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All’Umberto I Bertone è la nuova presidente

Eletto il consiglio di amministrazione dell’Ipab di Cuorgnè Coello è rimasto, ora si guarda alla sinergia con il territorio

Chiara Cortese
2 minuti di lettura

CUORGNÈ

Dopo la bufera dell’autunno scorso con le dimissioni in massa del precedente Consiglio di amministrazione, ad eccezione di un solo componente, Enzo Coello, torna operativo con un rinnovato team, guidato dalla neo presidente Sara Bertone, il CdA della casa di riposo Umberto I di Cuorgnè.

Il nuovo CdA si è presentato a ranghi completi nella mattinata di sabato nel salone polivalente della residenza. «Rimane come figura storica Enzo Coello, consigliere di lungo corso - afferma il direttore della struttura, Raffaele Brasile -. Il nuovo presidente, Sara Bertone, vanta una notevole esperienza in ambito socio-assistenziale, presta servizio come crocerossina da molti anni, ed amministrativo. Gli altri consiglieri sono Elio Vidano, Graziano Trione e Gabriella Vironda. È stato un incontro all'insegna della serenità e voglia di collaborare per far crescere ancora di più l'Umberto I e mantenerlo come fiore all'occhiello della cittadina».

Tre componenti sono solitamente nominati dal Comune e due da Città metropolitana, tra cui il presidente. E così, partendo dalle parole del fondatore della Croce rossa Henry Dunant secondo cui «tutti possono, in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire in qualche misura a questa buona opera», si concretizza la nomina da parte di Sara Bertone a presidente del CdA dell’Ipab Umberto I. «Da 30 anni mi occupo di volontariato, sia attivamente sui mezzi di soccorso che negli aspetti formativi ed amministrativi, e oggi ho deciso di mettermi in gioco in questa nuova sfida- confida -. Mission di questo CdA è, infatti, portare alla trasformazione dell’Ipab in azienda pubblica di servizi alla persona, un percorso obbligato che, però, non ci deve far perdere di vista l’obiettivo cardine: il benessere degli ospiti. Non dobbiamo, quindi, dimenticare che la gestione delle vulnerabilità, delle malattie dell’anziano, delle disabilità, non può essere negativamente inficiata da mere logiche burocratiche. Proviamo ad unire leggi, buonsenso, umanità per far sì che si possa davvero parlare di salute nel senso più ampio del termine: benessere bio- psico- sociale».

La presidente punta sulla collaborazione: «All’interno del CdA abbiamo una memoria storica, Enzo Coello, e ognuno di noi ha delle competenze e caratteristiche da mettere a disposizione dell’Ente per raggiungere tutti gli obiettivi e i progetti che iniziamo a valutare - aggiunge la presidente dell’Umberto I-. Con questi presupposti la nostra squadra, e così mi piace definirla, potrà solo andare spedita a completare questo importante puzzle. Ci sono tante tessere da incastrare, ma credo che con serietà ed impegno potremmo arrivare alla nostra meta. Da soli, però, la strada è più difficile. Diventa allora fondamentale fare rete, in primis con le istituzioni, che costituiscono un importante riferimento per tutto ciò che concerne la burocrazia, le norme, le opportunità che possono nascere da iniziative sovra comunali. Noi siamo pronti, ora incomincia l’avventura che spero possa portare significativi risultati».Chiara Cortese

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