Grandelli, grande match a Londra. Ma i giudici premiano Collins - la Repubblica

Grandelli, grande match a Londra. Ma i giudici premiano Collins

Grandelli (in pantaloncini blu)
Grandelli (in pantaloncini blu) 

Il piemontese lascia l’Ebu Silver dei piuma allo scozzese, ma il verdetto fa discutere

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Francesco Grandelli lascia nel Regno Unito l’Ebu Silver dei pesi piuma, sconfitto ai punti alla York Hall di Bethnal Green, quartiere di Londra e tradizionale luogo di incontro di appassionati di boxe, dallo scozzese Nathaniel Collins. E’ il dato negativo della prima trasferta fuori Italia del piemontese della Opi Since 82, 29 anni e professionista da 9. Il lato positivo, che purtroppo conta poco ai sensi del risultato, sta nella splendida prestazione dell’ex sfidante al titolo europeo attualmente detenuto da un altro italiano, Mauro Forte.

Grandelli ha infatti interpretato benissimo il match, sfoderando un crescendo di ritmo e chiudendo molto più fresco rispetto ad un avversario che negli ultimi round faticava a intuirne i colpi. La doccia fredda però è arrivata al momento del verdetto quando due giudici hanno assegnato 4 punti di margine a Collins (116-112) e il terzo addirittura ha visto un 117-111 altamente improbabile.

Dire che il fattore campo nella boxe esiste è come scoprire l’acqua calda e probabilmente, se il match fosse stato disputato in Italia, la musica sarebbe stata diversa. Però su Collins punta molto Frank Warren, che organizzava l’evento ed è uno dei punti di riferimento della boxe mondiale. Ma almano nella forma un verdetto di questo tipo non è equo. Il match era di quelli che ruotavano intorno a uno, due punti per uno o per l’altro.

Collins è un discreto pugile, un mancino da non sottovalutare, ma soffre quando il ritmo si alza. Probabilmente Grandelli ha pagato una fase iniziale timida, in cui Collins pur non facendo cose trascendentali ha accumulato vantaggio. Ma dalla settima il match è girato. Grandelli è stato in difficiltà, ma ha reagito con veemenza. Da quel momento è andato meglio del suo avversario e se solo avesse avuto un pizzico di potenza in più, in qualche frangente avrebbe potuto chiudere i conti. Non c’è riuscito, poi i giudici hanno fatto il resto.

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