Snam, crescono utile netto a 335 mln (+11,3%) e Ebitda a 703 mln (+17,8%) nel 1Q 2024; investimenti a 500 mln (+47,5%) - Il Giornale d'Italia

Domenica, 02 Giugno 2024

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Snam, crescono utile netto a 335 mln (+11,3%) e Ebitda a 703 mln (+17,8%) nel 1Q 2024; investimenti a 500 mln (+47,5%)

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2024

16 Maggio 2024

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Risultati finanziari del primo trimestre 2024: +47,5% di investimenti, EBITDA in crescita, utile netto adjusted a 335 milioni di euro; migliora la guidance 2024 per EBITDA e utile netto

Investimenti a circa 0,5 miliardi di euro (+47,5%), esercitato il diritto di prelazione per incrementare la quota in Adriatic LNG al 30%; avviate le trattative in esclusiva per l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio; aste di stoccaggio: conferito il 100% della capacità di stoccaggio offerta per l’anno termico 2024-2025; finanza sostenibile all’84%; ricevuto per il secondo anno consecutivo il premio "Transition Bond of the Year" da Environmental Finance 

Principali highlights 

Investimenti totali: 462 milioni di euro (+47,5% rispetto al primo trimestre 2023), per i maggiori investimenti connessi agli interventi di adeguamento dei terminali di Ravenna e Piombino. Il 55% degli investimenti totali è allineato ai Sustainable Development Goals e il 34% alla Tassonomia Europea. 

Ricavi totali: 895 milioni di euro1 (-1,9% rispetto al primo trimestre 2023). In crescita i ricavi regolati connessi alla realizzazione del piano investimenti, all’incremento del WACC e ai maggiori incentivi output-based; in flessione i ricavi del business dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale. 

EBITDA: 703 milioni di euro (+17,8%), per la crescita dei ricavi regolati, in parte assorbita dal minor contributo dei business della transizione energetica. 

Utile netto adjusted di Gruppo2: 335 milioni di euro (+11,3%), per effetto della crescita dell’EBITDA, in parte assorbito dai maggiori ammortamenti connessi all’entrata in esercizio degli investimenti realizzati e alle svalutazioni di asset in corso, oltre che dall’incremento degli oneri finanziari attribuibile principalmente all’aumento dei tassi di interesse. 

Indebitamento finanziario netto: 15.793 milioni di euro (+523 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023), in aumento principalmente per gli investimenti realizzati nel periodo e per il pagamento dell’acconto sul dividendo 2023.

I risultati del primo trimestre 2024 sono molto positivi, con gli investimenti e i principali indicatori in grande crescita, sia per le attività nazionali che per quelle delle nostre associates, a fronte di uno scenario di perdurante volatilità a livello globale. I solidi risultati ottenuti e la visibilità del nostro business ci consentono di migliorare la guidance 2024 di EBITDA e utile netto, con una significativa accelerazione sugli obiettivi previsti dal nostro piano industriale”, ha commentato l’Amministratore Delegato di Snam, Stefano Venier. 

Sintesi dei risultati del primo trimestre 2024

Nota introduttiva: con delibera 139/2023/R/gas che regolamenta il sesto periodo regolatorio del servizio di trasporto del gas naturale, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Autorità ha introdotto misure volte a semplificare le modalità amministrative di gestione dei meccanismi di riconoscimento dei costi di approvvigionamento del gas necessario al funzionamento della rete di trasporto (autoconsumi, perdite di rete e Gas Non Contabilizzato – GNC). In particolare, il corrispettivo tariffario variabile applicato agli utenti a copertura dei suddetti costi viene riversato integralmente alla CSEA, non rappresentando una componente di ricavo. I costi di approvvigionamento del gas effettivamente sostenuti sono riconosciuti integralmente, con cadenza mensile, dalla stessa CSEA.

Al fine di fornire una rappresentazione omogenea delle voci del conto economico per il periodo posto a confronto, i ricavi a copertura dei costi di approvvigionamento del gas necessario al funzionamento della rete di trasporto del primo trimestre 2023 (58 milioni di euro) sono stati riclassificati a riduzione dei relativi costi.

Investimenti totali

Nel primo trimestre 2024, gli investimenti totali sono risultati pari a 462 milioni di euro, in crescita del 47,5% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, per i maggiori investimenti nei business delle 

infrastrutture gas a fronte, in particolare, degli interventi di adeguamento dei terminali di Ravenna e Piombino. Gli investimenti totali risultano per il 55% e il 34% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Con riferimento ai settori di attività, 319 milioni di euro sono relativi al settore trasporto (213 milioni di euro nel primo trimestre 2023; +50,0%), 46 milioni di euro al settore stoccaggio (41 milioni di euro nel primo trimestre 2023) e 82 milioni di euro al settore rigassificazione (39 milioni di euro nel primo trimestre 2023). Gli investimenti dei business legati alla transizione energetica sono risultati pari a 10 milioni di euro (17 milioni di euro nel primo trimestre 2023).

