Bergamo, dopo 66 anni addio all’Alimentari Cantoni

Bergamo, dopo 66 anni addio all’Alimentari Cantoni di via Masone

A giugno abbassa la saracinesca, è un’insegna storica

Dopo 66 anni, lo storico «Alimentari Cantoni» in via Masone chiuderà i battenti verso la fine del mese di giugno. «Il mini market aperto sulla strada ha contributo a farci perdere i clienti».

Marisa, proprietaria della bottega storica insieme al marito Maurizio, inizia così a spiegare il perché della chiusura e a raccontare la «tanta vita» passata tra gli scaffali e il bancone dei salumi affettati freschi, seduta nel salottino creato qualche anno fa affacciato sulla vetrina per offrire un momento di convivialità e riposo per i clienti spesso anziani. A contribuire anche il cambio di abitudini delle nuove generazioni. «I giovani preferiscono il supermercato e una spesa “mordi e fuggi”. Non cercano la relazione con il negozio di quartiere. Nostra figlia Veronica vorrebbe portare avanti l’attività, ma a livello economico è in difficoltà perché i clienti sono sempre meno», spiega Marisa.

Una volta era tutto diverso

Lei, arrivata nel negozio a 17 anni nel 1968 per poi sposarsi con il figlio del proprietario nel 1977, mentre parla guarda con malinconia i tanti oggetti alle pareti spesso regalati dai clienti affezionati, come «il servizio da tè regalatomi dalla perpetua di don Carlo (storico curato di Pignolo, ndr)» racconta Marisa mostrando le tazzine orgogliosa. «Qui era tutto diverso, era un’altra vita con le tante famiglie con cui si aveva un legame. Ora tanti appartamenti sono diventati uffici e la via si è svuotata. Io mi ricordo i pomeriggi passati a scrivere le note per la spesa a domicilio per portare pane e latte. Ci conoscevamo tutti. Eravamo amici anche dei carabinieri che, in fondo alla via, avevano la caserma. C’era un bel rapporto e averli qui ci faceva sentire sicuri», racconta malinconica Marisa che promette di affiggere un grande cartellone fuori dalla vetrina per ringraziare «i miei fedeli e buoni clienti che spesso ricordo anche nelle mie preghiere».

Il futuro del negozio, Marisa non riesce ancora ad immaginarlo. La bottega sarà presto vuota, ma le storie che l’hanno attraversata resteranno. «Abbiamo avuto una bella vita tra queste mura. Per noi e i nostri clienti è stata una casa. Qui (indicando il mini salottino, ndr) c’era un banchetto delle elementari dove mia figlia ha studiato fino alle medie. La sua seggiola c’è ancora, solo che ora ci si siede mio marito. La porteremo via con noi», sorride Marisa.

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