Church pocket/12. Maggio, un mese della Madonna! Fatima, i suoi segreti e Regina Coeli

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Anche in questa settimana il Calendario Liturgico ha proposto delle feste della Madonna: il 13 maggio la Chiesa ricorda le apparizioni di Maria a Fatima, conosciuta come Nostra Signora del Rosario di Fatima. La storia è simile a quella della Madonna del Bosco: i pastorelli Lucia, di 10anni, Giacinta di 7 anni e suo fratello Francesco di 9 anni, il 13 maggio 1917, mentre pascolavano il gregge a Cova da Iria, nelle campagne di Fatima, vedono scendere su una nube una donna, vestita di bianco con in mano un rosario. La Madonna ha dato appuntamento ai tre fanciulli in quello stesso luogo per il tredici di ogni mese, fino al 13 ottobre. Gli eventi straordinari iniziano però già qualche anno prima, nel 1915: Lucia, la veggente più grande, racconta così nelle sue memorie: «Avevamo appena cominciato a recitare il rosario, quando davanti ai nostri occhi vediamo, come sospesa nell’aria, sopra gli alberi, una figura simile a una statua di neve, che i raggi del sole rendevano un po’ trasparente»1. Anche nel 1916 ci furono altri eventi prodigiosi, sempre raccontati da Lucia, tra la primavera e l’autunno. Un angelo appare ai fanciulli e Lucia lo racconta cosi: «“Non abbiate paura! Sono l’Angelo della Pace. Pregate con me”. E, inginocchiandosi per terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un movimento soprannaturale, lo imitammo e ripetemmo le parole che gli sentivamo pronunciare: “Mio Dio io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi domando perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano”. Dopo aver ripetuto questo tre volte si alzò e disse: “Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alla voce delle vostre suppliche”». Questo dialogo tra l’angelo e Lucia è diventato una famosa preghiera, la giaculatoria di Fatina, pregata ancora oggi da alcuni nella recita del Rosario. Le apparizioni mariane vere e proprie si compirono nel 1917, in un’epoca devastata dalla prima guerra mondiale. A queste apparizioni sono legati i “segreti”, ossia tre rivelazioni fatte da Maria ai tre pastorelli. Maria fa queste rivelazioni il 13 luglio 1917, terza apparizione. Sintetizzandoli, i tre segreti hanno per soggetto:

- la visione dell'inferno;
- la richiesta di consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria;
- la visione di persecuzioni e sofferenze per la Chiesa.

La consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria è stata realizzata da Papa San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1984, ma ci sono ancora dibattiti su sé la consacrazione sia stata fatta correttamente e se ha prodotto tutti i suoi effetti. Le grandi discussioni si sono sviscerate sul terzo segreto. La Madonna ha mostrato ai pastorelli un vescovo vestito di bianco in mezzo a una città distrutta e in guerra, circondato da rovine e cadaveri, che viene colpito a morte. La Chiesa cattolica ha rivelato il terzo segreto di Fatima nel 2000, con San Giovanni Paolo II. Secondo il Papa, il terzo segreto riguarda l’attentato di cui fu protagonista in Piazza San Pietro il 13 maggio 1981, per mano di Mehmet Ali Ağca. Per questo, fece incastonare la pallottola che lo colpi nella corona della statua della Madonna di Fatima che si venera nel santuario di Fatima. In occasione del Giubileo dei 2000, lo stesso Papa ne autorizzò la divulgazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, accompagnata da una nota teologica del Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, l’allora Cardinale Joseph Ratzinger che più cautamente accostò questa visione alle sofferenze della Chiesa moderna e contemporanea e alla ricerca della penitenza della Chiesa stessa. 

 L’antifona mariana che propongo oggi è il Regina Coeli. Preghiera legata principalmente al tempo pasquale che inizia con il giorno di Pasqua e finisce cinquanta giorni dopo, con la domenica di Pentecoste, che quest’anno cadrà domenica prossima, il 19 maggio. 
Come di consueto, presento il testo:

 Testo latino
Traduzione ufficiale
℣ Regina caeli, laetare, alleluia.
℣ Regina del cielo, rallegrati, alleluia:

℟ Quia quem meruisti portare, alleluia.
℟ Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,

℣ Resurrexit, sicut dixit, alleluia.
℣ È risorto, come aveva promesso, alleluia.

℟ Ora pro nobis Deum, alleluia.
℟ Prega il Signore per noi, alleluia.


È una preghiera, un canto, eseguito a due cori o a due voci, come un botta e risposta. Composta da 4 versi che terminano con Alleluia. La diffusione dell’antifona è documentata fin dal XIII secolo, inserita nel breviario francescano e un altro editato a Venezia nel 1521. Papa Pio V, nella sua riforma liturgica post Concilio di Trento, la ripropone nel breviario romano, ma solo dal 1742 il Papa Benedetto XIV prescrive di recitarla solo durante il tempo pasquale al posto dell’Angelus Domini al termine della celebrazione Eucaristica e della preghiera della Salmodia. La melodia che è arrivata fino ai nostri giorni è probabilmente quella di Papa Pio V ma la più famosa è quella di Pietro Mascagni, nell’opera “Cavalleria Rusticana”. 
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Pietro Santoro, nato a Caserta il 29 dicembre 1990. Primo di tre figli, ho vissuto la mia infanzia e adolescenza alle pendici del Monte Tifata, tra San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e Capua, dove ho frequentato il Liceo Scientifico “L. Garofano”. Nel 2009 mi sono iscritto presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la sez. San Luigi, conseguendo nel 2014 il Baccellerato in Sacra Teologia, con la valutazione di magna cum laude. Negli stessi anni ho frequentato il Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo, il Seminario Maggiore per le arcidiocesi e diocesi della Campania e del meridione d'Italia che ne hanno affidato la direzione alla Compagnia di Gesù (Gesuiti). È il luogo che la Chiesa Cattolica istituisce per la formazione del futuro clero diocesano. Ho frequentato la Pontifica Università della Santa Croce in Roma per la Licenza in Diritto Canonico. Vivo in Lombardia dal 4 novembre 2015 e a Osnago dal 2019. Ho insegnato Religione Cattolica dal 2015 al 2023 presso alcune scuole del meratese ma soprattutto presso la Scuola Primaria “G. Rodari” di Cernusco Lombardone, di cui sono stato Responsabile di Plesso dal 2018 al 2023. Ad oggi sono istruttore amministrativo presso i Servizi Demografici -Ufficio Elettorale – del Comune di Merate, frequento il primo anno della Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi “G. Marconi”.


1 Memorie di Suor Lucia, Fátima 2010, p. 75
Rubrica a cura di Pietro Santoro
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