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Provincia | 12 maggio 2024, 07:00

STORIE DI MONTAGNA/ 112 Marcella da Venezia alla valle Maira

Si appassiona all'arte della realizzazione di icone e finalmente ad aprile di quest'anno ha aperto le porte la sua ospitalità "Alte Terre", con un suo laboratorio in frazione Podio, in San Damiano Macra

STORIE DI MONTAGNA/ 112 Marcella da Venezia alla valle Maira

Ci sono persone che incontri sulla tua strada e, mentre ti raccontano la loro vita, senti dentro di te che ci sono delle affinità. Persone che non hanno avuto paura di mettersi in gioco e di cambiare più volte strada, fino a trovare quella giusta, anche se in salita e faticosa, hanno comunque scelto un nuovo percorso.

La storia di oggi è quella di Marcella, una storia che parte dalla pianura, dal paese di Pocapaglia (CN), passa da Venezia e arriva in Valle Maira, nella piccola frazione alpina denominata Podio, in San Damiano Macra e oggi te la racconto.

Marcella, classe 1974, dopo aver seguito per lungo tempo la malattia di entrambi i genitori, resta orfana prestissimo. Cresce con i suoi fratelli e a 19 anni decide di andare a studiare lontano. La meta è Venezia dove studia conservazione dei Beni Culturali.

Qui si stabilisce per 21 anni, di cui 5 da studente e gli altri da dipendente del Patriarcato cattolico di Venezia, nell’ufficio della cultura e nella libreria diocesana.

Un lavoro che svolge in Piazza San Marco, il cuore di Venezia.

Durante questo periodo vivace e ricco di esperienze e incontri, scopre nel 2008 una piccola bottega di icone, gestita da una ragazza di Bucarest con cui nasce un’amicizia e uno scambio importante. Marcella si appassiona a quest’arte e per molti mesi, nel suo tempo libero, si reca in bottega ed impara, da Iulia Balan, l’arte del mestiere.

Con l’inizio dei lavori del Mose inizia un periodo in cui a Venezia l’acqua alta è un costante.

C’era l’acqua alta per 200 giorni all’anno. Io lavoravo proprio nella Piazza centrale, la parte più bassa, ed ero costretta a partire ogni giorno da casa con gli stivali in gomma. La città per quanto bellissima, iniziava a diventare scomoda e non la vedevo più fattibile per il mio futuro.

Ho iniziato a tornare a casa più spesso e a cercare una nuova casa.” mi dice

Marcella inizia così a vagare per le Valli alpine cuneesi alla ricerca di un nuovo inizio.

Dopo due anni di ricerca, arriva in Valle Maira, in Borgata Podio.

Si innamora del posto e si sente accolta in una piccola comunità, che come lei, ha lasciato la città per trovare spazio in altura.

Nel 2011 acquista casa e grazie al PSR regionale del 2013 riesce a fare i primi lavori per mettere la casa in sicurezza. Un periodo intenso che la porta ad arrivare al 2016 dove lascia definitivamente il lavoro a Venezia.

Non è ancora arrivato il momento di trasferirsi in montagna.

Per tre anni, Marcella, vive una bellissima esperienza presso il monastero Benedettino di Viboldone, vicino a Milano. Qui, nel laboratorio di restauro del libro antico, impara moltissime cose.

Durante il mio periodo in monastero ho scoperto delle manualità che andavano nella mia direzione” mi dice “Sono stata inserita nel laboratorio di restauro del libro antico. Ho imparato la legatoria, in questo laboratorio una monaca esperta mi ha dato tutti i rudimenti per costruire un quaderno da carta, cartone e tessuto, mostrandomi come cucire in fascicoli, come rilegare e come assemblare ogni parte. Infine la parte di tipografia. Ho imparato davvero moltissimo.” conclude.

Un’esperienza che finisce nel 2019 e la porta a non avere una strada certa per il futuro.

Marcella non si spaventa, nel suo futuro c’era il piano b, ovvero la casa in montagna che piano piano stava prendendo forma.

Ci sono stati due anni di lavori, burocrazia, bandi e tante cose da fare.

 

 

Ad Aprile 2024 ha aperto le porte la sua ospitalità https://www.alteterrevallemaira.it di Marcella Tibaldi https://www.instagram.com/marcellatibaldi

Se c’è la passione, la convinzione e una nuova strada che pare quella giusta si trova sempre il modo di alzare le maniche e dare il meglio di sè.

Oggi io ho incontrato la nuova Marcella montanara. Una vita completamente nuova a quasi 1000 m slm. E’ riuscita a ristrutturare la sua nuova casa, in modo green e utilizzando solo materiale naturali (canapa, calce e mattone), qui ha creato il suo mondo dove, in questa bellissima dimora, su tre piani, ha trovato spazio per il suo laboratorio, per vivere e al piano superiore ospitalità.

La sua parte artistica qui ha trovato il posto giusto e ho visitato il suo laboratorio. Ho visto le splendide icone, i ceri pasquali che realizza e posso dire di avere visto per la prima volta da vicino quest’arte che mi ha sempre affascinato.

Marcella è una persona davvero piacevole, che sa mettere a proprio agio le persone e che ha una grande cultura in molti campi, avendo fatto nella sua vita tante bellissime esperienze.

Nella parte superiore della casa ci sono due splendide camere, con una vista stupenda.

Accoglienti, curate con tutto il necessario per un soggiorno ristoratore e piacevole, sono ideali come rifugio dal caos quotidiano.

Mi sono chiesta quanto sia stato difficile per un abitante della bella Venezia trovarsi in montagna, ma durante il piacevole pranzo consumato insieme, ho visto come per questa donna, l’altura sia diventata casa.

E’ un anno e mezzo che vivo qui stabilmente e mi piace, non ho problemi. Non mi spaventa la solitudine e sono stata accolta e, se ho bisogno di aiuto, ho dei vicini su cui contare!” mi dice davanti a un piatto di pasta fumante.

Ci sono ancora tanti progetti nella testa di questa donna dalle mille risorse, ma uno mi è rimasto nel cuore. Le resta una parte di casa da ristrutturare, una porzione al piano terra, al momento impraticabile, che vuole far diventare una struttura di accoglienza per persone diversamente abili. Gli occorre aiuto per realizzare questo sogno, perché si tratta di una grande opera e magari qualcuno avrà voglia di conoscere il progetto e di essere un sostegno!

Una piacevole scoperta questa donna tenace che ha lasciato gli stivali di gomma per indossare scarponi, che ha conservato la sua arte per realizzarla in un piccolo laboratorio di montagna, che ha scelto una nuova strada per ricominciare una nuova vita!

Cinzia Dutto

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