L'attore britannico Ian Gelder, noto per il ruolo di Kevan Lannister nella serie tv fantasy "Game of Thrones - Il trono di spade", è morto all'età di 74 anni lunedì 6 maggio per le complicazioni dovute a un cancro al dotto biliare. Il suo compagno, l'attore Ben Daniels, ha annunciato la scomparsa con un post su Instagram.
“È con enorme tristezza e con il cuore spezzato in milioni di pezzi che scrivo questo post per annunciare la scomparsa del mio caro marito e compagno di vita Ian Gelder", si legge sul social network. Ben Daniels, che era sposato con Gelder dal 1993, ha precisato che all'attore era stato diagnosticato il tumore nel dicembre scorso. "Da allora ho interrotto il lavoro per occuparmi di lui, ma nessuno di noi due aveva idea che sarebbe successo tutto così in fretta", ha aggiunto Daniels.
Ian Gelder ha interpretato il fratello minore di Lord Tywin Lannister (Charles Dance) in 12 episodi di "Il Trono di Spade" (2011-2016). L'attore inglese apparso in numerose serie televisive, a partire dal 1972, quando debuttò nella serie "New Scotland Yard".
Attore teatrale per lungo tempo, Gelder sul piccolo schermo ha recitato in telefilm come "Edoardo VII principe di Galles", "State of Emergency", "Thriller", "I Professionals", "Blackeyes", "Van der Valk", "Poirot", "Metropolitan Police", "Casualty", "Absolutely Fabulous", "Robin Hood", "Testimoni silenziosi", "Queers", "His Dark Materials - Queste oscure materie", "Padre Brown". È stato anche una colonna portante della serie di film horror "Dark Ditties". "Ian era un attore meraviglioso: tutti coloro che hanno lavorato con lui sono stati toccati dal suo cuore e dalla sua luce. Onestamente non so cosa farò senza di lui al mio fianco - ha aggiunto il marito nel post - Ha affrontato la sua terribile malattia con coraggio, senza autocommiserazione. Mai. Era straordinario e ci mancherà tantissimo". La foto condivisa da Daniels su Instagram è stata scattata durante le feste di Natale, quando Ian Gelder uscì dall'ospedale. Nonostante le tre settimane trascorse ricoverato, definite da Daniels "le peggiori della sua vita", "negli occhi di Gelder