Arresto Toti, gli interrogatori: il figlio di Spinelli risponde, Cozzani no - la Repubblica

Genova

Arresto Toti, il figlio di Spinelli davanti alla giudice: “Ho risposto alle domande”. Cozzani invece sceglie il silenzio

Arresto Toti, il figlio di Spinelli davanti alla giudice: “Ho risposto alle domande”. Cozzani invece sceglie il silenzio

Riprendono gli interrogatori di garanzia, per la prima volta un indagato decide di parlare. Si avvale della facoltà di non rispondere, ma rilascia spontanee dichiarazioni, il consigliere dimissionario di Esselunga Moncada

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“Ho risposto alle domande della giudice. Che cosa ho detto? Non posso dirvi niente”. Roberto Spinelli, figlio di Aldo, l’imprenditore del porto ritenuto dalla Procura il grande corruttore nella nuova tangentopoli genovese, esce dall’aula dopo oltre un’ora di “colloquio” con la gip Paola Faggioni.

Accompagnato dal suo legale Andrea Vernazza, è il primo indagato, colpito da interdizione, a rispondere alle domande dalla magistrata, sebbene il poco tempo trascorso in aula lascia supporre che i temi oggetto d’inchiesta siano stati toccati in maniera non approfondita.

Il silenzio di Cozzani

Mentre a Genova Spinelli junior rispondeva alla gip, a La Spezia Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Toti e come il suo presidente agli arresti domiciliari, decideva di avvalersi della facoltà di non rispondere, stessa strategia adottata sabato scorso nel capoluogo ligure.

Dove poi è stato il turno di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga e marito di Marina Caprotti, dimessosi nei giorni passati dopo essere stato colpito da interdizione. Accusato anche lui di corruzione, assistito dalla legale Paola Severino ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

La difesa di Moncada

Ma ha deciso di rilasciare spontanee dichiarazioni, affermando “la propria innocenza rispetto ai fatti" contestati, come si legge in una nota. Moncada, "ha in particolare sottolineato che in occasione dell'incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire 'alla luce del giorno' ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito".

"Quanto agli aspetti tecnici e burocratici della pratica di Sestri - prosegue la nota - Moncada ha sottolineato che essa ha avuto un iter molto lungo e articolato, avviata a livello Comunale nel lontano agosto 2010, passato attraverso sentenze favorevoli del Tar e del Consiglio di Stato, e infine approdata in questi giorni alla fase della prima conferenza dei servizi. Di contro la pratica di Savona non necessitava di alcun passaggio regionale".

"Moncada ha inoltre precisato - continua la difesa - che il contratto con la Società Programmazioni Televisive S.p.A. non ha nulla a che fare con la contestazione, riguardando esclusivamente la programmazione televisiva e non la pubblicità di Terrazza Colombo".

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