Revolutionary Road il titolo inglese del libro e del film
Il libro di oggi con il titolo “Revolutionary Road” è anche quello di un film di successo del 2009 con la regia di Sam Mendes e stars d’eccezione: Kate Winslet e Leonardo DiCaprio.
Ambientata negli anni cinquanta, riproduce una vicenda familiare legata alla mancanza di comunicazione tra coniugi portata ad estreme conseguenze.
Il titolo italiano dato da Garzanti nel 1966, anno di pubblicazione, vuole rimarcare il carattere universale del non conformismo americano.
E come immaginare un modus di vivere uniformato, in esistenze piccolo borghesi, dove i progetti di amore, di co-esistenza s’infrangono sulle carriere dell’uno e la schiavitù dorata dell’altra.
E dopo aver coltivato il mito o l’illusione, il risveglio è davvero amaro. E’ una storia drammatica.
April è un’aspirante attrice, che ha rinunciato alle sue ambizioni per accudire i figli e, nostalgica del suo sogno, partecipa ad una rappresentazione amatoriale di La foresta pietrificata, che non ottiene il successo sperato.
Dopo una furibonda lite in cui April accusa il marito di averla “rinchiusa” in un sobborgo e di averle infranto i sogni di gloria come attrice, Frank torna al suo odiato lavoro di impiegato, e April cerca consolazione nei ricordi dei tempi felici: un tempo Frank le aveva detto di voler andare a vivere a Parigi, perché «lì la gente vive e sente davvero».
Consumato rapidamente un adulterio con la giovane collega Maureen Grube, Frank fa ritorno a casa per trovarvi una moglie nuovamente sorridente.
Nel tentativo di dare una svolta anticonformista alle proprie vite, April propone di lasciare l’America e trasferirsi a Parigi, dove lei avrebbe lavorato, mentre il marito avrebbe potuto accudire i figli, fintanto che non avesse trovato un impiego di suo gradimento.
Frank accetta riluttante, soltanto per non dover deludere la moglie, che sembra quasi vivere una rinnovata passione persa da tempo.
Ma ben presto Frank riceve un’importante proposta di lavoro che gli promette soldi e prestigio.
Cogliendo al volo l’imprevista gravidanza di April, l’uomo dissuade la moglie dal lasciare l’America.
La donna propone l’aborto come soluzione, ma il marito è contrario e tergiversa fino al terzo mese di gravidanza, momento in cui l’aborto non è più praticabile, in quanto potenzialmente mortale per la madre.
Nessuno sembra accorgersi del disagio interiore che prova April, nessuno tranne John Givings, il figlio di Helen Givings, vicina di casa della coppia, che soffre di turbe psichiche e che agli occhi di tutti farnetica, ma che in realtà ha colto il problema.
L’uomo non tarda a dire pubblicamente ciò che pensa, durante un pranzo tra i Wheeler e i Givings, mandando su tutte le furie Frank, che lo caccia di casa, innescando una nuova, tremenda lite tra i due. April dichiara al marito di non averlo mai amato, mentre Frank afferma di non desiderare il figlio che lei porta in grembo.
April passa una intera notte a riflettere, da sola, nel boschetto di fronte a casa, per farsi trovare l’indomani sorridente e luminosa, intenta a preparare la colazione. Frank non capisce perché la moglie sia così raggiante e si dirige al lavoro, inconsapevole del fatto che la moglie ha intenzione di procurarsi l’aborto (wikipedia)
In sostanza l’autore insiste su un non conformismo più velleitario che mai e forse anche astratto, pienamente inserito nel sistema a tal punto da essere un nuovo conformismo. Personaggi contraddittori, dialoghi davvero illuminanti, un bel romanzo.
L’autore Richard Yates (Yonkers, 10 maggio 1926 – Tuscaloosa, 3 ottobre 1992).
Quello che presentiamo oggi è il suo primo romanzo del 1961.Uno scrittore che aveva buona critica e poco pubblico, max 12 mila copie a libro.
Dopo la sua morte le sue pubblicazioni sono state rivalutate e ristampate. E nel 2003 Blake Bailey ha scritto la sua prima approfondita biografia di ben 661 pagine.
I due protagonisti del film (nella foto), dallo stesso regista sono stati utilizzati qual interpreti di Titanic, altro film cult dei nostri tempi, anche se la storia d’amore ha altri riscontri.
LA RETE
