Da un’annata da sogno a una stagione da incubo. Il Napoli contro il Bologna è andato incontro all’ennesima brutta figura di un campionato che vede i campioni d’Italia relegati sempre più a un ruolo da comprimari. C'è il rischio, sempre più reale, che il prossimo anno gli azzurri non giochino neppure in Conference League. E dopo aver cambiato tre allenatori, sarebbe davvero una beffa. Che sia un’annata storta, al di là del calo evidente di rendimento di alcuni uomini chiave, lo si vede anche dalle piccole cose: nelle ultime 4 giornate al Napoli, che prende puntualmente gol da 18 gare ufficiali, ha segnato anche gente che da tempo era a secco.
Il primo rigore parato da Ravaglia in Serie A
Cerri (Empoli), Abraham (Roma), Success (Udinese) e appunto Ndoye e ?Posch non avevano ancora mai messo il loro nome nel tabellino dei marcatori in campionato. Il primo era a digiuno da 238 giorni, il secondo da 365, il terzo da 379, il quarto da appena 143 (aveva segnato a dicembre all’Inter in Coppa Italia), il quinto, che lo scorso anno ne fece ben 6, da 357. Come se non bastasse alla lista delle prime volte si è aggiunto anche Federico Ravaglia che, dopo essere stato protagonista in Coppa Italia, parando un rigore a Lautaro a San Siro, si è tolto la soddisfazione di parare al Maradona il primo rigore in carriera in Serie A, negando la rete a Politano.
L'ironia dei tifosi: "Il prossimo sarà Terracciano"
Amareggiati ma contraddistinti dall'innato umorismo, i tifosi azzurri sui social network hanno replicato al dato con ironia: "Venerdì prossimo (contro la Fiorentina, ndr) tocca a Terracciano", prevede uno. “Contro il Napoli di oggi, Renato Portaluppi (ex brasiliano della Roma di fine Anni 80, ndr) porterebbe il pallone a casa", scrive un altro. La sintesi arriva da un terzo: "La prossima partita se mettono in campo una squadra con tutti giocatori che non hanno mai segnato perdiamo 11-0!".
