TURCHIA: UNA DELEGAZIONE DEL PARTITO DEM  RICEVUTA DALLA DIPLOMAZIA TEDESCA

Sempre “sotto tiro” all’interno dello Stato turco, il Partito DEM coltiva relazioni diplomatiche con esponenti politici e della società civile in Germania

Una delegazione del Partito per l’Uguaglianza e la Democrazia dei Popoli (DEM) rappresentata da Tülay Hatimoğulları, da Ebru Günay (Commissione dei rapporti con l’estero del partito), dal rappresentante europeo Eyyüp Doru e dalla rappresentante tedesca Leyla Imret, ha potuto incontrarsi a vario titolo e in diverse occasioni con esponenti politici e della società civile in Germania.

In particolare con esponenti di Friedrich Ebert Stiftung (FES) e con Max Lucks, presidente del Gruppo di Amicizia Turchia- Germania. Oltre che con diversi deputati, tra cui il portavoce al parlamento tedesco del Partito Socialdemocratico(SPD), Nils Schmid e altri esponenti di SPD.

Infine con alcuni rappresentanti del think tank Science and Policy Foundation (SWP).

Tra gli argomenti di cui si è discusso, i risultati delle recenti elezioni (31 marzo) in Turchia e Bakur (territori curdi sotto amministrazione turca) e le iniziative dell’opposizione per una soluzione politica della questione curda.

Oltre ai possibili sviluppi alle relazioni tra Germania e Turchia (talvolta “sbilanciate” a sfavore dei curdi, v. le recenti estrazioni di dissidenti curdi).

Sempre intervenendo sull’analisi delle recenti elezioni in Turchia,Tülay Hatimoğulları aveva partecipato all’ incontro organizzato dalla Fondazione Rosa Luxemburg e da CENÎ Women’s Peace Bureau. Altri incontri sono previsti per i prossimi giorni.

Ricordo che il Partito DEM in Turchia rimane costantemente “sotto pressione” (eufemismo).

Pochi giorni fa, nella notte tra l’8 e il 9 maggio (presumibilmente verso le ore 3,30), la sede del Partito per l’Uguaglianza e la Democrazia dei Popoli nel distretto di Birecik (provincia di Urfa, a prevalenza curda) è stata nuovamente attaccata. Come era già accaduto nella notte precedente e provocando (in entrambi i casi) solo danni materiali. Qui, come in altri distretti a maggioranza curda, il partito islamista al governo (AKP) il 31 marzo aveva subito un’evidente batosta elettorale. Infatti il Partito DEM aveva ottenuto oltre il 54% dei voti mentre l’AKP era rimasto al palo con il 28%.

Altri attacchi simili avevano purtroppo registrato alcune vittime, così come era accaduto con il suo predecessore HDP (Partito democratico dei Popoli). Basti citare l’assassinio di Deniz Poyraz, militante curda assassinata nella sede di HDP di Izmir nel giugno 2021.

Gianni Sartori

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