Ricavi totali

I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 895 milioni di euro, in riduzione di 17 milioni di euro (-1,9%) rispetto al primo trimestre 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita dei ricavi regolati (+147 milioni di euro; +22,6%) mentre i ricavi non regolati risultano sostanzialmente in linea con il trimestre precedente. In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-162 milioni di euro; -65,3%) per il minor contributo delll’efficienza energetica a fronte, in particolare, del completamento nel 2023 della maggior parte dei cantieri relativi a progetti di efficientamento energetico in ambito residenziale.

L’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: (i) alla crescita della RAB (+46 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input-based”); (ii) all’incremento del WACC per tutti i business regolati (+42 milioni di euro); (iii) ai ricavi relativi al rigassificatore di Piombino (+22 milioni di euro), non ancora operativo al 31 marzo 2023; (iv) agli effetti dell’applicazione del ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio) al servizio di trasporto di gas naturale (+16 milioni di euro); (v) agli incentivi output-based connessi al mantenimento in esercizio degli asset di trasporto completamente ammortizzati ai fini tariffari, rilevati a partire dal primo semestre 2023, e ai servizi di flessibilità forniti agli utenti del servizio stoccaggio per le aste a breve termine, in particolare per il servizio di controflusso (+15 milioni di euro).

EBITDA

L’EBITDA del primo trimestre 2024 si è attestato a 703 milioni di euro, in aumento di 106 milioni di euro (+17,8%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2023. L’aumento è dovuto alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+128 milioni di euro; +22,3%) per i maggiori ricavi regolati, in parte assorbiti dai maggiori costi fissi derivanti dall’entrata in esercizio dell’impianto FSRU di Piombino. In riduzione il contributo dei business della transizione energetica (-22 milioni di euro) e, in particolare, dell’efficienza energetica per la chiusura a fine 2023 della maggior parte dei cantieri relativi a progetti di efficientamento energetico in ambito residenziale.

Utile operativo (EBIT)

L’utile operativo del primo trimestre 2024 è stato pari a 450 milioni di euro, in aumento di 78 milioni di euro (+21,0%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2023. L’aumento dell’EBITDA è 

stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-16 milioni di euro, pari al 7,1%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset e dalle maggiori svalutazioni (-12 milioni di euro) relative ad asset in corso del settore trasporto di gas naturale.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 78 milioni di euro, in aumento di 36 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023. L’aumento è dovuto, in particolare, ai maggiori oneri relativi all’indebitamento finanziario netto connessi al maggior costo medio del debito netto che si è attestato a circa il 2,4% nel primo trimestre 2024 rispetto all’1,5% del corrispondente periodo del 2023. L’aumento del costo medio del debito è attribuibile principalmente al mutato scenario dei tassi di interesse registrato nel periodo intercorso tra i due trimestri posti a confronto, mitigato dall’incremento dei proventi connessi alla gestione attiva della liquidità. Inoltre, l'incremento degli oneri finanziari è stato in parte assorbito dai maggiori interessi di mora nell’ambito del servizio di default, dall'incremento degli oneri finanziari capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’effetto del trascorrere del tempo dei crediti per ecobonus.

Proventi netti da partecipazioni

I proventi netti da partecipazioni ammontano a 75 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2023 (+1,4%). Con riferimento alle partecipazioni internazionali, si segnalano i benefici dell’aggiustamento inflattivo delle revenue di TAP e il maggior contributo di EMG dovuto, in gran parte, alla rilevazione di proventi non ricorrenti relativi ad esercizi precedenti. Tali effetti sono stati principalmente assorbiti dal minor contributo della greca DESFA, soprattutto per i minori premi d’asta sul punto di export verso la Bulgaria e sul punto d’ingresso dal terminale LNG, e dal minor contributo registrato dalla partecipata austriaca TAG e da SeaCorridor, entrambe impattate dalle minori importazioni di gas in Italia, anche a seguito della riduzione della domanda nazionale.

L’utile netto adjusted di Gruppo del primo trimestre 2024 è stato di 335 milioni di euro, in aumento di 34 milioni di euro (+11,3%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2023, grazie alla crescita dell’EBIT, in parte assorbita dall’aumento degli oneri finanziari netti e dalle maggiori imposte sul reddito a fronte dell’incremento dell’utile prima delle imposte.

Cash Flow

Il flusso di cassa dell’attività operativa (+419 milioni di euro), impattato in misura limitata dalla dinamica del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento e dai crediti per ecobonus, ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (531 milioni di euro, inclusa la variazione dei debiti per investimento), generando un free cash flow negativo di 112 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-376 milioni di euro), derivante dal pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2023, e le variazioni non monetarie (-35 milioni di euro), ha registrato un aumento di 523 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 15.793 milioni di euro.

