Equo indennizzo e Pensione Privilegiata. Cosa sono e a quanto ammonta il beneficio

 

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Equo indennizzo e Pensione Privilegiata. Cosa sono e a quanto ammonta il beneficio

Equo indennizzo e Pensione Privilegiata. Cosa sono e a quanto ammonta il beneficio

Con questo articolo continua l’approfondimento sui contenuti essenziali del DPR 461 del 2001. Nell’altro articolo abbiamo visto la causa di servizio, i termini di presentazione della domanda e l’iter. In questo approfondimento parleremo della concessione della pensione privilegiata e dell'equo indennizzo. Infatti, sono sempre di più i militari che contattano lo studio legale degli avvocati Maiella e Carbutti per chiedere consulenza, assistenza e tutela in materia di causa di servizio, equo indennizzo e pensione privilegiata. L'assistenza legale si rivela spesso essenziale per garantire un'esatta istruttoria e una corretta definizione della domanda per ottenere il giusto riconoscimento sia in termini giuridici che economici. Avvocati Maiella e Carbutti hanno accumulato una notevole esperienza in questo campo, ottenendo importanti successi che hanno favorito numerosi dipendenti pubblici nell'affermazione dei loro diritti e nel riconoscimento delle relative aspettative. Attraverso un'analisi dettagliata, questo articolo mira a fornire una breve e sintetica guida sugli istituti dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. 

 

1. Cos'è l'equo indennizzo?

L'equo indennizzo è una forma di compensazione economica prevista dal DPR 461 del 2001, destinata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche che hanno subito menomazioni dell'integrità fisica, psichica o sensoriale a causa di eventi correlati al servizio. Questo tipo di indennizzo si distingue dal trattamento pensionistico di privilegio, offrendo un risarcimento una tantum o periodico per il danno subito, non legato direttamente alla cessazione del rapporto di lavoro.

L'equo indennizzo è inteso a riconoscere e compensare il danno non patrimoniale subito dal dipendente a seguito di infermità o lesioni direttamente connesse al servizio. La sua finalità è quella di offrire un riconoscimento tangibile dell'impatto che tali condizioni possono avere sulla qualità di vita del dipendente, indipendentemente dalle sue capacità lavorative residue.

Per aver diritto all'equo indennizzo, la menomazione subita dal dipendente deve essere ascrivibile a specifiche categorie di danni fisici o psichici, delineate nelle tabelle A e B annesse al al D.P.R. n. 834/81. Queste tabelle classificano i diversi tipi di menomazioni e stabiliscono i criteri per l'attribuzione dell'indennizzo. Inoltre, è possibile ottenere l'equo indennizzo anche per menomazioni non previste nelle tabelle, purché esse siano ritenute equivalenti a quelle elencate.

In particolare, la misura del beneficio è commisurata allo stipendio percepito dal militare al

momento della domanda ed è correlata all’entità della menomazione subita.

Tuttavia, viene anche stabilito che lo stesso equo indennizzo subisca diminuzioni percentuali in relazione al verificarsi di specifiche condizioni.

La domanda di equo indennizzo può essere presentata in modo autonomo o contestuale alla domanda di riconoscimento di causa di servizio. È importante che la domanda sia presentata entro determinati termini, che variano a seconda che si tratti di un evento dannoso appena verificatosi o di una menomazione manifestatasi successivamente. Gli eredi di un dipendente deceduto possono altresì presentare richiesta di equo indennizzo entro sei mesi dalla morte del dipendente.

L'equo indennizzo rappresenta quindi un elemento cruciale del sistema di protezione dei dipendenti pubblici, offrendo un supporto economico in aggiunta ad altre forme di tutela, come il trattamento pensionistico.

 

2. Cos'è la pensione privilegiata (fonte: direttiva 1020 dello Stato Maggiore Esercito)

La pensione privilegiata è un trattamento economico a carattere continuativo, previsto solo per il personale militare, avente lo scopo di risarcire il militare stesso per le menomazioni dell’integrità personale subite a causa di infermità o lesioni di natura inabilitante riportate per fatti di servizio e riconosciute ascrivibili ad una delle categorie di cui alla tabella “A” annessa al D.P.R. n. 834/81 e dipendenti da fatti di servizio.

L’istituto in commento spetta al militare che:

  • Sia stato dichiarato permanentemente non idoneo al servizio militare incondizionato per

effetto di infermità/lesioni riconosciute dipendenti da causa di servizio;

  • dopo la cessazione dal servizio, chiede la concessione del trattamento privilegiato per infermità/lesioni già riconosciute dipendenti da causa di servizio e ascritte a categoria;

Il beneficio economico è equivalente all’intero ammontare della base pensionabile, se l'infermità è ascritta alla 1ª categoria della tabella “A” annessa al D.P.R. 30 dic. 1981, n. 834 e successive modificazioni.

Tale quota è, invece, pari al 90%, 80%, 70%, 60%, 50%, 40% o 30% della base pensionabile, in caso di ascrivibilità rispettivamente alla 2ª, 3ª, 4ª, 5ª, 6ª, 7ª, 8ª categoria della tabella “A” annessa al citato D.P.R..

Se l’invalidità è ascrivibile alla tabella “B”, viene concessa un’indennità “una tantum” privilegiata pari ad una o più annualità della pensione di ottava categoria, fino ad un massimo di cinque.

Le pensioni di 7ª e 8ª categoria sono aumentate, rispettivamente, dello 0,20% e dello 0,70% della base pensionabile per ogni anno di servizio utile, in favore del personale che abbia compiuto almeno cinque anni di servizio effettivo, senza aver maturato l’anzianità minima richiesta per conseguire la pensione normale. La pensione così aumentata non può comunque eccedere la misura del 44%.

La pensione privilegiata sarà liquidata, se più favorevole, nella misura prevista per la pensione ordinaria aumentata di un decimo, a condizione che l’interessato, all’atto della cessazione, abbia maturato almeno 15 anni di servizio utile, di cui 12 di servizio effettivo.

 

3. Conclusioni

In sintesi, la pensione privilegiata è un elemento cruciale del sistema di protezione sociale per i militari, offrendo un sostegno adeguato a coloro che hanno subito danni personali significativi a causa del loro servizio. Tale sistema di protezione è importante, ma è altrettanto importante riuscire ad ottenere quanto spettante attraverso la giusta procedura ed i corretti passi.

Per questo, grazie alla pluriennale esperienza degli avvocati Maiella e Carbutti potranno guidarti nell’iter corretto a partire dalla domanda, al coordinamento con il medico – legale ed eventualmente al successivo ricorso presso le autorità giurisdizionali competenti.

 

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