Her, il film dove ci si può innamorare dell'intelligenza artificiale che Open AI vuole rendere realtà | Corriere.it

Her, il film dove ci si può innamorare dell'intelligenza artificiale che Open AI vuole rendere realtà

diMichela Rovelli

Il film del 2013 dove Scarlett Johansson presta la voce all'assistente Samantha, di cui il protagonista Theodore si innamora, è stato usato come esempio di cultura popolare per raccontare le innovazioni di Open AI. Fino a «rubare» la voce della stessa attrice

Her, il film dove ci si può innamorare dell'intelligenza artificiale che Open AI vuole rendere realtà

Lui, Theodore, è un uomo solo, introverso e depresso a causa di un difficile divorzio con una donna che ha amato fin da quando era bambino. Lei è Samantha, un'intraprendente voce femminile che dal suo computer lo convince prima ad aprirsi, poi a ridere e tornare a vivere. Un dialogo uomo-macchina che si trasforma in una relazione sentimentale a tutti gli effetti, con tanto di «surrogata» per poter avere anche un incontro fisico. Il film «Her», diretto da Spike Jonze, non è mai andato fuori moda. Uscito ormai più di dieci anni fa, nel 2013, raccontava delle potenzialità (distopiche) di una tecnologia che negli ultimi anni sembra essere al centro di una rivoluzione economica ma soprattutto sociale. L'intelligenza artificiale Samantha viene acquistata dal protagonista, interpretato da Joaquin Phoenix, e poi - dialogo dopo dialogo -impara a immedesimarsi nella parte di assistente, compagna, amica e infine amante. Nonostante Theodore provi a frequentare anche donne in carne ed ossa, nessuna è in grado di capirlo, consolarlo e divertirlo come quell'agente virtuale costruito in modo da essere perfettamente complementare con lui. L'uomo ritorna alla vita, supportato dalla sua fidanzata che gli parla dal computer, nonostante le critiche dell'ex moglie - lo accusa di non essere in grado di gestire le vere emozioni mane - e le improvvise sparizioni causate da aggiornamenti software. Lo aiuta nel lavoro, vanno in vacanza insieme e poi scopre il tradimento. Samantha non parla solo con lui, ma con migliaia di altre persone. A ognuna offre il conforto e il supporto personalizzato sulle loro esigenze. 

Samantha parla con la voce di Scarlett Johansson, una voce «che può confortare le persone» e che può «colmare il gap tra le società tecnologiche e creative, aiutando gli utenti a sentirsi a loro agio nel cambiamento sismico che riguarda gli esseri umani e l'intelligenza artificiale». Così avrebbe detto Sam Altman, secondo quanto dichiarato dall'attrice, per convincerla a prestare quella stessa voce al suo ultimo modello di linguaggio, Gpt-4o, pensato proprio per l'interazione vocale e «umanizzata». Scarlett Johansson si è rifiutata e, anzi, ha minacciato di denunciare Open AI per aver usato la sua voce senza permesso, obbligando la società a tornare sui suoi passi. 

«Her» è un film a metà tra distopia e fantascienza. Sfrutta quella che allora era solo ancora ricerca e sviluppo - Samantha può essere la discendente di Siri - per portare avanti una forte critica a una società in cui già si percepivano le potenzialità della tecnologia di inglobare ogni cosa, dalle comunicazioni alle relazioni: il lavoro di Theodore è scrivere lettere a mano per altre persone, perché le persone non sanno più scrivere con carta e penna. É una Los Angeles di un futuro molto prossimo quella immaginata da Jonze, e che proprio per questo ha colpito. Dieci anni dopo, ci siamo. 
Con i primi esempi di assistenti virtuali «umanizzati» che puntano a diventare i nostri segretari, amici e, perché no, anche i nostri amanti. É un'evoluzione tecnologica e sociale difficile da raccontare e comunicare. E dunque la strada più agile, avrà pensato Altman, è quella di sfruttare un immaginario già ben presente nella cultura popolare. Quello raccontato da un film, dove una voce calda e conosciutissima ci introduce a un dialogo uomo-macchina che ancora vediamo proiettato nel futuro. Ma che, secondo Open AI, è già presente. Altman da tempo dichiara che «Her» è il suo film preferito, e la parola «Her» è l'unica che ha postato su X dopo il lancio di Gpt-4o. Per lui quel film era la chiave per presentare le potenzialità del nuovo modello di linguaggio. Anzi, la chiave era la voce di Scarlett Johansson. Ma ora dovrà farne a meno.

21 maggio 2024 ( modifica il 21 maggio 2024 | 23:54)