Milano, Sadler chiude il suo bistrot e apre un nuovo spazio per eventi - la Repubblica
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Milano, Sadler chiude il suo bistrot e apre un nuovo spazio per eventi

Milano, Sadler chiude il suo bistrot e apre un nuovo spazio per eventi
Lo chef milanese dopo aver abbassato le serrande di Chick 'n Quick, si prepara ad alzare quelle di "Sadler Incontri", che ospiterà team building, cene a tema e conferenze
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Quando Sadler “chiude” una serranda in via Ascanio Sforza fa sempre notizia. Anche se si tratta di un trasferimento - come lo spostamento dello stellato all'hotel Casa Baglioni, nel cuore milanese di Brera - o di un profondo ridimensionamento, come nel caso ultimo di Chick 'n Quick. Dopo l'ultimo servizio del 13 aprile scorso, il bistrot si sta preparando a rialzare la saracinesca in tutt'altra veste: sarà (molto) meno ristorante per reinventarsi come spazio di ampia versatilità per eventi, team building, cene a tema e conferenze. Una formula che, tra le luci della ribalta milanese, non troverà difficoltà a funzionare. Claudio Sadler, insomma, sceglie di concentrare le forze su un livello di cucina più alto, quello dello stellato a Casa Baglioni dove ha trasferito il ristorante stellato nel febbraio 2023: una location che, in ogni caso, gli dà un bel da fare tra colazione, pranzo e cena, coadiuvato da una brigata che ha visto diversi nuovi innesti. «Gestire anche Chic'n Quick come volevo era diventato oggettivamente faticoso, ma il mio legame con questo ristorante è troppo forte. Non lo chiudo, ma lo trasformo». Scelta diversa, quindi, rispetto all'attiguo gourmet di via Ascanio Sforza, che vendette ed è ora in procinto di riaprire con una diversa proprietà.

 

Sadler era approdato in riva al Naviglio Pavese nel 2007 dopo altre due tappe in città: la prima nel 1986, con l'apertura del suo primo locale milanese, l'Osteria di Porta Cicca in Ripa di Porta Ticinese, cui fece seguito, nel 1995 il trasferimento in via Troilo. Il nuovo locale si chiamerà "Sadler Incontri..." e la parola d'ordine sembra essere taylor made, per tutto. dagli eventi e alle aperture, che non avranno una cadenza fissa ma manterranno alcuni appuntamenti che, negli ultimi anni, hanno fatto affezionare il pubblico. «Sicuramente continueranno a esserci i pranzi del sabato, con una formula incentrata sulla cucina regionale, con un'evoluzione della Trattoria Moderna che fu Chich'n Quick. Dopo l'estate non è escluso – anticipa Sadler a Il Gusto – che proveremo a ridare vigore al tradizionale pranzo della domenica dei milanesi al ristorante. Per ora è tutto work in progress, ma riapriremo presto». Ovvero sabato 18, con un pranzo dedicato alla cucina ligure, poi il 25 toccherà alla Toscana. Andrea Gianella, già braccio destro dello chef al bistrot, continuerà ad avere un ruolo determinante, affiancandolo anche negli eventi speciali e sovrintendendo alla vita dinamica del nuovo progetto, dove Sadler tornerà anche a proporre i suoi corsi di cucina. «Ci rivolgiamo agli appassionati, per ora non ho in mente nulla di specifico per i professionisti. Sono appuntamenti divertenti e conviviali, si segue un tema e poi i corsisti preparano insieme la cena per i loro ospiti». Primo appuntamento dedicato alla cucina di pesce: insalata di spaghetti con salmone affumicato, cannelloni di baccalà mantecato con salsa di zafferano e spinacini, rombo alla mugnaia con insalata di zucchine e mandorle; per dessert, torta di lamponi con crema soffice alla vaniglia.

 

Novità anche dalle parti di via dell'Annunciata, dove qualche mese fa si è completato il riassetto societario del gruppo Baglioni che ha visto passare il 100% della proprietà alla compagnia messicana Palace Resorts. La collaborazione tra Sadler e il brand è radicata: pochi mesi dopo aver portato il ristorante gourmet “Gusto by Sadler” del Baglioni Resort Sardegna alla conquista della stella Michelin (assegnata dall'edizione 2022 della Guida Rossa), lo chef è approdato a Venezia nella rinnovata cornice del Baglioni Hotel Luna, a due passi da Piazza San Marco. Terza e ultima tappa il nuovo sbarco in Brera lo scorso anno, nel cuore della capitale meneghina. Lo chef mantiene infine anche la firma sulle cucine dello spazio in fiera e del Circolino in centro a Monza, quest'ultima affidata, nel quotidiano, alle cure del resident chef Lorenzo Sacchi (lui bravissimo a bilanciare la filosofia sadleriana con i suoi trascorsi nell'alta cucina spagnola alla corte di Martin Berasategui: ne deriva un caleidoscopio davvero interessante). Tanto da fare e tante idee: non ultima, quella delle cene a domicilio presso le abitazioni private o uffici che dispongono di cucine attrezzate. C'è anche questo, nei piani di uno chef che incarna benissimo il dna milanese: non solo nell'evoluzione del risotto giallo (la sua versione “da passeggio” è ormai storia), ma anche nell'arte multitasking di non volersi fermare mai.