Sostenibilità

Nel trimestre è proseguito l’impegno di Snam lungo i sette pillar della strategia di sostenibilità aggiornata nel piano strategico 2023-2027: l’avanzamento rispetto ai target annuali riportati nella Sustainability Scorecard, inclusi gli obiettivi di decarbonizzazione, procede secondo i piani.
L’inizio del 2024 si è contraddistinto, in particolare per le attività sulla finanza sostenibile, ambito nel quale Snam ha fissato un target dell’85% sul totale del funding, da raggiungere entro il 2027, e che ad oggi si attesta all’84%.

A tal proposito, Snam ha recentemente pubblicato il Sustainable Finance Framework, che aggiorna il precedente definito nel 2021 e integra il mondo Green a quello Sustainability-linked, puntando sulla trasparenza nell’allocazione del capitale e sulla chiarezza negli obiettivi della Società.

In linea con questo impegno, nel febbraio 2024, Snam ha emesso il primo Green bond volto al finanziamento di progetti allineati alla tassonomia Europea contestualmente al primo Sustainability- linked bond legato ad obiettivi di riduzione delle emissioni scope 3, oltre che scope 1&2. L'operazione ha visto, per la prima volta in assoluto da parte di una Società europea, la combinazione dei due strumenti in un’unica emissione.

Nel contesto della pubblicazione del nuovo Sustainable Finance Framework, Snam è stata inoltre la prima azienda a livello globale a ricevere il “Net Zero Assessment” da parte di Moody's, una valutazione indipendente sull’impegno delle aziende nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Nello specifico, il Net Zero Assessment racchiude la valutazione di Moody’s sulla solidità del piano di transizione delle realtà analizzate rispetto a un percorso a zero emissioni coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici. L’analisi ha confermato la solidità del piano d’azione sulle emissioni Scope 1 e 2 grazie a tecnologie mature, collaudate e scalabili.

Nel marzo 2024 Snam ha inoltre sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) un finanziamento ESG- linked (legato al raggiungimento di obiettivi sostenibili) da 200 milioni di euro con scadenza a 4 anni, per il rifacimento del gasdotto Ravenna-Chieti. L’opera rafforzerà l’infrastruttura dedicata al trasporto del gas naturale dal Sud al Nord Italia e sarà compatibile anche con il trasporto dell’idrogeno: garantirà così la sicurezza e la competitività del sistema energetico del Paese perseguendo gli obiettivi di decarbonizzazione delineati dall’Unione Europea.

L’azienda, inoltre, è stata riconfermata al vertice dell’indice Sustainalytics per il settore gas utility (prima su 96), una delle principali società indipendenti di analisi, rating e ricerca ESG e corporate governance. Il modello di valutazione di Sustainalytics riguarda un'ampia gamma di temi di rischio ESG specifici per settore e azienda. Sempre nel primo trimestre Snam è stata inserita nella A-list di di CDP Carbon Disclosure Project e analogo risultato è stato ottenuto con riferimento al Suppliers Engagement Rating sempre di CDP: in Italia solo 3 società hanno ottenuto la doppia A. Questi riconoscimenti 

confermano l’impegno del Gruppo per la riduzione delle emissioni e il contrasto al cambiamento climatico oltre che l’adozione di pratiche ESG su tutta la catena del valore, attraverso l’adozione di un approccio sostenibile all-round declinato su più fronti: dal nuovo target di biodiversità alla rigenerazione, dalle local communities alle attività DE&I (diversity, equity, inclusion) interne all’azienda, alla neutralità carbonica.

Snam ha infine ricevuto, per il secondo anno consecutivo, il premio "Transition Bond of the Year" da parte di Environmental Finance relativamente all’EU Taxonomy aligned transition bond convertibile in azioni Italgas emesso a settembre 2023.

Evoluzione prevedibile della gestione

In uno scenario energetico che continua ad essere sfidante e volatile, Snam è impegnata nella realizzazione del programma di investimenti definito nel Piano Strategico 2023-2027 per lo sviluppo di un’infrastruttura in grado di gestire in modo sempre più flessibile una pluralità di molecole verso la neutralità carbonica del Paese, garantendo sicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia.

Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2024 prevedono una lieve flessione rispetto al 2023, influenzata principalmente dal calo della produzione termoelettrica a gas per effetto del maggior import netto di elettricità da altri Paesi.

Con riferimento all’esercizio in corso, i risultati economici beneficino dell’incremento dei ricavi per effetto della crescita della RAB, grazie agli investimenti realizzati, all’aggiornamento del WACC e all’introduzione della nuova regolamentazione ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio) per il trasporto.

