Tredicenne precipita da balcone in centro d’accoglienza, ricoverata - Cronaca di Napoli
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Tredicenne precipita da balcone in centro d’accoglienza, ricoverata

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Tredicenne precipita da balcone in centro d’accoglienza, ricoverata





Tredicenne Kazaka Ricoverata a Napoli Dopo Una Caduta di 3 Metri


Santobono Napoli

Una ragazza di tredici anni di origine kazaka è attualmente ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. La giovane ha subito un grave incidente, cadendo dal balcone del centro di accoglienza dove risiede con la sua famiglia. La caduta ha avuto luogo da un’altezza di circa tre metri, mettendo a serio rischio la sua salute.

Dettagli dell’Incidente

Secondo le prime ricostruzioni, la tredicenne sarebbe caduta accidentalmente dal balcone del centro di accoglienza. Gli inquirenti stanno indagando per ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente e comprendere se ci sono state eventuali negligenze o altre cause sottostanti.

Condizioni Cliniche

La giovane kazaka è stata immediatamente soccorsa e trasportata al Santobono, un rinomato ospedale pediatrico a Napoli. Fortunatamente, nonostante la gravità dell’incidente, la ragazza non è in pericolo di vita, ma resta comunque sotto stretta osservazione per eventuali complicazioni.

Reazioni della Comunità

L’incidente ha scosso profondamente la comunità del centro di accoglienza, che si è stretta attorno alla famiglia della ragazza. Le autorità stanno fornendo tutto il supporto necessario per affrontare questa difficile situazione, compresi servizi di assistenza psicologica.

Prossimi Passi

Le indagini proseguiranno per chiarire le circostanze dell’accaduto e prevenire eventuali futuri incidenti. Nel frattempo, la famiglia della ragazza resta al suo fianco, sperando in un rapido e completo recupero.

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Autista scende per controllare specchietto rotto e viene colpito

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Autista scende per controllare specchietto rotto e viene colpito

L’Autista del Bus Air Aggredito Dopo Controllo dei Danni: Aggressore Arrestato

![Bus Air Incident](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2021/12/Air-Bus-1638548353280-300×225.jpg)

L’autista del bus Air è stato vittima di un violento attacco dopo essere sceso dal veicolo per verificare eventuali danni causati ad uno specchietto retrovisore. Durante il controllo, è stato improvvisamente aggredito alle spalle. Trasportato urgentemente in ospedale, l’autista è ora fuori pericolo. L’aggressore, identificato e arrestato, è stato successivamente denunciato.

L’Incidente con lo Specchietto

L’episodio ha avuto inizio quando l’autista del bus Air ha notato un possibile danneggiamento a uno degli specchietti retrovisori del mezzo. Fermandosi per constatare l’entità del danno, non ha trovato segni evidenti. Tuttavia, la vicenda non si è conclusa in modo pacifico.

Aggressione Inaspettata

Mentre l’autista era intento nell’ispezione, è stato brutalmente assalito alle spalle da un individuo non identificato in quel momento. L’aggressione è stata così improvvisa e violenta che non ha avuto il tempo di difendersi. Immediatamente soccorso dai presenti, l’autista è stato trasportato in ospedale per le cure necessarie.

Indagini e Denuncia

Le forze dell’ordine sono rapidamente intervenute, avviando un’indagine per identificare l’aggressore. Grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere di sicurezza, il colpevole è stato presto individuato, arrestato e denunciato. L’episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i cittadini, che chiedono maggiori misure di sicurezza per il personale dei mezzi pubblici.

Per approfondimenti, [continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/mi-hai-rotto-lo-specchietto-lautista-del-bus-scende-per-controllare-ma-viene-colpito-alla-testa/).

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Il boss minaccia imprenditori con video al cimitero: “Parenti ricchi”

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Il boss minaccia imprenditori con video al cimitero: “Parenti ricchi”

**Le Minacce del Boss attraversano l’Oltretomba: Video nel Cimitero per Terrorizzare gli Imprenditori**

Francesco Tiberio La Torre, noto esponente del crimine organizzato, ha adottato una strategia agghiacciante per minacciare le sue vittime. Due video, registrati nella cappella di famiglia, sono stati inviati agli imprenditori bersaglio delle sue estorsioni. Gli inquirenti non hanno dubbi: si tratta di un chiaro messaggio intimidatorio.

Un Mezzo di Minaccia Senza Precedenti

Le indagini hanno rivelato che i video inviati da La Torre facevano parte di una più ampia strategia di terrore. Riprendendo se stesso all’interno del cimitero, il boss faceva leva sulle paure più intime delle sue vittime. Il messaggio era inequivocabile: “I vostri parenti sono ricchi,” un tentativo di mettere pressione psicologica sugli imprenditori, minacciando persino attraverso la memoria dei loro cari defunti.

