Le pagelle di Inter-Lazio: Mkhi, insolito affanno. Lauti si mette in proprio, Provedel ruba la scena

Le pagelle di Inter-Lazio: Mkhi, insolito affanno. Lauti si mette in proprio, Provedel ruba la scenaTUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Daniele Najjar)

Sommer 6 - Nel clima di festa del pre-partita lui sembra messo lì per ricordare ai compagni che ci sono ancora 180 minuti da giocare. Salva su Castellanos e su un cross deviato di Rovella. Sulla botta di Kamada non può molto anche se il tiro non partiva da vicinissimo. 

Pavard 6,5 - Dei tre dietro sembra quello che non ha bisogno di motivazioni extra, anche in una partita che non significa poi molto. Attento dietro, preciso quando cerca di scavalcare il centrocampo biancoceleste con qualche lancio. Spettacolare lo scatto con conseguente salvataggio all'85' alla disperata: pezzo di bravura su Castellanos. 

Acerbi  5 - In due occasioni nella prima mezz'ora è sembrato meno concentrato del solito: sul gol, poi annullato, di Castellanos, dove l'argentino gode di troppo spazio e poi sull'erroraccio in impostazione dove Sommer poi lo salva. Ha spiegato che ha tenuto duro per alcuni acciacchi ed ora sta recuperando, questo spiega una normale prestazione sottotono.

Bastoni 6 - Ha voglia di spingere, ma l'Inter fa un possesso meno efficacie del solito e lui è limitato a sinistra. Il suo lo fa bene sia in copertura, sia nel dare appoggio a Dimarco. Dal 64' Carlos Augusto 6 - Entra con voglia e scende ogni volta che può. Cerca la collaborazione di Buchanan per evitare la sconfitta. Voglioso.

Darmian 6 - Solito compito svolto senza infamia né lode, ma con puntualità. Non è da lui che ci si aspettano le iniziative spacca-partite ed il suo lo fa più che bene. Dal 64' Dumfries 6,5 - Fresco di convocazione con l'Olanda, entra nell'ultima mezz'ora cercando di cambiare l'inerzia del match. 30 minuti da ala, con qualche cross invitante e lunghe rimesse a cercare le torri. Gran gol di testa sull'assist di Sanchez.

Barella 6,5 - Dei tre di centrocampo è quello che accompagna di più e meglio l'azione facendosi trovare a ridosso dell'area ed in fascia. Due conclusioni murate nel primo, miracolo di Provedel sul suo colpo di testa nel secondo tempo. Chiude con un paio di imprecisioni nel forcing finale, pagando un po' le stanchezze stagionali. 

Calhanoglu 5,5 - Regia meno precisa del solito, è sempre lì a proporsi, ma a partire da lui i nerazzurri vanno al piccolo troppo, con qualche sbavatura non delle sue. Nella ripresa aumenta i giri, bussa subito alla porta di Provedel con una botta di poco alta e regala qualche cambio gioco. Poco per lui. Dal 76' Sanchez 6,5 - Difficile guadagnarsi un giudizio in meno di un quarto d'ora, ma il cileno entra con la voglia di spaccare il mondo e trova l'assist per Dumfries con una punizione precisa.

Mkhitaryan 5,5 - Meglio in rifinitura che in copertura: regala un paio di verticalizzazioni delle sue, in una delle quali Dimarco a momenti non fa gol, ma su Kamada chiude in leggero ritardo in occasione del vantaggio ospite e pasticcia in due occasioni anche nell'impostazione dal basso. Piccola pausa che gli è concessa a fine stagione. Dal 64' Frattesi 6 - Stavolta non salva l'Inter: entra Frattesi, ma non segna. Quello che deve fare in qualità di centrocampista però lo svolge con voglia e la solita corsa. 

Dimarco 6 - L'Inter di oggi è soprattutto lui: Provedel due volte gli nega il gol, i nerazzurri attaccano quasi esclusivamente dalla sua fascia dove spinge che è un piacere. Anche nella seconda frazione arriva subito ad un passo dal pari. Mezzo voto in meno perché poi cala e Inzaghi lo fa rifiatare. Dal 76' Buchanan s.v.

Thuram 5 - La squadra di Inzaghi passa molto tempo nella propria metà campo e le sue sgroppate diventano un'arma su cui puntare, non sempre sfruttata in modo efficacie. Sbaglia un gol facile sull'assist di Lautaro. Conclude altre due volte verso Provedel, in modo impreciso.

