I grandi enigmi di Martin Mystère n.12"Morte nella taiga" - uBC Fumetti

I grandi enigmi di Martin Mystère n.12
“Morte nella taiga”

Un viaggio attraverso la Russia per scoprire le origini della civiltà umana

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2 mins read
7/10
Per iniziare a parlare di questo numero, bisogna soffermarsi sul n.11 della ristampa IF edizioni, dove era presente la prima parte di una storia che si concluderà in questo n.12: Tunguska. Racconto che rappresenta un’avventura divisa in due parti, insieme a Morte nella taiga (rispettivamente n.22 e 23 della serie regolare).
 
Entrambe le storie si snodano lungo un viaggio nell’URSS ai tempi della Guerra Fredda e attraverso l’affascinante traversata in treno di migliaia di chilometri della Transiberiana. 
Già questo basterebbe a mettere molta curiosità al tutto. 
Ma, come se non bastasse, Alfredo Castelli ci inserisce anche il rinascimento italiano e Leonardo Da Vinci per creare una struttura narrativa che dialoga su tempi e luoghi differenti. 
 
Martin, così, si vedrà invitato in questa spedizione russa guidata dal professore Strokov (anch’esso archeologo) e Nadia (una sorta di sensitiva contemporanea).
Il villain delle due storie sarà invece il membro del KGB Kulik che cercherà in tutti i modi di ostacolare il BVZM, nonché la spedizione internazionale – che, tra l’altro, Castelli sapientemente scrive mettendo in relazione due nazioni che ieri come oggi sono fortemente contrastanti: Russa e Stati Uniti. 
Infatti, il tappeto narrativo che entrambe le storie si portano dietro è proprio la questione politica, qui vista in modo pacato ed equilibrato, al punto che alla fine della storia i due stati stringono quasi buoni rapporti… diversamente da quanto successo nella realtà.
 
La spedizione esplorativa ha quindi il compito di capire da cosa è derivata l’esplosione che molti anni addietro, nel 1908,  ha causato una frattura del territorio del Tunguska, nella Russia orientale.
 
Così, tra vari viaggi, scontri, luoghi e atmosfere meravigliose, si arriverà a capire la causa del fatto accaduto. 
Inutile dirvi che per motivi di spoiler sarebbe meglio fermarsi qui e consigliarvi, vivamente, la lettura di queste due storie.
La scrittura di Castelli è ben equilibrata, non cade in tentazioni e riesce a non essere verbosa.
Lo stesso per l’apparato grafico a cura di Giampiero Casertano, anche se nei suoi disegni si percepisce un tratto da neofita. Un primo banco di prova che in ogni caso – nel bene o nel male – è riuscito, soprattutto perché la mole di tavole da disegnare furono davvero tante, vista la lunghezza delle storie.
L’autore, infatti, al di là di qualche piccola incursione in altre storie Bonelli, esordisce con queste due avventure diventando, ad oggi, il più giovane disegnatore di via Buonarroti.
 
Per un approfondimento sul volume della IF edizioni, sul canale “Pequod • Fumetti e mondi possibili” del nostro Michele Tarzia è disponibile la video recensione.
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La Redazione

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