Scienza, esperienza e ontologia in Kant - DeriveApprodi

Nella seconda metà del XX secolo, dopo la crisi dell’idealismo, l’interpretazione della Critica della ragion pura di Immanuel Kant oscillava fra due vedute opposte e ugualmente unilaterali: la
prima di origine neokantiana, ma largamente diffusa anche in ambienti di tradizione positivistica, che vi ricercava esclusivamente una teoria della scienza; la seconda, di matrice heideggeriana, che la interpretava soltanto come una riflessione di tipo ontologicometafisico.
In realtà la Critica della ragion pura ci presenta insieme un’epistemologia e una nuova fondazione dell’ontologia. Questa è la «terza via» che Antonio Schiavo, tra i più importanti studiosi kantiani, cercò di percorrere con il classico Scienza, esperienza e ontologia in Kant, originariamente pubblicato nel 1979 e che oggi pubblichiamo in una nuova edizione, mostrandone tutta la sua attualità.

Nel trecentesimo anniversario della nascita di Immanuel Kant, un libro di uno dei suoi più importanti studiosi e interpreti, che ne propone una lettura differente da quelle prevalenti nel Novecento.

autor*

(1937-2019) è stato professore di Filosofia della storia, Ermeneutica filosofica e Filosofia teoretica all’Università di Bologna.
È stato tra i più importanti studiosi italiani di Kant. Tra le sue numerose pubblicazioni, si segnalano Esperienza e pregiudizio (1969) e il classico Scienza, esperienza e ontologia in Kant (1979).

rassegna stampa

Recensioni

  1. Ufficio Stampa

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Scienza, esperienza e ontologia in Kant

pagine: 
    288
anno: 
    2024
isbn: 
    9788865485163
libro 22,00

Scienza, esperienza e ontologia in Kant

libro 22,00

Nella seconda metà del XX secolo, dopo la crisi dell’idealismo, l’interpretazione della Critica della ragion pura di Immanuel Kant oscillava fra due vedute opposte e ugualmente unilaterali: la
prima di origine neokantiana, ma largamente diffusa anche in ambienti di tradizione positivistica, che vi ricercava esclusivamente una teoria della scienza; la seconda, di matrice heideggeriana, che la interpretava soltanto come una riflessione di tipo ontologicometafisico.
In realtà la Critica della ragion pura ci presenta insieme un’epistemologia e una nuova fondazione dell’ontologia. Questa è la «terza via» che Antonio Schiavo, tra i più importanti studiosi kantiani, cercò di percorrere con il classico Scienza, esperienza e ontologia in Kant, originariamente pubblicato nel 1979 e che oggi pubblichiamo in una nuova edizione, mostrandone tutta la sua attualità.

Nel trecentesimo anniversario della nascita di Immanuel Kant, un libro di uno dei suoi più importanti studiosi e interpreti, che ne propone una lettura differente da quelle prevalenti nel Novecento.

(1937-2019) è stato professore di Filosofia della storia, Ermeneutica filosofica e Filosofia teoretica all’Università di Bologna.
È stato tra i più importanti studiosi italiani di Kant. Tra le sue numerose pubblicazioni, si segnalano Esperienza e pregiudizio (1969) e il classico Scienza, esperienza e ontologia in Kant (1979).

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  1. Ufficio Stampa

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    288
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    2024
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    9788865485163

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