Che un articolo del genere sia comparso sulle colonne del Times, noto quotidiano conservatore britannico, è indicativo di quanto il discorso di Liliana Segre in Senato contro la riforma costituzionale auspicata da Giorgia Meloni per introdurre il cosiddetto premierato desti preoccupazione o, comunque, stimoli la sensibilità dei media anche fuori dai confini nazionali.

Il titolo non lascia spazio a interpretazioni: “Il piano di riforma di Meloni ‘richiama Mussolini‘”. Nell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea di giovedì, il corrispondente dall’Italia spiega quali piani di riforma abbia in mente la leader di Fratelli d’Italia per permettere ai politici con maggiore consenso di poter governare con scarsi timori per la tenuta della maggioranza e indebolendo il ruolo di garanzia del presidente della Repubblica. “In un discorso al Senato, Liliana Segre, senatrice 93enne e sopravvissuta all’Olocausto, ha affermato che la norma ‘creerebbe una maggioranza ad ogni costo per servire il presidente del Consiglio’ che ‘distorcerebbe oltre ogni limite ragionevole la libera scelta degli elettori'”, si legge sul quotidiano britannico.

Il giornale ricorda anche come nel discorso della senatrice a vita sia emerso un richiamo al periodo fascista: “La regola della maggioranza automatica – continuano – fa eco a una legge introdotta da Benito Mussolini, il dittatore fascista, nel 1923 per darsi più potere prima di chiudere del tutto il Parlamento”.

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