Tensostruttura per i senzatetto a Termini per il Giubileo, no dei comitati: «È già il Far West, rischio bomba sociale» | Corriere.it

Tensostruttura per i senzatetto a Termini per il Giubileo, no dei comitati: «È già il Far West, rischio bomba sociale»

diLaura Martellini 

Per l'assessora Funari «c’è da considerare la possibilità che tra i milioni di pellegrini qualcuno non abbia le risorse economiche per pagarsi un alloggio». Ma s'allarga un fronte comune contrario all'iniziativa 

Si sta già creando un fronte comune del no, contro le quattro tensostrutture annunciate dal Campidoglio come ricovero per i senzatetto e pellegrini indigenti durante il Giubileo. Quattro hub, ciascuno con 70 posti e servizio di accoglienza 24 ore su 24, per non far gravare sulla Capitale invasa da milioni di fedeli anche la condizione precaria dei clochard, ora distribuiti, secondo le stime, fra 300 micro insediamenti e i marciapiedi delle strade cittadine.

Le obiezioni dei residenti dell'Esquilino e di Castro Pretorio 

Uno dei maxi tendoni verrà montato «sicuramente» alla stazione Termini, è stato prospettato. E proprio dalle vie adiacenti, dal rione Esquilino e da Castro Pretorio, i più prossimi a Termini, si levano i primi venti di protesta (per gli altri quartieri è stato lanciato un percorso di concertazione con i territori, che non si annuncia facile; Termini è considerato uno snodo irrinunciabile). «Durante un incontro con il prefetto, che ci ha ricevuto dopo essere stato raggiunto insieme ad altre istituzioni da una lettera di diffida su molteplici temi urgenti, abbiamo espresso la nostra assoluta contrarietà a veder nascere a ridosso della stazione Termini un'altra struttura di accoglienza, in una zona dove già opera su vasta scala la Caritas di Colle Oppio. Nella condizione di enorme degrado attorno alle ferrovie, aggravata dalla presenza di persone in una condizione di assoluta povertà e con problemi psichici, si andrebbe a creare una bomba sociale» hanno obiettato i residenti, riuniti in diversi comitati. Avversità che emersa anche durante l'incontro alla sala del Carroccio in Campidoglio dal titolo «Vivere all' Esquilino e a Castro Pretorio. Criticità presenti, soluzioni possibili».  All'appuntamento non ha partecipato l’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari, da cui si aspettavano risposte.

Continui episodi di violenza rafforzano i timori: un uomo di 41 anni è stato colpito con un pugno alla testa nella serata di venerdì in via Gioberti da un individuo ora ricercato dalla polizia. E fanno il giro del web le immagini delle bottiglie di vetro lanciate dai senza fissa dimora sotto i portici di via Marsala contro Simone Cicalone, che, scortato dal pugile Mattia Faraoni, documenta le scene di quella che non esita a definire una «zona di guerra». «Siamo tornati sotto i portici della stazione per cercare un dialogo con il ragazzo armato di martello che la volta scorsa ha provato ad aggredirci. Ma la risposta è stata un fitto lancio di bottiglie di vetro, che per miracolo non ci hanno colpito. Le risse sono all'ordine del giorn. E noi siamo lì, pronti a filmare il Far West».

«Tensostrutture aperte ai pellegrini indigenti»

L'assessora Funari immagina un'ospitalità rivolta anche ai fedeli più indigenti: «Per fronteggiare l’eccezionalità delle presenze in occasione dell’Anno Santo, c’è da considerare anche la possibilità che tra i milioni di pellegrini qualcuno non abbia le risorse economiche per pagarsi un alloggio: perciò abbiamo previsto l’allestimento delle quattro tensostrutture». Buoni propositi che dovranno fare i conti con un fronte comune pronto a dare battaglia che si va allargando, da Termini a Pietralata, dov'è previsto un nuovo centro accoglienza grazie a 5 milioni di fondi giubilari. 

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11 maggio 2024 ( modifica il 11 maggio 2024 | 19:33)