Il Contenuto Scioccante dei Video

Nei video inviati, la voce sinistra di La Torre si mescolava con le immagini della cappella. La scelta del cimitero come teatro per le sue minacce aggiungeva un ulteriore livello di terrore. Questo approccio innovativo è stato interpretato dagli inquirenti come un tassello fondamentale nell’organizzazione delle sue richieste estorsive.

La Risposta delle Autorità

Le autorità, pronte a contrastare questo nuovo metodo di intimidazione, stanno esaminando il contenuto dei video e raccogliendo prove. La scoperta rappresenta una svolta significativa nelle indagini, delineando un quadro più chiaro delle tattiche di La Torre. Gli inquirenti sono determinati a fermare questa escalation di terrore e a proteggere le vittime da ulteriori minacce.

Impatti sulle Vittime e la Comunità

Le vittime degli atti di La Torre non sono solo imprenditori, ma anche le loro famiglie e la comunità più ampia. L’utilizzo di immagini del cimitero per minacciare crea un senso di insicurezza diffusa. Questo metodo crudele e innovativo ha un impatto psicologico devastante, dimostrando fino a che punto il crimine organizzato è disposto a spingersi per estorcere denaro.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile proseguire la lettura su [Fanpage](https://www.fanpage.it/napoli/i-vostri-parenti-sono-ricchi-i-video-del-boss-al-cimitero-parlava-coi-morti-per-minacciare-gli-imprenditori/).

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Donne vittime di violenza in locali sporchi: chiuso centro nel Salernitano

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Donne vittime di violenza in locali sporchi: chiuso centro nel Salernitano

I Carabinieri del Nas di Salerno chiudono un centro di accoglienza per donne a causa di gravi carenze igienico-sanitarie

Durante una recente ispezione condotta nel centro di accoglienza per donne vittime di violenza nel Salernitano, i Carabinieri del Nas di Salerno hanno rilevato serie inadeguatezze igienico-sanitarie. L’intervento delle autorità ha portato alla chiusura immediata della struttura, evidenziando una situazione allarmante per quanto concerne le condizioni di ospitalità.

Scoperta di Gravi Carenze Igienico-Sanitarie

L’ispezione ha portato alla luce diverse problematiche significative. Gli ambienti del centro risultavano decisamente sporchi e inadeguati per garantire condizioni di vita salubri alle vittime di violenza. Nelle cucine e nei servizi igienici sono state riscontrate mancanze gravi, con presenza di sporco e scarsa manutenzione.

Intervento Immediato dei Carabinieri

L’operazione dei Carabinieri del Nas di Salerno è stata rapida e decisa. Dopo aver verificato le condizioni critiche del centro, le autorità hanno disposto la chiusura immediata della struttura. La decisione è stata presa per tutelare la salute e la dignità delle donne ospitate.

Conseguenze per il Centro di Accoglienza

La chiusura del centro di accoglienza rappresenta un atto necessario per garantire la sicurezza delle donne accolte. Le vittime di violenza hanno diritto a vivere in un ambiente sano e protetto, e le condizioni riscontrate dalla perquisizione violavano questi fondamentali principi.

Prossimi Passi per la Sicurezza delle Ospiti

Le autorità stanno lavorando per fornire soluzioni alternative alle donne che erano accolte nel centro, cercando di garantir loro un ricovero adeguato e sicuro. Gli interventi di ristrutturazione e miglioramento della struttura stessa sono in considerazione per un eventuale riapertura futura.

Per ulteriori dettagli, è possibile leggere l’articolo completo su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/donne-vittime-di-violenza-ospitate-in-locali-sporchi-chiuso-un-centro-di-accoglienza-nel-salernitano/).

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“Il consigliere Zannini minacciato dal cugino del boss: ‘Mi devi 50mila euro’”

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“Il consigliere Zannini minacciato dal cugino del boss: ‘Mi devi 50mila euro’”

Francesco Tiberio La Torre, cugino di Augusto, arrestato dai carabinieri: avrebbero estorto soldi a un imprenditore e chiesto denaro al politico di Mondragone.

