Evento: PARRHESIA, LIBERTÀ DI PAROLA A SANT'ANGELO DEI LOMBARDI - Unive

Agenda

11 Mag 2024 09:00

PARRHESIA, LIBERTÀ DI PAROLA A SANT'ANGELO DEI LOMBARDI

AUDITORIUM FALCONE E BORSELLINO DELL'I.I.S.S. "F. DE SANCTIS" SANT’ANGELO DEI LOMBARDI

CLASSICI CONTRO
PARRHESIA
libertà di parola

I.
Venerdì 10 maggio 2024 - ore 17.00-20.00
AUDITORIUM FALCONE E BORSELLINO DELL'I.I.S.S. "F. DE SANCTIS" SANT’ANGELO DEI LOMBARDI


Presentazione e introduzione
MARINELLA MARANDINO

ANGELO MERIANI (Università di Salerno)
Prologo. Il coraggio della parrhesia

PROMETEO INCATENATO
Azione teatrale a cura del Laboratorio del Dramma Antico IISS F. De Sanctis Sant'Angelo dei Lombardi

II.
Sabato 11 maggio 2024 - ore 9.00-12.30
AUDITORIUM FALCONE E BORSELLINO DELL'I.I.S.S. "F. DE SANCTIS" SANT’ANGELO DEI LOMBARDI

Introduzione a cura di Vito Lorusso con alcuni studenti della Scuola e Fabio Russo

FILIPPOMARIA PONTANI (Università Ca' Foscari Venezia)
Tra il Caucaso e il Golgota: la verità in croce secondo Kostas Vàrnalis

STEFANIA TARANTINO (Università di Salerno)
Il gesto astuto di Prometeo, la parola inaudita di Cassandra,
l'ira funesta dell'Iliade nelle parole di Sarah Kofman, Simone Weil, Rachel Bespaloff e Christa Wolf

LORENZO PERILLI (Università di Roma Tor Vergata)
Dove nascono le parole. Dalla coscienza di Prometeo alla coscienza artificiale

PARRHESIA, DIBATTITO PUBBLICO FINALE
discussioni e conclusioni sulla libertà di parola

SANT'ANGELO DEI LOMBARDI CLASSICI CONTRO 2024 PARRHESIA
I.I.S.S. ‘F. DE SANCTIS’ SANT'ANGELO DEI LOMBARDI - Vito Lorusso, Marinella Marandino
UNIVERSITÀ DI SALERNO - DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI - Angelo Meriani
CLASSICI CONTRO a cura di Alberto Camerotto, Filippomaria Pontani, Stefano Maso - UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI VENEZIA - DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Informazioni: Vito Lorusso vito.lorusso77@gmail.com - Angelo Meriani a.meriani@unisa.it

www.unive.it/classicicontro

La tragedia di Prometeo è forse il primo paradigma per mettere in scena la parrhesia. La libertà di parola, l’eleutherostomein è già nel programma del Titano prima epico e poi tragico. È il benefattore dei mortali che con le azioni e con le parole si oppone al potere, alla tirannide di Zeus. Ma a suo tempo è stato anche il benefattore di Zeus e degli dèi olimpi.
La scena si apre quando tutto è ormai compiuto. Siamo ai confini estremi della terra, sulle rupi deserte del Caucaso, lontano dagli uomini e dalla civiltà. Lontano da quelli che Prometeo ha beneficato con la sua opera, col furto e il dono del fuoco.
La metis di Prometeo è subito in gioco, vertiginosa, inarrivabile, PV 18 Θέμιδος αἰπυμῆτα παῖ. Certo, la sua colpa fa impressione, è incriminato e punito perché è un benefattore dei mortali, sta nel suo carattere e nelle sue azioni: PV 28 τοῦ ϕιλανθρώπου τρόπου. È proprio la philanthropia che fa scandalo. Oltre il limite, oltre quei confini che non possono essere superati. È la dike di  Zeus che viene messa in discussione.
Certo, vedendo quello che fanno i mortali, potrebbe anche essere che Zeus avesse ragione.

Organizzatore

Dipartimento di Studi Umanistici (Alberto Camerotto); ClassiciContro; TerzaMissioneDSU

Allegati

Locandina 327 KB

Cerca in agenda