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Cannavacciuolo, che figuraccia! Fra le "Cucine da incubo" ora c'è la sua (ecco perché chiude)

I guai del bistrot del celebre chef televisivo diventano anche un caso politico: "Faccia le valigie e se ne vada"

La chiusura del Cannavacciuolo Cafè & Bistrot: un caso che scuote Novara

Serrande abbassate da cinque mesi, forse più, le piante all'esterno che stanno morendo. Con la stagione teatrale prossima alla pausa estiva che si chiede che destino avrà il bistrot legato al Teatro Coccia, un bistrot che porta un marchio importante, quello di Antonino Cannavacciuolo. Perché, a quanto pare, fra le "Cucine da incubo" adesso è entrata anche la sua. 

La chiusura del "Cannavacciuolo Cafè & Bistrot" di piazza Martiri a Novara è ormai diventato un caso. Imbarazzante. A dare l'ultima scossa è stato Massimo Giordano, ex sindaco di Novara e attuale segretario provinciale della Lega Nord. Il bar del Coccia, per il politico, "è un salotto della città: non può restare chiuso per tutto questo tempo". Un salotto che in passato, quando non era ancora gestito da Cannavacciuolo, gli aveva dato non pochi guai in qualità di sindaco, tanto da dover subire un processo, da cui è uscito con un'assoluzione. "Chi non ama Novara, faccia pure le valigie" tuona dai social



La caffetteria del teatro è gestita dallo chef pluristellato - e star di Masterchef - di Villa Crespi dal 22 ottobre 2015. Lo scorso autunno, alla scadenza del contratto di affitto, ha esercitato la facoltà di rinnovo per altri nove anni. Il canone era di 3.500 euro al mese per 598 metri quadri, 249 di somministrazione e 349 di servizio, su quattro livelli: cantina, terra, ammezzato e primo piano. Una cifra contenuta, cui si sono aggiunti però le spese per i lavori. Il bistro, però, non ha più riaperto dopo Capodanno, sebbene l'affitto vada avanti.

Lo chef ha detto nelle scorse settimane di essere alla ricerca "di un nuovo format". "Inaccettabile questa cosa, soprattutto da chi va in televisione a fare trasmissioni per il rilancio dei locali in difficoltà, mentre il proprio viene abbandonato" insiste Giordano. Cui si allinea il sindaco Alessandro Canelli: "Confidiamo che la situazione si possa sbloccare in poco tempo e nella giusta direzione, nell'interesse di tutti. Quella attuale è una situazione che danneggia l'immagine, il luogo, e lo stesso Cannavacciuolo, il quale mesi fa mi aveva assicurato che tutto si sarebbe risolto a breve". Ma la realtà è un'altra.

Antonino Cannavacciuolo, infatti, passa clamorosamente la mano. Lo dice Cinzia Primatesta, moglie di Antonino Cannavacciuolo e manager del gruppo di famiglia (che conta ristoranti e resort in varie regioni italiane): "Stiamo prendendo la migliore decisione per Novara - spiega la manager - e se non l'abbiamo ancora comunicata è perché non c'è nulla di definitivo". Insomma, accanto al Coccia arriverà un nuovo ristoratore, una società specializzata nella ristorazione di pesce di alta qualità. Un sipario che cala ingloriosamente, però, sulla stella della cucina in tv.

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