Allegri, una Juve così è da imbarazzo: “Tra dieci giorni saprete tutto"

Allegri, una Juve così è da imbarazzo: “Tra dieci giorni saprete tutto"

Il tecnico bianconero commenta l'1-1 interno contro la Salernitana già retrocessa: ecco le sue parole

TORINO - Ennesimo passo falso della Juve: i bianconeri di Massimiliano Allegri non vanno oltre l'1-1 contro la Salernitana, già retrocessa, e rimandano l'appuntamento con la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League. A salvare l'onore è Adrien Rabiot che al 92' pareggia la rete nella prima frazione di gioco di Pierozzi. Quinto pareggio consecutivo per la Vecchia Signora che non vince dallo scorso 7 aprile: 1-0 interno contro la Fiorentina firmato Gatti. Vlahovic e compagni devono subito mettere da parte partita e risultato: mercoledì c'è la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta all'Olimpico. Il tecnico bianconero ha commentato il match contro i granata di Colantuono ai microfoni di Dazn: "È stato un brutto primo tempo, eravamo partiti anche discretamente bene, poi abbiamo avuto due-tre situazioni dove abbiamo sbagliato  l'ultima scelta di passaggio e dopo ci siamo disuniti perchè non abbiamo tenuto più le posizioni. E infatti lì è calata un po' l'attenzione, perchè abbiamo preso un gol su palla inattiva. Sapevamo che la Salernitana poteva essere pericolosa su palla inattiva, e lì siamo stati disattenti. E infatti nelle palle inattive dopo non abbiamo subito niente. Poi nel secondo tempo c'è stata una bella reazione, bisognava essere più precisi, più efficaci e non lo siamo stati".

Allegri dopo l'1-1 tra Juve e Salernitana

È sembrato un po' il remake del primo tempo di Cagliari: "Problema mentale? A saperlo sarebbe facile - prosegue l'allenatore livornese -, analizziamo quello che è stato il primo tempo dove bastava avere la pazienza di girare la palla, di giocare giusti, di non tirare quando non c'era da tirare, ma c'era da passarla, però nel secondo tempo i ragazzi hanno avuto una bella reazione, abbiamo avuto le occasioni per fare gol, per pareggiare prima. Alla fine però è successa la stessa roba di Roma, al 95' non puoi rischiare di perdere una partita del genere perché altrimenti rischiavi veramente di non rialzarti più. Invece questo purtroppo è un brutto pareggio. Ora abbiamo tre giorni per preparare la finale con l'Atalanta e poi avremo le due giornate che rimangono per cercare di fare i due punti che ci servono per la matematica".

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Allegri: "Troppa frenesia". E sulla finale...

"Frenesia? Sì. Nel calcio non bisogna essere frenetici - continua Allegri -, ma bisogna essere veloci e su questo noi abbiamo iniziato bene, ma come a Roma. I primi 6-10 minuti sono stati come a Roma, abbiamo avuto delle situazioni favorevoli, non le abbiamo sfruttate per scelte sbagliate nell'ultimo passaggio. E1 normale che poi ti prende la frenesia perchè comunque..... l'ho detto tante volte. Però comunque per noi è importante mercoledì, nel girone di ritorno abbiamo fatto male e sono diventate partite pesanti da Juventus, che anche con l'ultima in classifica, che tra l'altro ha fatto una buona partita, diventa complicato, perché devi avere la freddezza, la lucidità, la pazienza, ma bastava non prendere gol e cercare nelle occasioni che abbiamo avuto di farlo. Prendi un gol su palla inattiva, poi c'è stata una palla di Kean che ha tirato ma c'era la possibilità di sviluppare meglio, abbiamo preso contropiede e abbiamo rischiato quell'intervento di Szczesny. Sono tutte cose di frenesia e sicuramente la squadra deve migliorare in questo momento che vedi l'obiettivo e lo vorresti prendere, ma non siamo riusciti a prenderlo.

 

Poi un pensiero al prossimo impegno: la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta di Gasperini in forma stratosferica. Questo il pensiero di Allegri a riguardo: "Ora bisogna essere bravi a recuperare energie perché mercoledì è una finale di Coppa, è una bella serata, poi penseremo al campionato per cercare di fare i due punti o una vittoria per arrivare in Champions".

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Juve, Allegri a Sky: "Il ritiro non cambia niente"

"Abbiamo rischiato di perderla, come a Roma - sottolinea ai microfoni di Sky Allegri -. Bisogna capire i momenti, abbiamo regalato un'occasione e ci è andata bene. Siamo partiti bene, in qualche situazioni potevamo fare meglio, poi ci siamo disuniti e abbiamo preso gol su una disattenzione. Abbiamo sbagliato tutto quello che si poteva, siamo stati anche un po' sfortunati ma a questo non credo. A cercare spiegazioni ci intortiamo su discorsi che non servono, bisogna avere la forza di far passare questa serata. Non abbiamo raggiunto la Champions, dobbiamo pensare a mercoledì".