**Francesco Tiberio La Torre, il cugino di Augusto, è stato arrestato dai carabinieri: si sospetta che abbia estorto soldi a un imprenditore e richiesto denaro a un noto politico di Mondragone.**

Francesco Tiberio La Torre, noto per essere il cugino del boss mafioso Augusto La Torre, è stato recentemente arrestato dai carabinieri. Secondo le indagini, La Torre avrebbe estorto ingenti somme di denaro a un imprenditore locale e avrebbe tentato di fare lo stesso con Giovanni Zannini, un consigliere regionale di Mondragone. Questo episodio mette ancora una volta sotto i riflettori il problema delle estorsioni per mano della criminalità organizzata nella zona.

Le accuse contro Francesco Tiberio La Torre

I carabinieri hanno raccolto prove che indicano chiaramente il coinvolgimento di La Torre in attività illegali. Tra queste, l’accusa di aver estorto 50.000 euro a un imprenditore locale. Le indagini hanno rivelato un modus operandi ben strutturato, che coinvolge minacce e pressioni psicologiche.

Il caso di Giovanni Zannini

La situazione assume toni ancora più gravi quando emerge che Francesco Tiberio La Torre avrebbe chiesto denaro anche a Giovanni Zannini, un noto politico di Mondragone. Secondo quanto trapelato, La Torre avrebbe minacciato Zannini affermando: “Hai picchiato mio figlio, mi devi 50.000 euro”. Questo episodio sottolinea la pericolosità del cugino del boss, arrivato a minacciare figure politiche di spicco.

L’Operazione dei Carabinieri

L’arresto di Francesco Tiberio La Torre è stato il frutto di una lunga operazione di indagine condotta dai carabinieri locali. Collaborazioni con altre forze dell’ordine e l’utilizzo di tecnologie avanzate hanno permesso di raccogliere prove concrete contro l’accusato, portando finalmente all’arresto.

L’impatto sulla comunità di Mondragone

L’arresto di La Torre ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Mondragone. Molti residenti si sentono più sicuri, sapendo che un elemento pericoloso è stato rimosso dalle strade. Tuttavia, questo episodio serve anche come promemoria del fatto che la criminalità organizzata è ancora una minaccia reale per la regione.

Per approfondire ulteriormente i dettagli di questo caso, puoi cliccare su [questo link](https://www.fanpage.it/napoli/hai-picchiato-mio-figlio-mi-devi-50mila-euro-il-consigliere-regionale-zannini-minacciato-dal-cugino-del-boss/).

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Cronaca

15enne annegato in piscina a Pinetamare, indagini in corso

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15enne annegato in piscina a Pinetamare, indagini in corso

Piscina generica

Procura di Santa Maria Capua Vetere Avvia Inchiesta sulla Morte del 15enne in Piscina

Un drammatico evento si è verificato a Pinetamare, dove un ragazzo di soli 15 anni ha perso la vita mentre si trovava in compagnia di amici. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato immediatamente un’indagine per fare luce su questo tragico episodio. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane potrebbe essere stato vittima di un malore in acqua.

Circostanze del Tragedia

Il giovane si trovava in piscina, presumibilmente durante un momento di svago con i suoi amici, quando improvvisamente ha iniziato a sentirsi male. Nonostante l’intervento immediato dei presenti e dei soccorsi, purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita.

Attività Investigative In Corso

Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La procura ha anche disposto l’autopsia sul corpo del giovane per accertare le cause precise del decesso.

Importanza della Sicurezza in Piscina

Questo tragico avvenimento mette in luce l’importanza della sicurezza e dei controlli in luoghi come piscine pubbliche e private. È essenziale garantire che siano rispettate tutte le norme di sicurezza per prevenire simili incidenti in futuro.

La vicenda ha sconvolto l’intera comunità di Pinetamare, che ora è in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini. Per ulteriori informazioni, [continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/annegato-in-piscina-a-pinetamare-sulla-morte-del-15enne-aperta-indagine/).

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Cronaca

Accoltellamento in pizzeria a Fuorigrotta: 25enne grave

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Accoltellamento in pizzeria a Fuorigrotta: 25enne grave

Polizia rilievi scena del crimine

Ferito un Giovane Aiuto Pizzaiolo in una Pizzeria di Fuorigrotta

Ieri sera, un giovane aiuto pizzaiolo è stato gravemente ferito da un collega all’interno della pizzeria “Partenopea” situata su viale Kennedy a Fuorigrotta. Secondo le prime ricostruzioni, il sospettato, un collega della vittima, è attualmente irreperibile.

Dettagli dell’Incidente

La pizzeria “Partenopea” è stata teatro di un brutale attacco in cui un giovane aiuto pizzaiolo è stato accoltellato da un collega. L’aggressore, dopo aver commesso l’atto violento, è fuggito e al momento non è stato ancora rintracciato dalle autorità.

