Mini Cooper elettrica da 400 km di autonomia. Cambia tutto ma non lo spirito - la Repubblica

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Mini Cooper elettrica da 400 km di autonomia. Cambia tutto ma non lo spirito

Mini Cooper elettrica da 400 km di autonomia. Cambia tutto ma non lo spirito
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BARCELLONA – C’era una volta la Mini, quella di Alec Issigonis che nel 1959 ha cambiato il modo di spostarsi avviando sulle strade una rivoluzione persino in termini di moda e costume. C’è oggi la nuova Mini, quella reinventata nel 2001 dalla Bmw, che ha originato un’intera famiglia di vetture che ha conquistato 6 milioni clienti in tutto il mondo.

Tra le due tanto è cambiato in termini di tecnica e meccanica. Come pure nello stile ma sempr fedele nei minimi dettagli ai canoni tradizionali, seguendo una formula che il capo design del marchio Oliver Heilmer identifica come “Charismatic Simplicity”.

Nulla però è mutato nello spirito del modello, capace da sempre di guardare al futuro anticipando i tempi nella mobilità. Al debutto la “piccola” di Oxford lo ha fatto proponendosi come un’auto compatta ma con la capacità di ospitare quattro persone. Oggi, con la quarta generazione, la nuova Mini fa un salto in avanti proponendo nella versione a 3 porte Cooper una variante tutta elettrica, in aggiunta a quelle termiche, che promette al volante quello stesso go-kart feeling di sempre.

Basta farci pochi chilometri per rendersene conto. Certo, girando la levetta dello start sul cruscotto manca all’inizio quel rombo vibrante, sostituito, volendo, sulla vettura da suono artificiale che riproduce addirittura lo scoppiettio dello scarico in rilascio.

Una volta inserita la modalità “drive”, la nuova Mini elettrica ti porta però subito in un’altra dimensione, come ha fatto con noi durante in nostro test sulle strade di Barcellona, facendosi apprezzare per la sua “anima” pulita ma anche potente e coinvolgente.

Al guidatore rimane sempre la possibilità di tenere sotto controllo ogni funzione sul grande display OLED sulla plancia, cui può essere aggiunto l’head-up display (opzionale), dal quale si possono selezionare anche le Mini Experience Modes (Core, Green e Go-Kart). Permettono di adattare la risposta dell’auto alle diverse esigenze e di sfruttare al massimo le due motorizzazioni disponibili, da 135 kW (184 Cv) nella versione Cooper E e da 160 kW (218 Cv) sulla Cooper SE, alimentate con una batteria da 40,7 e 54,2 kWh per un’autonomia di 305 e 402 km.

Noi abbiamo scelto per la nostra prova la Cooper SE. Tra percorsi misti e autostradali, oltre alla tenuta davvero a prova di tutto permessa dal baricentro estremamente basso, abbiamo apprezzato l’estrema maneggevolezza e la prontezza (scatta da 0 a 100 in 6,7 secondi) che fanno della Mini una vettura tagliata su misura per consentire un’andatura dal piglio sportivo e divertente ma anche rilassata, utilizzandola ad esempio nel traffico cittadino.

La ricarica? Può essere effettuata con sistemi a corrente alternata da 11 kW o a corrente continua d 75 kW (95 kW Cooper SE) e in meno di 30 minuti la nuova Mini Cooper nella sua veste tutta “verde” può fare un pieno d’elettroni dal 10% all’80% ed essere pronta per andare ovunque procurano a chi sta a bordo le stesse emozioni di sempre ma senza inquinare. Provare per credere.

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