Il regno del pianeta delle scimmie: trama, cast, recensione | Style
CINEMA & TEATRO

IL CINEMA DI EFFETTI VISIVI DE “IL REGNO del pianeta DELLE SCIMMIE”: NON UN CAPOLAVORO, MA GODIBILE

Gli umani, ormai, non esistono (quasi) più. L'avventura di Noah, giovane primate in lotta per il Bene, dove lo porterà? La natura riconquista il (suo) terreno, la tecnica eccelle. Basta?

Di Luca Barnabé 11 maggio 2024

Torna la saga fantascientifica sulle scimmie senzienti e dominanti create negli anni Sessanta prima nel romanzo di Pierre Boulle e poi al cinema. Stavolta troviamo nuovi protagonisti giovani scimpanzé in lotta contro il dispotico e sanguinario imperatore Proximus che si è auto-proclamato “nuovo Cesare”.

il regno del pianeta delle scimmie

Il regno del pianeta delle scimmie: nei cinema

Effetti speciali strabilianti, narrazione un po’ meno convincente e troppo lunga. Se cercate cinema pop visivamente potente, Il regno del pianeta delle scimmie di Wes Ball è il film da vedere questo weekend!

il regno del pianeta delle scimmie

IL PUNTO SULLA SAGA FANTASCIENTIFICA

In principio fu il romanzo Il pianeta delle scimmie (1963) dello scrittore francese Pierre Boulle (in Italia edito da Mondadori). Poi è arrivato l'omonimo cult movie diretto da Franklin J. Schaffner con Charlton Heston nel 1968.

A questo titolo sono seguiti altri 4 film: L’altra faccia del pianeta delle scimmie (1970), Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), 1999: conquista della Terra (1972) e Anno 2670 – Ultimo atto (1973).

Nel 2001 Tim Burton ha realizzato un primo remake che, nonostante un incasso mondiale di oltre 362 milioni di dollari, si rivelò in parte deludente per la critica... Nel 2011 dalle “ceneri” dei successi passati è rinata la saga scimmiesca con la trilogia reboot “in crescendo”: L’alba del pianeta delle scimmie (2011), Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014) e The War – Il pianeta delle scimmie (2017). Quest’ultimo si è rivelato un inatteso capolavoro in chiave western (quasi) eastwoodiano. Qui sotto il trailer.

Il regno del pianeta delle scimmie (2024) è il sequel diretto – ovvero il quarto capitolo – della nuova saga reboot. Ha inizio con il funerale della scimmia Cesare e si svolge molto tempo dopo, in un’epoca in cui le scimmie sono divise per clan e gli uomini dotati di parola sono ormai pochissimi

IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE TRAILER ITALIANO DEL NUOVO FILM DELLA SAGA

IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE: TRAMA E CAST

Molti anni dopo la morte di Cesare, le scimmie sono divise in vari clan. In una comunità pacifica alcuni giovani scimpanzé stanno per fare il passaggio all’età adulta, che prevede la conquista di uova di aquila sottratte ai nidi sulle vette dei monti. E infine la cura e l’addestramento delle bestie. Proprio alla vigilia dell’iniziazione, Noah scorge una intrusa umana (Freya Allan) nell’accampamento. Cerca di fermarla, ma la ragazza riesce a fuggire. La stessa notte un clan di scimmie aggressive e armate che si dicono seguaci di Proximus, “erede di Cesare”, entrano nel paese. Distruggeranno la comunità, uccidendo i loro simili senza alcuna pietà. Noah è fra i pochi a salvarsi. Sua madre e molti amici sono stati rapiti e verranno fatti schiavi. Noah si metterà alla ricerca della famiglia. Sulla strada incontra di nuovo la ragazza umana e un vecchio scimmione che gli racconta come il messaggio di Cesare sia stato travisato da molti della loro razza. È solo l’inizio dell’avventura di Noah…

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Il regno del pianeta delle scimmie, RECENSIONE: EFFETTI IMPRESSIONANTI (SI POSSONO CONTARE I PELI DEI PRIMATI…) bastano?

In questo nuovo capitolo della popolare saga gli effetti visivi (curati da Weta) sono ancora una volta impressionanti. Evocativi, ipnotici, grandiosi. Pare quasi di poter contare i peli dei primati, i rametti che compongono un grande nido di aquile... E ancora, una lunga sequenza di inondazione è talmente verosimile da farci sentire immersi nelle acque insieme ai protagonisti-scimpanzé.

Quello che pare mancare davvero – a differenza delle avventure più recenti – sono un’idea forte di regìa, al di là degli effetti speciali, e una narrazione compiuta e risolta. Il racconto è perlopiù avvincente, ma ha alcuni cali di ritmo (come il prologo e la sequenza finale) e ha una lunghezza eccessiva (quasi due ore e mezza!).

I personaggi “umani”, infine, Trevathan (William H. Macy), ambiguo prigioniero di Proximus, e la giovane Mae (Freya Allan), sono meno sfaccettati e profondi di quelli scimmieschi.

Va visto comunque? Secondo noi sì, perché è spesso capace di una vertigine cinematografica che la media del cinema pop e blockbuster di oggi sembra avere completamente smarrito.

il regno del pianeta delle scimmie

SE VI PIACE IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE, ecco quali film GUARDARE:

Si vedano i tre capitoli precedenti della nuova epopea reboot: L’alba del pianeta delle scimmie (2011, in streaming su Disney+), Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014, Disney+) e The War – Il pianeta delle scimmie (2017, Disney+).

Vi consigliamo di recuperare anche il primissimo film della saga, Il pianeta delle scimmie (1968, Disney+) e il controverso remake burtoniano Planet of the Apes (2001, Disney+). Anche il cartoon Il libro della giungla (1967, Disney+) e la “sua” versione in performance capture e con un solo attore in carne e ossa, Mowgli – Il figlio della giungla diretto dall’ex “Cesare” Andy Serkis (2018, Netflix).

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