Le Indagini della Polizia

Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente sul luogo dell’incidente e hanno avviato immediatamente le indagini per ricostruire l’accaduto. La scena del crimine è stata esaminata minuziosamente dagli agenti di polizia che cercano di raccogliere tutte le prove possibili per rintracciare il colpevole.

Condizioni della Vittima

La vittima, un giovane di 25 anni, è stata trasferita in ospedale in condizioni gravi. Riceve attualmente cure mediche e, secondo quanto riferito da fonti ospedaliere, le sue condizioni sono stabili ma critiche.

Appello alla Cittadinanza

Le autorità hanno lanciato un appello alla cittadinanza affinché chiunque abbia informazioni utili su quanto accaduto o sull’attuale posizione del responsabile si metta in contatto con la polizia. La collaborazione di tutti è fondamentale per risolvere il caso e garantire giustizia alla giovane vittima e alla sua famiglia.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla vicenda, [continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/sangue-nella-pizzeria-a-fuorigrotta-pizzaiolo-accoltella-il-collega-e-scappa-grave-25enne/).

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16enne accoltellato per una ragazza a scuola: arrestati tre giovani

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16enne accoltellato per una ragazza a scuola: arrestati tre giovani

Nel novembre 2023, un tragico episodio ha sconvolto la comunità di Marcianise, quando un ragazzo di 16 anni è stato accoltellato davanti alla sua scuola per una questione legata a una ragazza. Due sospetti, entrambi fratelli, sono stati prontamente individuati dai carabinieri subito dopo l’incidente. L’episodio ha fatto emergere nuovamente la preoccupazione per la sicurezza dei giovani e la violenza minorile.

![Accoltellamento a Marcianise](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/4/2016/11/pozzuoli-coltello-300×225.jpg)

La dinamica dell’incidente

L’incidente si è verificato all’esterno di una scuola a Marcianise, in un momento in cui ci si sarebbe dovuti sentire al sicuro. Il ragazzo, di soli 16 anni, è stato aggredito brutalmente con un coltello in seguito a un alterco riguardante una ragazza. Secondo le ricostruzioni, i due fratelli, presunti autori dell’accoltellamento, avrebbero preso di mira il giovane in un attacco improvviso e violento.

L’immediato intervento dei carabinieri

Grazie alla rapidità con cui le forze dell’ordine sono intervenute, i due fratelli sono stati rapidamente individuati. L’intervento tempestivo dei carabinieri è stato fondamentale per evitare ulteriori gravi conseguenze e per ristabilire un senso di sicurezza tra gli studenti e le loro famiglie.

L’impatto sull’opinione pubblica

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle scuole e la prevenzione della violenza minorile. La comunità locale è stata profondamente scossa dall’accaduto, chiedendo un maggiore impegno da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza degli studenti. Inoltre, si sono moltiplicati gli appelli alla prevenzione degli episodi di bullismo e delle dinamiche aggressive tra i giovani.

Cosa si può fare per prevenire simili episodi?

Prevenire tali episodi richiede uno sforzo collettivo che coinvolga scuole, famiglie e istituzioni. Tra le misure più efficaci ci sono l’introduzione di programmi di educazione alla non violenza, l’implementazione di sistemi di sorveglianza nelle scuole e l’offerta di supporto psicologico per i ragazzi coinvolti in episodi di bullismo o violenza.

Per ulteriori dettagli su questo tragico incidente e sugli sviluppi successivi, è possibile [continuare a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/accoltellato-a-16-anni-per-una-ragazza-davanti-alla-scuola-a-marcianise-arrestati-tre-giovani/).

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Arrestato il cugino dell’ex boss La Torre per estorsioni a Mondragone

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Arrestato il cugino dell’ex boss La Torre per estorsioni a Mondragone

Carabinieri arresto generica

Torna in Carcere Francesco Tiberio La Torre, Coinvolto in Estorsioni a Mondragone

Francesco Tiberio La Torre, cugino dell’ex capo clan Augusto La Torre, è stato arrestato nuovamente. L’accusa è di aver estorto denaro a un imprenditore e richiesto 50mila euro a un politico nel comune di Mondragone.

Le Accuse di Estorsione

Secondo le indagini, La Torre avrebbe preso di mira un imprenditore locale, imponendogli con la forza il pagamento di ingenti somme di denaro. Tale comportamento, caratterizzato da intimidazioni e minacce, è solo una delle ragioni del suo arresto.

Richiesta di 50mila Euro a un Politico

Oltre all’estorsione nei confronti dell’imprenditore, La Torre avrebbe chiesto 50mila euro a un politico di Mondragone. Questo ulteriore episodio ha contribuito ad aggravare la sua posizione giudiziaria, portando al suo ritorno in carcere.

