Morto il regista e produttore Roger Corman, re dei “B-movie” - La Stampa

Il regista e produttore americano di “B-movie” Roger Corman è morto all'età di 98 anni, giovedì scorso nella sua casa di Santa Monica, in California, ha confermato ieri la famiglia. I suoi film erano rivoluzionari e iconoclasti e catturavano lo spirito di un'epoca. Quando gli è stato chiesto come gli sarebbe piaciuto essere ricordato, ha risposto: «Ero un regista, solo questo». Leggendario per la sua rapidità nel realizzare i film (sei/sette l'anno, alcuni in meno di due giorni), ha dato impulso alla carriera di giovani talenti non ancora affermati (molti dei quali protagonisti del rinnovamento del cinema statunitense) come Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Paul Bartel, Monte Hellmann, Jack Hill, John Sayles, James Cameron, Joe Dante, Jonathan Demme, Jack Nicholson, Robert De Niro, Ellen Burstyn, tanto da formare una «factory», una vera e propria «scuola cormaniana». Si specializzò in produzioni a basso budget, che spesso diventarono dei classici di culto, tra cui La piccola bottega degli orrori e una serie degli adattamenti di Edgar Allan Poe con Vincent Price (I vivi e i morti e Il pozzo e il pendolo). Ma divenne famoso per saghe come I selvaggi (1966), presentato, tra le polemiche, in anteprima alla Mostra di Venezia, per Il massacro del giorno di San Valentino (1967) e Il serpente di fuoco con Peter Fonda. Il cineasta statunitense, considerato un gigante del cinema indipendente, nel 2009 aveva ricevuto un Oscar onorario ai Governors Awards.

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