Real a quattro stelle: con Mbappé a Madrid inizia la seconda era dei galattici | Gazzetta.it

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Real a quattro stelle: con Mbappé a Madrid inizia la seconda era dei galattici

Il francese in un attacco di giovani stelle con Vinicius, Bellingham e Rodrygo. Ad Ancelotti spetterà il compito di trovare l’equilibrio per sostenere la super trazione anteriore

Corrispondente da Filippo Maria Ricci

In attesa dell’annuncio ufficiale con relativa data di presentazione dello sbarco di Kylian Mbappé al nuovo Bernabeu si apre ufficialmente la seconda era “galactica” del Real Madrid. Al culmine della prima, Vicente Del Bosque nella stagione 2002-2003 in attacco dovette cercare di far convivere Figo, Zidane, Ronaldo, Raul, McManaman, Morientes, Solari e Guti. Vinse la Liga e cadde con la Juventus di Lippi nella semifinale di Champions. In quella squadra c’era Makelele che correva per tutti, e quando nell’estate del 2003 fu venduto al Chelsea, errore gravissimo di Florentino Perez, fu l’inizio della fine della prima era galactica. 

Carlo Ancelotti ha commentato la nuova epica notte europea del Real Madrid, dopo la vittoria in rimonta sul Bayern Monaco. Il tecnico italiano ha elogiato i giocatori per il modo in cui hanno giocato per tutta la stagione, nonostante le difficoltà.

linea verde

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Ora Carlo Ancelotti, che in tantissime cose assomiglia a Del Bosque - intelligenza, carattere, carisma, esperienza, tranquillità -, dovrà fare in modo di sistemare una squadra che per la prossima stagione nel reparto offensivo avrà Mbappé, Vinicius, Rodrygo, Bellingham, Endrick, Arda Guler, Brahim e magari anche l’uomo della provvidenza, Joselu, 17 reti in questa stagione. Carlo in settimana ha detto che a lui piace adattarsi agli uomini che ha, e ovviamente la scelta a sua disposizione è fenomenale per abbondanza, varietà, qualità e persino per età. Degli 8 giocatori elencati sopra, a parte il 34enne Joselu gli altri 7 all’inizio del campionato saranno tutti under 26, con Mbappé il primo a soffiare su 26 candeline il prossimo dicembre. Arda Guler è del 2005, Endrick 2006. Giovani e molto giovani, ma con elementi già pieni di calcio e trionfi, dal Mondiale alla Champions. 

Carlo Ancelotti ha commentato la nuova epica notte europea del Real Madrid, dopo la vittoria in rimonta sul Bayern Monaco. Il tecnico italiano ha elogiato i giocatori per il modo in cui hanno giocato per tutta la stagione, nonostante le difficoltà.

chi si accentra

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 Oltre alla sua adattabilità, Ancelotti ha detto che ai suoi attaccanti non chiede nulla quando hanno la palla, "perché sono i migliori", ma un minimo di collaborazione quando bisogna difendere. Ecco, qui starà il punto critico del prossimo Madrid. Che sarà sempre in grado di segnare un gol in più del rivale, ma immaginiamo anche alla costante ricerca dell’equilibrio. A tre mesi dal via della prossima stagione proviamo ad ipotizzare un 11 del Real Madrid 2024-25, l’anno della nuova Champions e del nuovo Mondiale per Club, entrambi extra large. E lo immaginiamo alla sua massima potenza offensiva. Il problema più ovvio è la posizione di Mbappé, visto che il francese ama usare lo stesso binario di Vinicius, anche se quest’anno Luis Enrique lo ha accentrato spesso tra Dembélé e Barcola. Uno tra Vini e Mbappé dovrà traslocare: ipotizziamo che sia il francese, trasformato in un “9” che potrà ispirarsi all’immenso Benzema, con Vinicius e Rodrygo sui due lati e Bellingham alle spalle. Rodrygo è il più duttile dei 3 attaccanti, e sulla destra c’è già andato. E in caso di problemi di scarso equilibrio difensivo facile pensare che sarà il primo a uscire. 

MADRID, SPAIN - MAY 08: Antonio Rudiger, Head coach Carlo Ancelotti and Vinicius Jr. of Real Madrid CF celebrate at the end of the UEFA Champions League semi-final second leg match between Real Madrid and FC Bayern München at Estadio Santiago Bernabeu on May 08, 2024 in Madrid, Spain. (Photo by David Ramos/Getty Images)

due per tre maglie

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 A questo punto in mezzo restano due maglie: se Kroos andrà via, e qui c’è una gran paura che possa farlo decidendo di ritirarsi dopo l’Europeo casalingo, partono in vantaggio Valverde, pedina fondamentale per Ancelotti che già quest’anno ha arretrato tantissimo il proprio raggio d’azione rispetto alla scorsa stagione, e Tchouameni, che negli ultimi mesi ha trovato più spazio del connazionale Camavinga, alternativa comunque validissima. Saranno due di questi tre, aiutati dai 4 davanti, a dover puntellare e sostenere l’evidente trazione anteriore del Madrid, tappando buchi e dando una mano alla difesa. Dietro, recupererà Militao, fuori quasi tutto l’anno, che tornerà a far coppia con Rudiger, grande sorpresa stagionale quando è rimasto l’unico centrale sano dopo la caduta di Militao e Alaba. Ai loro lati l’eterno Carvajal e il poco considerato (ma non da Ancelotti) Ferland Mendy, sempre che non arrivi, e si faccia spazio, Alphonso Davies, altro giovane con grande esperienza alle spalle. Per Carlo uno squadrone, una rosa di enorme qualità che sembra avere un futuro spettacolare, perché tra i suoi 25 elementi all’inizio della prossima stagione ne avrà ben 12 di massimo 26 anni. Il tempo emetterà il suo verdetto sulla base di risultati e trofei, ma sinceramente questo secondo progetto galattico di Florentino Perez ha basi molto più solide del primo. E un’abitudine alla vittoria che negli ultimi anni è cresciuta a dismisura: anche per questo Kylian Mbappé, dopo 7 anni di frustrazioni europee parigine e due no, ha deciso di dire sì al Madrid.

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