Melinda Gates lascia la fondazione filantropica creata con l’ex marito - la Repubblica

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Melinda Gates lascia la fondazione filantropica creata con l’ex marito

Melinda Gates lascia la fondazione filantropica creata con l’ex marito
(reuters)

In una nota l’imprenditrice spiega che la decisione è stata sofferta ma “è arrivato il momento di guardare al prossimo capitolo”. In base ai termini dell’accordo con Bill Gates uscendo riceverà 12,5 miliardi di dollari da impegnare a favore delle donne e delle famiglie

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È un divorzio infinito quello che si consuma fra Bill e Melinda Gates: giacché l’ex moglie del fondatore di Microsoft, uno degli uomini più ricchi del mondo da cui si era separata nel 2021 dopo tre figli e 27 anni di matrimonio, ha annunciato con un post su X la volontà di lasciare ora pure la Fondazione che porta il nome di entrambe ed è senza alcun dubbio la più grande organizzazione umanitaria privata al mondo, istituita grazie all'immensa fortuna accumulata dal successo di Microsoft: “Dopo un’attenta riflessione ho deciso di lasciare il mio ruolo di co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation. Non è una scelta presa alla leggera. Sono orgogliosa di quanto costruito con Bill e del lavoro straordinario fatto per affrontare le disuguaglianze nel mondo”. Nel messaggio fa sapere anche che continuerà il suo lavoro di filantropa, impegnata per l’empowerment femminile: «È il momento di guardare al mio prossimo capitolo, in un momento critico per donne e bambine negli Stati Uniti e nel mondo. Chi si batte per proteggere e far avanzare l’uguaglianza ha bisogno d’aiuto». E lei sarà in grado di darglielo: «In base ai termini del mio accordo con Bill, riceverò 12,5 miliardi di dollari da impegnare nel lavoro di donne e famiglie» fa dunque sapere Melissa nata French, 59 anni.

Nessun accenno ai motivi dell’abbandono della Fondazione fondata nel 2000 che in 25 anni di attività ha finanziato progetti di beneficenza per un totale di quasi 78 milioni di dollari. E pensare che dopo il divorzio i due ex avevano assicurato che le dinamiche personali non avrebbero inciso sulla gestione di quella macchina da guerra della filantropia, che ha stanziato miliardi di dollari per la sanità globale, per combattere la povertà e si è impegnata pure per l’eguaglianza di genere. E il presidente Mark Suzman aveva anche rassicurato i dipendenti con una lettera dove scriveva: «Mi hanno detto che continueranno a impegnarsi per la fondazione a cui hanno lavorato così tanto, e insieme». Ma poco tempo dopo lo stesso Suzman aveva fatto sapere che in caso di disaccordo sulla gestione sarebbe stata lei a mollare, dimettendosi dal ruolo di da co-presidente e fiduciaria: «Hanno stabilito che se uno dei due avesse deciso di non poter continuare a lavorare insieme all’altro per motivi di incompatibilità o disaccordi, sarebbe stata lei quella fatta fuori». In quel caso, «Lei otterrà da Bill risorse per il suo personale lavoro filantropico» attraverso un fondo separato della fondazione. Ed è proprio quello che sta accadendo: Melinda si mette in proprio.

La vecchia istituzione sarà rinominata Fondazione Gates e Bill ne diventerà presidente unico, ha precisato il solito Suzman.

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