In arrivo regolamento su benessere animale, spazio anche ai gatti e limitazioni ai circhi. – Quinta Epoca
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In arrivo regolamento su benessere animale, spazio anche ai gatti e limitazioni ai circhi.

In arrivo regolamento su benessere animale, spazio anche ai gatti e limitazioni ai circhi.

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Viterbo, 16 maggio 2024 – In arrivo un nuovo regolamento sul benessere animale che andrà ad aggiornare quello vigente risalente a molti anni fa, quindi, piuttosto datato.  Il testo, che sarebbe stato protocollato dal consigliere comunale Francesco Buzzi nel mese di marzo, dovrebbe arrivare prossimamente in commissione. Un regolamento “complesso e articolato”, lo definisce l’assessore Elena Angiani, con cui “miriamo a dare soluzioni alle numerose problematiche. Ci siamo concentrati ad esempio sulla regolamentazione delle rinunce di proprietà che non sono attualmente normate e abbiamo dedicato un’ampia sezione ai gatti”. Nel nuovo regolamento Angiani annuncia anche “limitazioni per i circhi”, anche se spiega che in questo caso l’autorizzazione o meno all’attendamento dipende dalle normative nazionali. Precisazione che si inquadra nel clamore suscitato dalla presenza del circo con animali in questi giorni a Viterbo alla luce delle battaglie fatte  dal movimento civico Viterbo 2020  quando si trovava in opposizione, da dove non risparmiava duri attacchi ai sindaci che autorizzavano l’attendamento. Ora, però, nel mirino delle critiche ci è  finito proprio il movimento civico che è diventato maggioranza di governo e ha ripetuto quanto fatto da chi l’ha preceduto.

Intervista all’assessore Elena Angiani. 

Perché il circo con animali è a Viterbo alla luce della posizione contraria di Viterbo 2020?

La realtà è che ad oggi, purtroppo, non esistono appigli giuridici che consentano di negare l’attendamento di circhi con animali. Tutti i Comuni che hanno provato in passato ad intraprendere questa strada si sono visti condannare dai vari TAR che hanno invariabilmente dato ragione ai circhi che hanno presentato ricorso contro le mancate autorizzazioni.

Pertanto non ha assolutamente senso rischiare di esporre l’Ente ad un contenzioso che avrebbe un esito sfavorevole pressoché certo.

Il divieto di impiego di animali nei pubblici spettacoli, lo sappiamo bene, è in mano al Parlamento che non ha ancora legiferato seriamente in tal senso. Nel 2017 fu approvata la legge 215 nella quale era contenuto un breve riferimento al principio del graduale superamento dell’impiego di animali nelle attività circensi.

Sembrava fosse arrivata la tanto auspicata svolta, in attesa della Legge delega e dei successivi decreti attuativi che avrebbero dovuto concretizzare il definito divieto di circhi con animali, ma la Legge 106 del 2022 non fa minimamente cenno a questo tema ed il decreto attuativo che dovrebbe fornire le indicazioni operative, non è ancora stato approvato, essendo stato rinviato all’agosto di quest’anno. E non sarei sorpresa se vi fosse un ulteriore slittamento dell’approvazione.

 

Come sarà in futuro?

Come ho già detto prima, la materia è in mano a chi approva le leggi e quindi dipende dalla volontà politica e dal coraggio di scardinare interessi economici consolidati.

E questa materia potrebbe essere oggetto anche di normative europee, visto che molti Paesi della UE si sono già mossi autonomamente in questa direzione. Sono 17 ad oggi gli Stati europei nei quali è vietato l’impiego degli animali nelle attività circensi, ad esempio Austria, Belgio, Norvegia, Danimarca ma anche molti Paesi dell’Est.

In altri Stati, come Francia, Finlandia e Portogallo, sono state introdotte restrizioni importanti.

Invece in Italia ed in Germania, purtroppo, non ci sono misure concrete per arginare questo fenomeno.

Visto che tra poche settimane si voterà per il rinnovo del Parlamento Europeo, auguriamoci di eleggere rappresentanti sensibili a questa problematica, perché anche su temi come quello del benessere animale è importante che l’Europa esprima una voce sola e che questa voce sia autorevole non soltanto nei confronti delle normative  nazionali degli Stati Membri, ma anche verso l’esterno, perché quello del “benessere animale” è un concetto molto ampio.

Poche sere fa sono stata invitata dalla LAV ad assistere alla proiezione del docu-film “Food for profit” e, al di là delle immagini scioccanti, quello che mi ha colpito di più è stata la rassegnazione dei parlamentari europei intervistati quando dichiaravano che porre dei limiti agli allevamenti intensivi in Europa sarebbe penalizzante nel confronto con competitor come India e Cina. Ecco, è fondamentale che la Comunità Europea acquisisca la forza per esportare anche un’economia sostenibile e rispettosa dell’ambiente e degli animali.

Certo non sarà una battaglia semplice se si considera che ancora oggi, in piena Europa, c’è chi fa della barbara uccisione di un animale un’attrazione turistica.

Perché il Regolamento sul benessere animale non è ancora arrivato in commissione. Avrebbe potuto scongiurare l’arrivo del circo.

Il consigliere Francesco Buzzi ha depositato la proposta per un nuovo regolamento sul benessere animale perché, come ha dichiarato lo stesso Giulio Marini che era sindaco quando fu approvato, quello in vigore è ormai obsoleto.

Non siamo ancora arrivati alla commissione perché il testo è al vaglio della dirigente del settore II che deve emettere il parere tecnico ma credo che i tempi non siano lunghi.

Ma non posso, come direbbero i giovani, “spoilerare”  il contenuto prima che questo sia messo a disposizione dei consiglieri comunali che dovranno discuterlo. Posso dire però che il lavoro che abbiamo fatto è stato molto approfondito ed il testo definitivo è scaturito dal confronto con le associazioni animaliste del territorio e con il Servizio Veterinario della ASL.

Inoltre Francesco Buzzi è un grande esperto di benessere animale, essendo stato tra l’altro un allevatore cinofilo e questo ci ha consentito di confezionare un documento molto complesso ed articolato che ha l’ambizione di dare soluzioni alle numerose problematiche legate al mondo animale. Ci siamo concentrati ad esempio sulla regolamentazione delle rinunce di proprietà che non sono normate nel regolamento attuale e abbiamo dedicato un’ampia sezione ai gatti.

E naturalmente non ci siamo dimenticati dei circhi con animali, infatti, abbiamo inserito nel regolamento un articolo che introduce alcune limitazioni, ma anche questo sarà più chiaro quando la delibera arriverà in commissione.

 

 

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.