati scoperti vicino alla moderna città di Nola, a soli otto chilometri di distanza.

Questa scoperta potrebbe finalmente risolvere uno dei grandi misteri della storia romana, confermando le cronache degli storici Tacito, Svetonio e Cassio Dione, che situavano la morte di Augusto nel 14 d.C. in una villa di famiglia nella stessa area.

I ricercatori dell'Università di Tokyo, guidati dall'archeologa Mariko Muramatsu, hanno lavorato sul sito per oltre vent'anni. Le recenti scoperte sono emerse solo dopo aver scavato strati profondi del sito, rivelando una villa più antica risalente a prima dell'eruzione catastrofica del 79 d.C., che seppellì la struttura sotto metri di roccia e cenere.

Questi reperti offrono nuove prospettive sulla distruzione causata dall'eruzione vesuviana, precedentemente ritenuta limitata alle città meridionali come Pompei.

La ricerca in corso spera di ottenere ulteriori finanziamenti per continuare gli scavi, che potrebbero confermare definitivamente se questi resti appartengono alla villa dove Augusto concluse la sua vita, dopo un lungo e prospero regno. La scoperta non solo arricchirebbe la nostra comprensione della storia antica, ma anche della geografia e delle dinamiche sociali dell'epoca romana.

Nel frattempo, il dibattito sulla vera ubicazione e sulla storia di questa villa continua a stimolare tanto l'interesse accademico quanto la curiosità popolare, mantenendo viva la leggenda di Augusto e del suo tempo. I lavori di scavo della probabile Villa di Augusto, in corso a Somma Vesuviana, sono diretti dal prof. Archeologo Antonio De Simone dell" Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.