Calcolate se approfitteremmo dell’iniziativa per limitare i premi sanitari, dei misteriosi furti delle edizioni originali di Pushkin, della testimonianza di un settantenne sopravvissuto alla violenza domestica, delle collaborazioni dell’EPF con entità israeliane e dei sospetti di violenza contro giovani richiedenti in manicomio center: queste le scelte della settimana di RTSinfo.
CALCOLATORE – Approfittereste dell’iniziativa per limitare i premi della cassa malattia?
La vostra famiglia beneficerebbe di riduzioni se il 9 giugno venisse accettata l’iniziativa di limitare i premi sanitari al 10% del reddito? La cellula RTS Data ha sviluppato un calcolatore per scoprirlo.
Per questo strumento sono stati selezionati due scenari. La prima calcola la riduzione in base al premio standard (franchigia di 300 franchi, con copertura contro gli infortuni e libera scelta del medico). La seconda utilizza il premio medio effettivamente pagato dagli assicurati, che rimane significativamente più basso.
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Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che nella sua stima utilizza il premio standard (primo scenario), l’attuazione del testo costerebbe alla Confederazione e ai Cantoni tra i 3,5 ei 5 miliardi di franchi all’anno.
>> Leggi: Approfittereste dell’iniziativa per limitare i premi? La nostra calcolatrice
>> Il calcolatore presentato alle 19:30:
LETTERATURA – I misteriosi furti delle edizioni originali di Pushkin
Da Varsavia a Parigi, da Tallinn a Ginevra, negli ultimi due anni sono scomparse dalle biblioteche rare edizioni delle opere del poeta russo Alexander Pushkin. Furti molto ingegnosi le cui motivazioni restano poco chiare: movente finanziario o operazione nazionalista legata alla guerra in Ucraina?
La vicenda scosse gli ambienti interessati e scatenò un’indagine di polizia su larga scala, che coinvolse un centinaio di agenti provenienti da paesi europei. Alla fine di aprile Europol ha annunciato l’arresto di diversi cittadini georgiani accusati di aver rubato almeno 170 libri rari per un valore di almeno 2,5 milioni di franchi. Durante l’operazione furono rinvenuti 120 libri.
Per Aglaé Achechova, responsabile della collezione russa presso la Biblioteca Universitaria delle Lingue e delle Civiltà di Parigi (BULAC), data la situazione senza legge in Russia, che viola tutta la legislazione internazionale, “non è un problema riportare indietro un libro appena prelevato una collezione pubblica europea per venderlo senza nascondersi sul mercato russo, credo che sia la guerra. [en Ukraine] ha qualcosa a che fare con questo.”
>> Leggi: Alexander Pushkin, questo autore le cui edizioni originali sono state rubate in tutta Europa
>> Il tema di Tout un monde:
TESTIMONIANZA – “Mio marito mi ha messo il cuscino in testa”
Secondo gli ultimi dati delle statistiche della polizia analizzati dalla RTS, le donne sopra i 70 anni sono la fascia d’età più rappresentata nei femminicidi. Il programma Mise au Point ha raccolto la testimonianza di una settantenne sopravvissuta a un tentato femminicidio.
“Una sera, nella camera da letto matrimoniale, mi ha messo il suo cuscino in testa. Avevo davvero paura di morire soffocata”, dice Marianne (nome di fantasia). A 74 anni, questa insegnante in pensione testimonia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la violenza domestica colpisce anche gli anziani. Solo nell’ultimo anno sono già morte almeno tre donne settantenni, uccise dal partner o dal marito. I caratteri francofoni comunicano pochi dettagli. Il più delle volte evocano un “dramma familiare” o un “dramma a porte chiuse”.
“Quando una donna anziana viene trovata morta nel sonno, non ci chiediamo se sia stato il marito a soffocarla con un cuscino. Nella maggior parte dei casi non ci sono indagini. Ci sono casi di femminicidi che passano sotto il radar “, spiega Delphine Roulet Schwab, professoressa della scuola superiore di sanità La Source e unica ricercatrice in Svizzera ad aver condotto ricerche su questa realtà tabù.
>> Leggi: Femminicidi tra anziani: “Mio marito mi ha messo il cuscino in testa”
>> Oggetto del Focus:
INDAGINE – L’EPF conduce potenzialmente collaborazioni in materia di sicurezza con Israele
L’EPFL e l’EPFZ hanno preso parte ad almeno sei progetti di ricerca europei con potenziali obiettivi di sicurezza insieme ad enti israeliani, governativi o attivi nel settore privato, ha scoperto il dipartimento investigativo della RTS. Questa ricerca è stata condotta prima della fine della collaborazione tra la Svizzera e il programma di ricerca europeo Horizon, nel 2021.
Una delle perquisizioni più delicate ha coinvolto l’EPFL, una società privata israeliana attiva nel rilevamento di esplosivi, e il Ministero della Pubblica Sicurezza israeliano, responsabile della polizia e delle carceri. Intitolata SNIFFER e sviluppata dal 2012 al 2015, questa ricerca mirava a sviluppare sniffer artificiali per rilevare esplosivi o esseri umani nascosti nei veicoli alle frontiere. L’annusamento artificiale è stato successivamente utilizzato sui cani meccanizzati.
L’RTS ha individuato almeno altri tre progetti di ricerca con potenziali obiettivi di sicurezza che coinvolgono l’EPFL e entità israeliane. Erano legati alla difesa informatica, allo sviluppo di componenti per sistemi embedded, come i microprocessori e alle strategie di eco-progettazione nel settore dell’aviazione.
>> Leggi: EPF svizzero: collaborazioni con finalità potenzialmente di sicurezza con entità israeliane
>> Argomento delle 19:30:
INCHIESTA – Sospetti di violenza su minori richiedenti nel centro d’asilo di Rochat
Blocco del braccio, placcaggio a terra, spray al peperoncino e detenzione arbitraria: questo è ciò che sei migranti minorenni affermano di aver subito nelle mani degli agenti di sicurezza del centro federale d’asilo (VD) di Rochat, ha rivelato l’inchiesta di Pole RTS. Hanno presentato denuncia contro diversi dipendenti della società Protectas. Né quest’ultima né la SEM intendono pronunciarsi in merito.
Nella primavera del 2023, la Svizzera registrerà un aumento degli arrivi di richiedenti asilo. Tra questi, molti minorenni immigrati senza genitori. Si chiamano richiedenti minori non accompagnati o MSNA. Nella Svizzera romanda, essendo pieno il centro federale di Boudry (NE), la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) decide di accogliere i 16-17enni più indipendenti nella caserma militare di Rochat. Un sito requisito dall’esercito e situato sopra il comune vodese della Provenza.
È qui che, tra marzo e maggio 2023, sei migranti affermano di aver subito violenze da parte di un manipolo di agenti della Protectas. Durante i colloqui con la polizia, i dipendenti di Protectas hanno contestato i fatti addotti e hanno sostanzialmente spiegato di aver usato la forza proporzionata contro i ricorrenti che si erano comportati in modo aggressivo. Inoltre, tre agenti stessi hanno sporto denuncia contro uno dei sei minori non accompagnati per “minacce e insulti”. Tale procedimento è ancora in corso davanti al sistema giudiziario minorile del cantone di lingua tedesca dove attualmente risiede il giovane.
>> Leggi: Sospetti di violenza contro richiedenti minorenni nel centro d’asilo di Rochat
>> Argomento delle 19:30:
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