Verona, Il Cristo dell’Abbraccio sarà benedetto dal Papa e issato a Gerusalemme: “Simbolo di pace” - la Repubblica

Cronaca

Ultim'ora

Campi Flegrei, due nuove scosse: l’ultima di magnitudo 3,7

Verona, Il Cristo dell’Abbraccio sarà benedetto dal Papa e issato a Gerusalemme: “Simbolo di pace”

Credit: fonderia artistica Bmn Arte
Credit: fonderia artistica Bmn Arte 

La statua sarà sistemata tra la Porta di Damasco e la Porta Nuova appena finirà il conflitto israelo-palestinese

1 minuti di lettura

Il Papa ha deciso di andarlo a benedire il prossimo 18 maggio. Così «L’abbraccio», la statua simbolo della Pace raffigurante Cristo risorto sorridente, con le braccia allargate, formato da trecento sagome differenti di uomini, donne e bambini che si abbracciano, una volta benedetta volerà a Gerusalemme. Una volta lì, sarà sistemata tra la Porta di Damasco e la Porta Nuova appena finirà il conflitto israelo-palestinese.

La benedizione

La statua ora si trova in un capannone a Montebello Vicentino, e mercoledì sarà trasportata a Verona, in attesa della benedizione del Papa, che avverrà sabato in piazza San Zeno, a cui parteciperanno anche il vescovo Domenico Pompili, padre Ibrahim Faltas, delegato della Custodia di Terra Santa e padre Omar Raposo, rettore del Santuario del Cristo Redentore sul Corcovado a Rio de Janeiro, oltre ai settemila fedeli attesi per la prima tappa a Verona del Santo Padre. Mercoledì 22 maggio «L’abbraccio» tornerà in deposito, in attesa del momento politico giusto per essere spedito su container a Gerusalemme.

Come nasce l’opera

Alta dieci metri, per 44 quintali di peso è stata creata da una squadra veneta: l’idea è del veronese Roberto Brizzi della fonderia artistica Bmn Arte ed è stata realizzata dallo scultore, anche lui veronese Alessandro Mutto, con il coordinamento del trevigiano Luca Carniato. «La statua rappresenta la 15esima stazione della Via Crucis, autorizzata dalla commissione artistica della Custodia di Terra Santa — spiega Brizzi — Fino a ottobre 2019, a Gerusalemme c’erano solo dei dischi metallici numerati, indicanti le stazioni del cammino di Cristo. Noi abbiamo raccontato la storia della Passione di Cristo secondo le indicazioni di monsignor Rino Fisichella su formelle bronzee realizzate con la tecnica della fusione a cera persa».

I commenti dei lettori