Venezia 81 ha fatto la sua scelta. E ha voluto Sveva Alviti nel ruolo di madrina e conduttrice delle serate di apertura e chiusura del Festival. Sarà l’attrice romana il volto della Mostra del cinema di Venezia 2024. Che si svolgerà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre.

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Un Festival di Venezia che guarda molto alla vicina Francia. Almeno a giudicare dalle prime indicazioni della Biennale. Che ha scelto la divina Isabelle Huppert come presidente della giuria principale.

Ex modella, nata a Roma il 14 luglio 1984, Sveva Alviti può infatti vantare un vera carriera internazionale. Soprattutto divisa tra L’Italia e la Francia. Dove ha ricoperto ruoli importanti tanto da aggiudicarsi premi e riconoscimenti, oltre al plauso della critica.

SVEVA ALVITI

Sveva Alviti è la madrina della Mostra del Cinema di Venezia 2024. Ecco chi è la modella e attrice italiana che condurrà le serate di apertuta e di chiusura del Festival (foto Getty Images)

Sveva Alviti, madrina della Mostra del Cinema di Venezia 2024

Subito dopo la comunicazione ufficiale del direttore della Mostra, Alberto Barbera, è stata la stessa attrice a condividere sui social la sua gioia per questo nuovo impegno. «Il cinema per me è quanto di più vero possa esistere per raccontare le persone, le loro storie e per aiutarci a guardare nel profondo la quotidianità che stiamo vivendo», ha scritto in un post sul suo profilo Instagram Sveva Alviti. «Sono sinceramente onorata di poter essere la madrina dell’81ª Mostra del Cinema».

Da fotomodella ad attrice di Broadway

Sveva Alviti ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda. Aveva solo 17 anni quando ha lasciato Roma per New York. Dove ha iniziato a sfilare e posare per i grandi marchi d’alta moda. L’impressione che quel mondo fosse solo un passaggio nella sua vita è arrivato presto. Perché proprio negli Stati Uniti inizia a seguire i primi corsi di recitazione. Il debutto a Broadway arriva presto. Nel 2009 è protagonista dello spettacolo teatrale The Interrogation.

Tornata in Italia, inizia a lavorare con continuità tra cinema e tv. Nel 2011 partecipa alla 68esima edizione della Mostra di Venezia con il cortometraggio Alice di Roberto de Paolis. Nel 2012 è nel cast del film Niente può fermarci di Luigi Cecinelli e in quello di Buongiorno Papà di Edoardo Leo. L’anno successivo è una delle protagoniste del film Cam Girls diretto da Mirca Viola. E porta sul palcoscenico del Teatro Quirino di Roma uno spettacolo interamente dedicato all’attrice Monica Vitti, ispirato al film Dramma della gelosia.

Dalida (2017) con Sveva Alviti foto ufficio stampa

Sveva Alviti e Alessandro Borghi in una scena di “Dalida” (2017) di Lisa Azuelos (foto ufficio stampa)

La consacrazione con il film “Dalida”

La vera e propria consacrazione di Sveva Alviti arriva nel 2017 con Dalida. Il biopic di Lisa Azuelos che racconta la travagliata e tragica storia della celebre icona francese. Il film – che le è valso la nomination per la Miglior attrice emergente ai Premi César 2018 – ha avuto un grande successo in Francia. Rimanendo in testa al box office per settimane.

Un ruolo difficile per lei. «Con Dalida mi sono davvero immersa nel suo buio, la solitudine è un dolore che conosco bene», ha confessato Sveva Alviti. «Ci ho messo molto tempo a uscire dal personaggio e a ritrovare Sveva. A volte è molto pericoloso lasciarsi trasportare così tanto nella sofferenza, io mi ci sono fusa completamente. Era la prima volta che potevo arrivare a toccare il fondo, nella vita reale non puoi mai davvero perdere il controllo e abbandonarti alla desolazione. Ne sono uscita molto provata».

La carriera internazionale e il premio a Venezia

La sua carriera, però, non ne ha risentito. Anzi, Dalida le aperto ancora di più le porte. Nel 2018 Alviti è la protagonista femminile di Lukas, thriller con Jean Claude Van Damme. E di Love Addict, dove è una femme fatale accanto a Michael Madsen. Nel 2019 gira in Francia, per la regia di Fabienne Redt, Beignets de Songe. E riceve il premio Kinéo come Guest Star a Venezia. Tre anni dopo vince il premio come miglior interprete al Rome Independent Film Festival per il suo ruolo di co-protagonista nel film d’autore Tra le onde, diretto da Marco Amenta.

Nel 2023 è protagonista di Entres les Vagues di Anaï Volpé, presentato al Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des Cinéastes e vincitore di numerosi premi in tutta la Francia. Lo stesso anno appare nelle tv francesi nella serie contro la violenza sulle donne H24 e fa il suo debutto alla regia con il cortometraggio Les jour d’aprè.

Il futuro di Sveva Alviti è da regista

Subito dopo la vetrina della Mostra del Cinema di Venezia, rivedremo Sveva Alviti protagonista della seconda stagione di Nudes, la serie tv prodotta da Rai Fiction e disponibile su RaiPlay. Ma in autunno, l’attrice prenderà parte anche a un progetto americano che affronta la tematica del MeToo dal titolo The other side of Fame. Ma il 2024 di Alviti è anche il coronamento di un sogno. Perché presto inizierà le riprese di Walking Through the fire, il suo esordio alla regia. Ovvero un documentario nel quale si parlerà di donne, di dipendenze e di depressione.

L’amore da copertina con Anthony Delon

Proprio l’anno scorso a Venezia, dove era ospite, Sveva Alviti ha annunciato la fine della relazione con Anthony Delon, figlio del divo Alain Delon, a un passo dalle nozze. «Ci siamo lasciati! Ma siamo rimasti in ottimi rapporti: è stato un grande amore e farà sempre parte della mia vita. Ma a volte capita che ti separi», commentava.

Anthony Delon e Sveva Alviti stavano insieme da due anni. In un’intervista con il più famoso periodico d’oltralpe, Paris Match, avevano raccontato come si erano conosciuti. «È stato dopo una giornata di lavoro, ero stanca. Avevo comunque deciso di uscire a cena. Ed ecco che arriva Anthony accompagnato da un amico comune che ci presenta. Si è seduto davanti a me e abbiamo parlato per cinque ore filate. Eravamo in sintonia. Non avevo mai avuto un’esperienza del genere», raccontava. Il colpo di fulmine, però, non ha retto la prova del tempo.

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