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5G, Comune Genova non si schiera contro aumento potenza antenne

5G, Comune Genova non si schiera contro aumento potenza antenne

Bocciata mozione di Crucioli. Campora: "E' legge dello Stato"

GENOVA, 21 maggio 2024, 17:43

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

Diversamente da altri centri liguri come Chiavari o Lavagna, il consiglio comunale di Genova non si schiera contro l'aumento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche delle antenne di telefonia mobile. La sala rossa di palazzo Tursi oggi ha votato contro la mozione presentata dal consigliere di opposizione Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione). Il documento, più volte riscritto dall'ex senatore per tentare di renderlo compatibile con la normativa nazionale vigente, chiedeva al sindaco e alla giunta di "valutare l'adozione dello strumento maggiormente idoneo a vietare su tutto il territorio del Comune l'aumento dei campi elettromagnetici fino allo svolgimento di idonei approfondimenti scientifici che possano escludere danni alla salute pubblica derivanti dal superamento di tale limite". Nel Tigullio diversi Comuni hanno predisposto specifiche ordinanze per contrastare la legge nazionale che dal 2023 consente l'innalzamento delle emissioni dagli attuali 6 Volt al metro a 15V/m. "Sappiamo che quelle ordinanze sono impugnabili al Tar - ha premesso Crucioli presentando la mozione - quindi quella che chiediamo oggi è una presa di posizione politica che senza ipocrisie". Crucioli ha parlato di "regalo alle aziende, questi limiti non inficiano il normale funzionamento dei nostri telefoni ma servono alle compagnie per spendere meno sugli adeguamenti delle reti, a scapito della salute pubblica". Oltre alla mozione sono stati presentati diversi ordini del giorno. Alberto Pandolfo, Pd, ha sottolineato come "sul tema vada adottato un atteggiamento scientifico e non che cavalchi la paura". In sintonia con Crucioli il leghista Fabio Ariotti, che ha dichiarato "nessuno chiede di eliminare antenne ma almeno si limitino le emissioni e si coinvolgano maggiormente i cittadini prima dell'installazione in aree private". La mozione è stata bocciata dalla giunta.
    L'assessore all'Ambiente Matteo Campora, ricordando che è in fase di redazione un nuovo regolamento sull'installazione delle antenne, ha ricordato che "non ci sono mezzi idonei che il Comune puà attuare contro una legge dello Stato". Alla fine della discussione la maggioranza dell'aula ha votato contro la mozione (20 no, 13 sì e 1 astenuto) ma due esponenti della maggioranza - Pilloni (Vince Genova) e De Benedictis (Fratelli d'Italia) sono usciti dall'aula mentre Ariotti (Lega) ha votato a favore. Astenuta Cristina Lodi (Misto).
   

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