Dario Argento un documentario lo racconta - La Stampa

È stato il primo regista rockstar del cinema italiano. Già negli anni ’70 con la miniserie della Rai ”La porta sul buio” la fisionomia di Dario Argento, un po’ inquietante, è ben nota agli italiani, e in seguito la conosceranno anche all’estero. Con l’idea di indagare sia il maestro del brivido che, soprattutto, l’uomo, il regista piemontese (è di Tortona) Simone Scafidi ha girato “Dario Argento Panico”, che, in anteprima alla Mostra di Venezia 2023, viene proiettato, come evento del TOHorror, venerdì 10 maggio alle 20,30 al Massimo (Via Verdi 18), presentato dalla produttrice Giada Mazzoleni.

“Nel film partiamo dall’idea che esistano due Dario Argento – dice Scafidi - Quello che insegue i propri incubi e la propria immagine e quello più privato, che, ultraottantenne, vive da solo”. Viene raccontato l’Argento uomo e regista attraverso la sua voce, quelle dei familiari (le figlie Fiore e Asia, la sorella Floriana) e dei classici collaboratori (il musicista Claudio Simonetti, i registi Lamberto Bava e Michele Soavi). Ci sono anche interventi di noti colleghi quali Guillermo del Toro, Nicolas Winding Refn e Gaspar Noè che, con entusiasmo e ciascuno con il suo stile, spiegano l’unicità del suo cinema e dell’essere umano Argento.

I commenti dei lettori