In un contesto globale che continua ad essere incerto, nel corso del 2024 i tassi di interesse elevati continueranno ad avere un impatto incrementale sugli oneri finanziari. Le principali leve di ottimizzazione della struttura finanziaria riguardano una sempre maggiore diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento, nonché la gestione dinamica dei flussi di capitale circolante e della tesoreria. Contemporaneamente, Snam intende mantenere una solida struttura finanziaria, in grado di massimizzare il natural hedging implicito nel sistema tariffario attraverso le periodiche revisioni del costo del capitale riconosciuto.

Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, il conflitto nella striscia di Gaza non comporta, al momento, impatti diretti sugli asset di Snam e sull’operatività della pipeline che collega Israele ed Egitto (EMG), che sta operando in maniera ordinaria.

Anche per quanto concerne la recente escalation degli attacchi marittimi nel Mar Rosso, non si registrano criticità in merito alla gestione delle attività operative e alla realizzazione del programma di investimenti. Tuttavia, una prolungata interruzione dei transiti di navi (es. navi GNL) dal canale di Suez nell’anno in corso potrebbe dar luogo a tensioni a livello internazionale, con il conseguente impatto sui prezzi dei beni energetici per i quali l’Italia, ed in generale l’Europa, sono fortemente dipendenti  

dalle importazioni estere. Queste turbolenze potrebbero pesare sull'economia mondiale, aumentando i costi di produzione e influenzando ulteriormente la stabilità economica e la crescita nazionale ed europea, oltre che determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico. Snam continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione nell’area mediorientale, le possibili conseguenze e gli effetti sul Gruppo.

Sulla base della performance registrata nel primo trimestre, migliorano gli obiettivi finanziari per il 2024, come segue:

investimenti pari a 3,0 miliardi di euro (di cui 2,8 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica); una RAB tariffaria pari a 23,8 miliardi di euro; un livello di EBITDA adjusted > di 2,75 miliardi di euro; un livello di utile netto adjusted pari a circa 1,23 miliardi di euro; un livello di debito netto pari a circa 17,5 miliardi di euro.

Avvenimenti recenti

Lo scorso 3 aprile Snam ha esercitato il proprio diritto di prelazione per incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., la società cui fa capo Adriatic LNG, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo). Il diritto di prelazione è stato esercitato facendo seguito alla firma dell'accordo da parte di VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società. Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic LNG sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%.
In data 8 aprile i due progetti SoutH2Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network, in cui Snam è coinvolta come partner, sono stati confermati dalla Commissione europea nella sesta lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI) dell’Ue. Terminato il periodo di scrutinio da parte di Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue, la sesta lista è stata formalmente adottata, confermando i progetti presenti al suo interno. I progetti erano stati inseriti nella lista lo scorso 28 novembre.
È stata inoltre conclusa con successo, in data 8 aprile, l’emissione obbligazionaria a tasso variabile di un bond, per un ammontare di 750 milioni di euro, durata 2 anni e cedola pari a Euribor 3 mesi più 0,40%. L’operazione si inserisce nell’ambito della strategia finanziaria della società volta ad ottimizzare il costo del debito, previsto in media al 2,6% in arco di Piano.
In data 2 maggio, il regolatore austriaco E-Control ha pubblicato la Reference Price Methodology, documento attualmente sottoposto a consultazione, con cui vengono definiti i criteri tariffari per il periodo 2025-2027 e le tariffe applicabili ai due TSOs (TAG e GCA) per l'anno 2025. Le tariffe tengono conto del mutato contesto di volumi e implicano la rimozione del cd volume risk. Il Cost Decree, atteso per le prossime settimane, definirà invece le assunzioni sottostanti alla baseline dei ricavi riconosciuti 
impianto regolatorio.
In data 7 maggio, inoltre, l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, che chiude con un utile di 1.203.704.953,88 euro. L’Assemblea ha inoltre deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,2820 euro per azione per l’intero anno (di cui 0,1128 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2024 a titolo di acconto), autorizzato l’acquisto e la disposizione di azioni proprie, e approvato la politica in materia di remunerazione con una media complessiva di voti favorevoli pari al 99% per i punti all’ordine del giorno
Infine, in linea con il percorso di Snam verso la sostenibilità, il Gruppo ha predisposto il nuovo Tax Transparency Report relativo al 2023 con il quale, per il secondo anno consecutivo, conferma il suo impegno in materia di trasparenza fiscale nei confronti delle autorità fiscali e di tutti gli stakeholder. Il Report, pubblicato su base volontaria, ha l’obiettivo di rappresentare la strategia fiscale del Gruppo e la tax governance nonché fornire una panoramica delle imposte versate a livello nazionale e internazionale. Il documento descrive, inoltre, gli impatti ESG della variabile fiscale e fornisce una sintesi di come le attività del Gruppo contribuiscano alla creazione di valore per la collettività.

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