Talk to Me - i regista spiegano lo scioccante finale del film horror: "volevamo raccontare una tragedia" [SPOILER]

Talk to Me – i registi spiegano lo scioccante finale del film horror: “volevamo raccontare una tragedia” [SPOILER]

Lo spiazzante epilogo ha colto gli spettatori impreparati: i gemelli

Il finale del film horror Talk to Me ha colto alla sprovvista diversi spettatori per i toni cupi utilizzati e la mancanza di un lieto fine tradizionale.

Dopo aver preso una serie di decisioni sbagliate e aver provocato gravi danni a chi la circondava, la protagonista Mia viene, infine, uccisa e condannata a vagare come uno degli spiriti intrappolati che possiedono la mano mozzata al centro della trama.

Talk to Me spiegazione finale - Cinematographe.it

Questa scelta narrativa audace dei registi gemelli, Danny e Michael Philippo, ne riflette il desiderio di creare un’opera che andasse oltre il semplice terrore, ma esplorasse temi più profondi quali il dolore, la perdita e la redenzione. “Non volevamo un lieto fine banale. Volevamo raccontare una tragedia e mostrare le conseguenze delle azioni di Mia”, spiega Danny.

Talk to Me spiegazione finale - Cinematographe.it

Il destino del personaggio principale di Talk to Me – aggiunge Philippou – serve da monito agli spettatori, sottolineando le conseguenze di decisioni terribili. Alla fine, ne paga pegno.

Anziché limitarsi a giocare con le facili emozioni del pubblico, il lungometraggio intende compiere un passo avanti. Una scelta coraggiosa da parte degli autori, al debutto dietro la macchina da presa su un set cinematografico. In precedenza erano saliti alla fama grazie al canale YouTube, dove emergeva l’inclinazione verso un misto di horror e commedia, mentre la pellicola assume delle tinte molto drammatuche.

Alla scelta audace di Talk to Me hanno risposto in modo eccelso i fan del genere, con oltre 90 milioni di dollari incassati al botteghino, contro i 4,5 investiti.

Un successo clamoroso, valso il titolo di rivelazione del 2023. Le reazioni molto favorevoli spingono i registi a vagliare la possibilità di un sequel. Speravano di creare un’opera indipendente, senza “l’obbligo” di proseguire nel filone, ma hanno talmente tante idee sui personaggi da vagliare l’idea.

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