Sessismo all’Accademia di Modena, chiesto rinvio a giudizio per il colonnello Cati

Sessismo all’Accademia di Modena, chiesto rinvio a giudizio per il colonnello Cati

L’ex capo del Centro Ippico Militare è accusato di stalking e violenza privata con abuso di potere

Il tenente colonnello Giampaolo Cati

Il tenente colonnello Giampaolo Cati

Modena, 17 maggio 2024 – La Procura di Modena ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per Giampaolo Cati, ex capo del Centro Ippico Militare dell'Accademia militare: è accusato di stalking e violenza privata con abuso di potere.

Il tenente colonnello, emerge dalle indagini, teneva reiterate condotte vessatorie nei confronti dei suoi sottoposti, che venivano fatti restare al lavoro oltre l'orario di servizio, costretti a mansioni degradanti e minacciati di ripercussioni sulla loro carriera.

Inoltre, ci sarebbero episodi di sessismo con commenti sull'aspetto fisico delle soldatesse oltre alla richiesta di lavare ripetutamente i genitali ai cavalli. L'udienza è stata fissata per il giorno 11 giugno al tribunale di Modena.

Ad innescare gli accertamenti erano state le denunce delle vittime e poi anche lo stesso comandante dell'Accademia, generale Davide Scalabrin, che ha raccolto internamente le segnalazioni. "Un ringraziamento oggi va alla Procura e a chi ha rotto il muro di omertà. Dopo anni di vessazioni ed umiliazioni i miei assistiti vedono coronata la loro richiesta di giustizia. Per le inaudite condizioni di lavoro ed abusi molti hanno abbandonato: è un miracolo che non ci siano stati casi di suicidio da burnout”, dice l'avvocato Massimo Strampelli, che assiste le vittime.