A chi parla di squadra in ritiro replica: "No, al momento stare in ritiro non cambia niente, è questione di sapere che giocheremo una finale contro una squadra forte come l'Atalanta. Serve usare la testa, l'equilibrio per giocare le partite. In questo periodo può servire solo a far crescere ragazzi con poca esperienza. Basta non subire gol su palla inattiva, fare errori come in quella ripartenza al 95' perché possono pesare. Bisogna avere la forza di metterci tutto alle spalle comunque vada Atalanta-Roma, abbiamo il destino nelle nostre mani. I giocatori sono concentrati, poi ci sono difficoltà oggettive".

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Allegri in conferenza stampa

L'analisi di Allegri in conferenza stampa al termine di Juve-Salernitana: "I ragazzi sono partiti bene, per 10' abbiamo fatto bene come a Roma. Poi ci siamo disuniti e abbiamo avuto troppa fretta. Dovevamo stare attenti sulle palle inattive, poi abbiamo avuto tante occasioni, ma non siamo riusciti a vincere. Ora abbiamo tre giorni per preparare la finale, che sarà una partita diversa. Giocheremo contro una squadra forte, ma noi non siamo da meno. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio con pazienza e velocità. La squadra ha fatto un buon secondo tempo. Quando si giocano queste partite, facili sulla carta ma che vanno vinte sul campo, bisogna avere equilibrio e non disunirsi. Non bisognava prendere gol e stare attenti. Che voto do alla squadra? Non ha senso dare voti ora. Adesso dobbiamo prendere questi giorni di riposo e preparare la finale. Giocheremo una bella finale contro un'ottima squadra".

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"Io l'allenatore giusto?"

Alla domanda se si sente l'allenatore giusto, Allegri risponde così: "Abbiate pazienza tanto, mancano 10 giorni e saprete il futuro. Io sono concentrato solo sulle partite, ma nonostante un brutto girone siamo ancora in lotta per la Champions. La Juventus quest'anno doveva giocare la Champions. Sarebbe stato il tredicesimo anno che partecipa alla Champions. Ci sono state squadre che sono state fuori anni dalla Champions. Avremmo potuto far meglio nel girone di ritorno, ma di quello che si poteva fare ora non ha più senso parlarne". Poi di nuovo sulla finale e sull'abitudine a disputare certe gare: "Non è che la Juventus è più abituata. L'Atalanta è cresciuta tanto in questi anni, con esperienza a livello europeo. Sarà una partita equilibrata e bisognerà sbagliare il meno possibile".

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TORINO - Ennesimo passo falso della Juve: i bianconeri di Massimiliano Allegri non vanno oltre l'1-1 contro la Salernitana, già retrocessa, e rimandano l'appuntamento con la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League. A salvare l'onore è Adrien Rabiot che al 92' pareggia la rete nella prima frazione di gioco di Pierozzi. Quinto pareggio consecutivo per la Vecchia Signora che non vince dallo scorso 7 aprile: 1-0 interno contro la Fiorentina firmato Gatti. Vlahovic e compagni devono subito mettere da parte partita e risultato: mercoledì c'è la finale di Coppa Italia contro l'Atalanta all'Olimpico. Il tecnico bianconero ha commentato il match contro i granata di Colantuono ai microfoni di Dazn: "È stato un brutto primo tempo, eravamo partiti anche discretamente bene, poi abbiamo avuto due-tre situazioni dove abbiamo sbagliato  l'ultima scelta di passaggio e dopo ci siamo disuniti perchè non abbiamo tenuto più le posizioni. E infatti lì è calata un po' l'attenzione, perchè abbiamo preso un gol su palla inattiva. Sapevamo che la Salernitana poteva essere pericolosa su palla inattiva, e lì siamo stati disattenti. E infatti nelle palle inattive dopo non abbiamo subito niente. Poi nel secondo tempo c'è stata una bella reazione, bisognava essere più precisi, più efficaci e non lo siamo stati".

Allegri dopo l'1-1 tra Juve e Salernitana

È sembrato un po' il remake del primo tempo di Cagliari: "Problema mentale? A saperlo sarebbe facile - prosegue l'allenatore livornese -, analizziamo quello che è stato il primo tempo dove bastava avere la pazienza di girare la palla, di giocare giusti, di non tirare quando non c'era da tirare, ma c'era da passarla, però nel secondo tempo i ragazzi hanno avuto una bella reazione, abbiamo avuto le occasioni per fare gol, per pareggiare prima. Alla fine però è successa la stessa roba di Roma, al 95' non puoi rischiare di perdere una partita del genere perché altrimenti rischiavi veramente di non rialzarti più. Invece questo purtroppo è un brutto pareggio. Ora abbiamo tre giorni per preparare la finale con l'Atalanta e poi avremo le due giornate che rimangono per cercare di fare i due punti che ci servono per la matematica".

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