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Caso Kvaratskhelia, ADL ha il coltello dalla parte del manico. Ma rischia di farsi male


18/05/2024 19:18 Luca CirilloCalciomercato
Caso Kvaratskhelia, ADL ha il coltello dalla parte del manico. Ma rischia di farsi male

Khvicha Kvaratskhelia resterà a Napoli? Il georgiano troverà l'accordo per il rinnovo? Ritroverà il sorriso a corredo del talento?


"Il signor Kvaratskhelia ha firmato un contratto fino al 2027 con il Napoli, mica non vogliamo pagarlo?". Parole e musica di Aurelio De Laurentiis che nel corso della conferenza stampa di presentazione dei ritiri di Dimaro e Castel Di Sangro, prima di Fiorentina-Napoli, non ha risparmiato qualche bordata al calciatore georgiano. "Quando ho preso Kvara, vedete il film, tutti dicevano "ma chi è questo", come accadde con Cavani, mi volevano ammazzare perché avevo dato Quagliarella alla Juve, lui fece lo stesso giorno 2 gol e divenne idolo di tutti. Sembra che noi non vogliamo pagarlo. L'abbiamo fatto esplodere noi, abbiamo avuto noi l'intuito, dobbiamo essere sempre quelli che la prendono in quel posto o deve essere una questione premiante di averli valorizzati e inseriti? I contratti vanno rispettati, ma voi li mettete sempre in discussione e parlate di 3, 4, 5, ora non bastano e ce ne vogliono 6, 7".

Insomma, De Laurentiis ha voluto ricordare a tutti, in primis a Kvara stesso, che il famoso coltello lo ha lui e dalla parte del manico in relazione al contratto, che ovviamente va rispettato. Poi però se un calciatore vuole arrivare alla scadenza del contratto senza rinnovare (per un motivo o per un altro), in quel caso per il presidente il presidio giuridico rappresentato dal contratto da rispettare, può cambiare, come è accaduto per esempio con Zielinski e Demme (tra le parti non sono mancati veleni, come è noto), giusto per fare due nomi e andando oltre evidenti differenze (ma il principio se vale, vale sempre).

Avere il coltello dalla parte del manico, però, non è un vantaggio a prescindere. E il patron deve saperlo visto l'andazzo di quest'anno. Avere in rosa un calciatore scontento (in generale, non Kvara nello specifico), che vive male le polemiche e che non ha nel cuore la necessaria gioia per l'esplosione naturale del talento, non è mai cosa buona e giusta, soprattutto se l'obiettivo è tornare competitivi ad altissimi livelli. Almeno non in Serie A e per partecipare a quella Champions League che assicura appeal, denari e visibilità per restare in quota.

E questo non vale solo per il fortissimo georgiano che probabilmente meritava attenzioni diverse dopo aver vinto lo scudetto da miglior calciatore del campionato. Un traguardo importantissimo per un esordiente. De Laurentiis ha le sue buone ragioni sul piano gestionale, ma non può non sapere che l'armonia e l'equilibrio sono la base di ogni successo. Al di là delle oggettive differenze, Osimhen è riuscito a strappare il rinnovo. E a cifre fuori portata per il Napoli. E' normale che il suo gemello del gol ci sia rimasto un po' male? A chi conviene continuare a tirare la corda? Il Napoli riparta dal suo gioiello più autentico. Rinnovo subito. Per il futuro poi si vedrà, tanto il calciomercato, come dice De Laurentiis da una vita, è sempre aperto.


Luca CirilloLuca Cirillo
Giornalista dal 2010, ha lavorato per il "Roma". Da vicedirettore ed inviato di giornali online, ha seguito il Napoli in giro per l'Europa. È autore e conduttore di programmi su Radio Amore e collabora con alcune riviste.
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