Alain Delon, tribunale svizzero valuta il test del Dna per la figlia di Ari Boulogne - la Repubblica

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Alain Delon, tribunale svizzero valuta il test del Dna per la figlia di Ari Boulogne

Alain Delon, tribunale svizzero valuta il test del Dna per la figlia di Ari Boulogne
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A richiederlo è la 16enne Blanche Boulogne, figlia del fotografo morto un anno fa che l’attore non ha mai riconosciuto

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Nuovo capitolo nella saga di Alain Delon e futuri eredi. Il tribunale di Ginevra è stato incaricato di stabilire se il fotografo Ari Boulogne, figlio della cantante Nico dei Velvet Underground, sia nato da una relazione tra la madre e l'attore francese, oggi 88enne. A richiederlo alla giustizia elvetica è la 16 enne Blanche Boulogne, figlia di Ari. Delon ha sempre smentito ma, ora, i giudici ginevrini dovranno decidere se dar seguito alla richiesta e prelevare il Dna dell’attore, che, all'epoca della relazione con Nico, risiedeva nella città svizzera.

Il figlio mai riconosciuto

Ari Boulogne, mai riconosciuto da Delon, è morto a 60 anni nel maggio del 2023, dopo che inutilmente per anni aveva chiesto di essere riconosciuto dal padre. Una fine tragica, giunta dopo una vita tormentata dall'abuso di droghe e da forti depressioni. La principale causa è stato Il peso dell'eterno rifiuto da parte del padre, che non gli ha mai voluto dare il suo nome, a differenza della madre, Nico, nome d’arte di Christa Päffgen. La top model dal volto angelico, voce dei Velvet Underground (nella band con Lou Reed e John Cale dal 1966), musa di Andy Warhol, morta nel 1988, che ha sempre raccontato al figlio di quella notte di passione.

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Ari e Nico

Un rapporto molto forte e intenso, quasi morboso quello tra Nico e Ari (nato Christian Aaron), che proprio grazie alla madre ha scoperto le droghe in tenera età, quando da bambino frequentava la Factory di Andy Warhol a New York. “Dai miei 16 anni fino alla fine, abbiamo condiviso la stessa droga, la stessa siringa. Era un modo per stare insieme”, raccontava nel 2018 al Journal du Dimanche. A crescere il presunto figlio di Delon, però, è stata la nonna paterna, Edith Arnold,(con la quale Alain Delon non aveva rapporti) che su richiesta di Nico se lo andò a prendere negli Stati Uniti per portarlo nella banlieue parigina nonostante il parere contrario della star francese. Lì la donna lo crebbe insieme a Paul Boulogne, suo secondo compagno, che per il giovane fu come un padre, tanto che alla fine ne prese il cognome abbandonando quello della madre tedesca.

Una questione d’eredità

Al centro di tutto questo nuovo caso, che vede l’arrivo di una nuova possibile componente della famiglia, Blanche, c’è l’intricata questione dell’eredità del divo. Un patrimonio che, secondo le stime, si aggirerebbe sui 200 milioni di dollari, tra i cachet percepiti per le sue interpretazioni cinematografiche e altre forme di ricavi, come la gestione del marchio Alain Delon. Dal 4 aprile la magistratura francese ha nominato un gestore per il suo patrimonio. La star francese (colpito da un ictus nel 2019) ha visto rafforzare la tutela a causa della sua incapacità di affrontare alcune attività nel campo degli affari personali.

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L’attore sotto tutela giuridica

La magistratura francese ha ordinato di rafforzare la tutela giuridica di Alain Delon in seguito al deterioramento delle sue condizioni di salute all'età di 88 anni e per questo ha deciso di nominare un tutore per gestire il suo patrimonio. Delon era sotto tutela giudiziaria dal 25 gennaio scorso, ma questa nuova decisione gli permetterà di compiere alcuni atti legali che ora dovranno essere approvati dal tutore. Il Tribunale di Montargis, nel centro della Francia, vicino alla casa dell’attore sulle rive della Loira, ha accolto la richiesta dei tre figli del divo francese di rafforzare la tutela a causa della sua incapacità di affrontare alcune attività nel campo degli affari personali. I giudici hanno così stabilito di innalzare il livello di tutela imposto all'attore, che ora può appellarsi contro la decisione se lo riterrà opportuno. Nello scorso gennaio l'avvocato di Alain Delon aveva chiesto al tribunale di proteggere la leggenda del cinema francese coinvolto suo malgrado in una tempesta mediatica per le dispute tra i suoi tre figli, nati da due mogli diverse. Ed ora si potrebbe aggiunge anche la nipote Blanche, figlia di Ari Boulogne se il tribunale di Ginevra riconoscerà la paternità dell’attore francese.

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La lite tra i figli

I figli “ufficiali” sono Anthony, 59 anni, il maggiore, figlio di Nathalie Delon, sposata con l’attore fra il 1964 e il 1969, Anouchka, 33 anni, e Alain-Fabien, 29 anni, figli della modella e giornalista Rosalie van Breemen, e sono molto in disaccordo fra loro. La disputa ha marcato le differenze tra i discendenti dell'attore, divisi tra la figlia, che vorrebbe trasferire il padre in Svizzera, dove ha stabilito la sua residenza, e i due figli maschi, che vogliono che rimanga nella villa che si è fatto costruire nella zona di Montargis.

La versione di Anthony Delon

Secondo Anthony, la sorellastra intenderebbe pagare meno tasse sulla futura eredità a causa della differenza fiscale tra la Francia e la Svizzera. I figli sostengono che non ci sarebbero differenze tra loro per quanto riguarda l'eredità, dopo che Alain Delon ha fatto il testamento anni fa, anche se con una distribuzione diseguale, metà alla figlia e il resto in parti uguali per i due figli. Intanto Anthony Delon domenica 19 sarà ospite nel salotto di Mara Venier a Domenica in per presentare il suo nuovo romanzo Bastingage, uscito il 27 marzo, che racconta di una giovane donna smarrita e annientata dalla vita.

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