You Can Live Forever di Sarah Watts e Mark Slutsky | Recensione

You Can Live Forever è un film diretto e scritto da Sarah Watts e Mark Slutsky. Si tratta di un progetto cinematografico canadese indipendente prodotto da Robert Vroom uscito nelle sale l’11 giugno 2022.  Nello stesso anno di uscita ha ottenuto due candidature: la prima al Directors Guild of Canada nella categoria Outstanding Directional Achievement Feature Film. La seconda al Calgary International Film Festival per RBC Emerging Canadian Artist Award. Nel 2023, invece, vince il premio nella categoria Best Feature Film al Festival International du Film LGBT+ de Grenoble. You Can Live Forever è un film fa da manifesto per la comunità LGBTQIA+ che ha come protagoniste June Laporte e Awel O’Driscoll. Racconta la storia d’amore impossibile tra Jaime e Marike ostacolato dalla religione. Il dramma distribuito da Good Deed Entertaiment ed è disponibile al noleggio sulla piattaforma canadese di Prime Video e Apple tv.

 

Trama

La storia di You Can Live Forever è ambientata durante l’inizio degli anni ’90 in Montréal. L’adolescente Jaime, dopo la morte di suo padre, va a vivere con i suoi parenti, devoti testimoni di Geova. Si ritrova in una realtà completamente diversa nella quale svolge attivamente attività della comunità: partecipare agli incontri settimanali, trasmettere porta a porta il messaggio di Geova vestendo abiti adatti all’occasione. Essendo una ragazza non credente, inizialmente si sente costretta a ad entrare nella comunità ma qualcosa cambia quando incontra Marike, la figlia del capo della congregazione, che cerca di tutto per farla sentire a casa. Fin da subito tra le due c’è una grande intesa, passano molto tempo insieme tra attività di devozione  e attività scolastiche fin quando la loro intesa non diventa attrazione che culmina in una relazione che entrambe decidono di tenere segreta.

 

Riflessioni

You Can Live Forever è un dramma sottile, ben interpretato e mostra il conflitto da sempre esistito tra orientamento sessuale e fede religiosa. Illustra in modo accurato ogni aspetto dello stile di vita dei Testimoni di Geova mettendo in mostra la loro determinazione nell’aspettare il Nuovo Sistema, ovvero, un Paradiso in cui tutti possono vivere felici nelle credenze di Geova.

La pellicola è stata apprezzata dal pubblico ed essendo la storia basata sull’esperienza personale della regista esordiente Sarah Watts, il film ottiene più veridicità. È un progetto che punta infatti sul realismo e il finale non è da meno perché oltre a soddisfare questo requisito sottolinea che la cosa più importante sia ascoltare sé stessi e non il credo che qualcun altro vuole inculcare.

La fotografia di You Can Live Forever gioca un ruolo importante: ha il compito di mostrare allo spettatore ciò che per i testimoni di Geova è il Nuovo Sistema. Tra una scena e l’altra ci sono delle piccole intersezioni in cui vengono riprese le due protagoniste passeggiare insieme sul lago ghiacciato, ciò fa pensare in un lieto fine tra Jaime e Marike e magari nel Paradiso prediletto di Geova. La colonna sonora non è da meno e la canzone più frequente è Hypocrite di Michel Blais & CFCF.

 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

 

 

 

A proposito di Caterina Lettieri

Vedi tutti gli articoli di Caterina Lettieri

Commenta