Biella, la scuola della polizia penitenziaria nell’ex ospedale fa discutere e diventa il “fulcro” della battaglia elettorale - La Stampa

Diventa un punto centrale della campagna elettorale per il comune di Biella il progetto di trasformare il vecchio ospedale in una scuola di formazione per gli agenti della polizia penitenziaria, fortemente voluto dal sottosegretario Andrea Delmastro. Se n’è parlato molto soprattutto nella coalizione di centrosinistra da cui sono partiti gli input per due interrogazioni parlamentari. Quella in quota Pd è firmata dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, che dopo aver descritto «la situazione crisi del sistema carcerario», soprattutto riguardo al personale, chiede al ministro Nordio: «Se oltre all’iniziativa del comitato paritetico esiste qualcosa di più sostanziale che renda se non sicura quanto meno probabile la realizzazione del progetto» e «se esistano stime dei tempi di progettazione, ristrutturazione e adattamento» oltre che «se il ministro ritenga questo progetto, ammesso che ve ne sia uno, compatibile con l’esigenza impellente di inserimento di nuovo personale della polizia penitenziaria a fronte dei pensionamenti previsti nell’arco dei prossimi cinque anni. Se il ministro condivide questo progetto e se sì sulla base di quali dati e di quali garanzie di realizzazione». Due giorni prima una interrogazione sullo stesso tenore è stata presentata dal deputato di Alleanza Sinistra Verdi Marco Grimaldi, che in visita a Biella ha commentato: «Biella non è il feudo di Delmastro come di nessun altro politico. Il biellese è di tutte e tutti i cittadini che lo abitano, ci vivono, ci lavorano e lo amano. L'idea che un politico possa pensare di farne ‘cosa propria’ piazzando fedelissimi e fedelissime nei posti chiavi è un'idea tossica della politica della destra e nasconde una visione proprietaria della cosa pubblica. Anche dietro alla pochette di Olivero e ai tailleur di Chiorino si nasconde la faccia feroce di Andrea Delmastro».

Che dal canto suo Delmastro si dichiara quasi stupito della contestazione. «Un centro di formazione è previsto anche a Nola, dove stanno giustamente festeggiando per le opportunità che si aprono per la città; invece, a Biella si insiste nello sminuire i risultati di chi si sta dando da fare per il Biellese. La sinistra si arrenda, in Italia si vince con l’entusiasmo su quello che si fa non sullo scetticismo». In merito al progetto il sottosegretario conferma che «la Regione grazie all’impegno dell’assessore Chiorino ha già deliberato la concessione in comodato d’uso gratuito trentennale dell’area. L’opera è inoltre già stata inserita tra quelle strategiche da finanziare, le risorse ci sono quindi non vedo particolari problemi. Che la sinistra si rassegni come è successo con i fondi per Oropa arrivati grazie al ministro Sangiuliano, su cui si era al tempo ironizzato e che invece puntualmente sono stati stanziati, anche questa è un’opera che si farà, questo perché c’è chi preferisce impegnarsi invece di limitarsi a criticare».

Come già annunciato l’operazione avrà un costo complessivo di 77 milioni e 127 mila euro, di cui 56 milioni e 500 mila per i lavori, mentre le spese tecniche relative alla progettazione e alla direzione lavori richiederanno poco più di sei milioni di euro. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, un primo cronoprogramma prevede che nel giro di sei anni la struttura possa già ospitare i primi agenti in formazione.

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