Lautaro 6,5 - Non che abbia molti palloni giocabili, ma i due che si ritrova nel primo tempo li trasforma rispettivamente in un assist al bacio non sfruttato da Thuram ed in un pregevole controllo in area con seguente servizio in mezzo altrettanto pericoloso. In avvio di ripresa si mette ancora in proprio e per poco non manda in porta Dimarco. Palo clamoroso nell'unica, vera occasione che trova di testa. Capitano e riferimento. 

All. Simone Inzaghi 6 - Presenta l'Inter migliore possibile per onorare la festa Scudetto e rispettare il campionato, ma non c'è niente da fare quando l'avversario ha ovvie e tante motivazioni più di te. I suoi non è che tradiscano, ma a questo livello basta una diagonale fatta con più leggero ritardo del solito a fare la differenza fra una vittoria ed una sconfitta, ecco perché è difficile giudicare oggi il Demone

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LAZIO (a cura di Yvonne Alessandro)

Provedel 7 - Ruba la scena da festeggiamenti a San Siro per una sequela di salvataggi prodigiosi. In uscita disperata su Thuram, con un pizzico di fortuna dalla sua. Ma anche nella ripresa il volo ad angelo sul colpo di testa di Barella a dire di no. Supereroe senza mantello. Solo una capocciata di Dumfries gli sporca la pedina.

Patric 5 - Uscire dal ginepraio causato da Dimarco è un’impresa titanica. Il più delle volte boccheggia, una sofferenza inaudita.

Casale 6,5 - Giocatore rigenerato. La squalifica di Romagnoli gli regala la maglia da titolare e i buchi lasciati da Thuram e Lautaro sono impercettibili. La nave resta bene a galla anche per merito suo.

Gila 6,5 - Si concede una scorribanda in avanti e per poco non buca Sommer. Dietro non soffre nemmeno il solletico. Granitico. Dal 78’ Cataldi s.v.

Marusic 5 - Perdersi Dumfries nel finale di partita costa un occhio della testa alla Lazio. O meglio, due punti vitali in zona Europa. Rovinoso.

Rovella 6 - Quel corridoio per Castellanos l’ha disegnato con la bacchetta magica in mano, ma in fuorigioco è tutto da annullare. Nel complesso una gara da regista puro, efficace e pungente. Farebbe comodo alla Nazionale di Spalletti, con vista sull'Europeo. Dal 65’ Guendouzi 6 - Entra con disposizioni chiare di schermare le avanzate nerazzurre. 

Vecino 6,5 - Motore diesel. Ci mette un po' a carburare, parte in sordina e nella ripresa galoppa con i compagni sull’onda dei contropiedi letali. Con un po' di malizia perde anche minuti preziosi, il che non guasta mai.

Pellegrini 6 - Predilige uno schieramento più difensivo e con una buona dose d’accortezza Darmian non sfonda quasi mai. Non demerita. Dal 66’ Hisaj 6 - Cambio ruolo per ruolo di Tudor per aumentare il peso specifico in difesa.

Kamada 7,5 - Il migliore per distacco. Le percussioni offensive stordiscono l’Inter. Quella staffilata di mancino finisce in buca d'angolo, come un giocatore da biliardo Dal 72’ Felipe Anderson 6 - Insieme a Luis Alberto dovrebbe ridisegnare l'attacco, invece predilige un baricentro più basso per dar man forte ai compagni nel finale arrembante. 

Zaccagni 6,5 - Darmian e Pavard provano a contenerlo, ma certi spunti nello stretto e di fisico fanno la differenza. Rimesso a lucido nel finale col pensiero rivolto agli Europei? Dal 72’ Luis Alberto 6 - Come Felipe Anderson non lascia il segno ma ingigantisce la diga biancoceleste.

Castellanos 5 - A tanto così da fregare Pavard sul filo del fuorigioco, ma si vede annullare il gol pittoresco a giro. Ma con quanta superficialità spreca la gigantesca palla del raddoppio nella ripresa. Sbadato e nervoso.

Igor Tudor 6 - L’annuncio di un undici stravolto è presto concretizzato. A tanto così dal colpaccio a San Siro, peccato che Dumfries gli rovini la festa. Per la Champions League si fa dura, anche se ancora non è tutto scritto. Dipenderà dallo scatto finale della Roma e dalla finale di Dublino dell'Atalanta.