Coinvolgimento Familiare e Rischi del Clan

Francesco Tiberio La Torre è strettamente legato a una delle più note famiglie della criminalità organizzata della zona. Suo cugino, Augusto La Torre, è un ex capo clan, il che sottolinea la pericolosità delle sue azioni e il rischio che rappresenta per la comunità.

Le Conseguenze Legali

L’arresto di La Torre e le accuse di estorsione non solo evidenziano l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata, ma rappresentano anche un monito per altri membri delle famiglie mafiose. Le forze dell’ordine e la magistratura continuano a perseguire con determinazione chiunque sia coinvolto in attività illecite.

Per maggiori dettagli, [continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/arrestato-il-cugino-dellex-boss-la-torre-estorsioni-a-politico-e-a-imprenditore-a-mondragone/).

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Latitante nascosto nel comò evitava l’arresto: condannato a 9 anni

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Latitante nascosto nel comò evitava l’arresto: condannato a 9 anni

**Arrestato a Barra, Napoli Est: 50enne Scovato in un Mobile con Scomparto Segreto**

![Arresto Polizia](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2022/10/arresto-polizia-generica1-300×225.jpg)

Un uomo di 50 anni è stato arrestato a Barra, un quartiere situato nella zona orientale di Napoli. Gli agenti di polizia lo hanno trovato nascosto all’interno di un mobile della camera da letto, dove era stato creato uno scomparto segreto per sfuggire all’arresto.

La Scoperta del Nascondiglio Segreto

Durante l’operazione di ricerca, le forze dell’ordine hanno fatto accesso all’abitazione del sospetto. Non trovandolo nelle aree usuali, hanno deciso di perquisire con maggiore attenzione ogni angolo della casa. È proprio durante questa perquisizione che hanno scoperto il mobile modificato nella camera da letto. Al suo interno era stato creato un vero e proprio scomparto segreto, progettato appositamente per nascondere l’uomo.

L’Intervento della Polizia

Gli agenti hanno seguito le procedure standard per rimuovere l’uomo dal nascondiglio, eseguendo l’arresto senza incidenti. Questo ritrovamento ha messo in luce non solo l’ingegno del sospettato nel tentare di evitare la cattura, ma anche la determinazione delle forze dell’ordine nel far rispettare la legge.

La Condanna e le Conseguenze

L’uomo, che deve scontare una pena di 9 anni, è stato trasferito direttamente presso le autorità competenti per iniziare il periodo di detenzione. Quest’arresto rappresenta un altro successo per la polizia di Napoli Est nella loro lotta contro la criminalità locale.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, leggi l’articolo completo su [Fanpage](https://www.fanpage.it/napoli/nascosto-nel-como-modificato-per-evitare-larresto-deve-scontare-9-anni-di-carcere/).

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Castel Volturno, tragedia in piscina: muore quindicenne con amici

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Castel Volturno, tragedia in piscina: muore quindicenne con amici

Ragazzino non emerge dall’acqua: tragedia a Pinetamare, 15enne perde la vita nonostante i tempestivi soccorsi

Un tragico incidente ha scosso la comunità di Pinetamare oggi, quando un ragazzo di 15 anni non è emerso dall’acqua dopo essere entrato in piscina. Nonostante l’intervento rapido dei soccorsi, per il giovane purtroppo non c’è stato nulla da fare.

# Il dramma nella piscina di Pinetamare

L’incidente è avvenuto in una piscina situata nella località di Pinetamare, a Castel Volturno. Il giovane, che si trovava in compagnia di amici, si è tuffato in acqua ma non è più riemerso. La scena ha gettato immediatamente nel panico i presenti.

# Soccorsi immediati: tutti gli sforzi sono stati vani

Non appena è stata percepita l’emergenza, sono stati allertati i soccorsi. Gli operatori sono intervenuti con tempestività e hanno eseguito tutte le manovre di rianimazione necessarie. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, il ragazzo non ce l’ha fatta. Il suo decesso ha lasciato tutti nello sconforto.

# Comunità sotto shock

La notizia della morte del giovane ha gettato nello sconforto l’intera comunità. Gli amici e i parenti sono in stato di shock, mentre le autorità stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente per comprendere meglio cosa sia successo.

![Scena dell’incidente](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/30/2024/05/piscina-generica-11-300×225.jpg)

Per ulteriori dettagli sull’accaduto, è possibile consultare l’articolo completo [qui](https://www.fanpage.it/napoli/quindicenne-muore-mentre-e-in-piscina-con-gli-amici-tragedia-a-castel-volturno/).

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