Slovacchia, attentato al premier Robert Fico. Il partito: è tra la vita e la morte

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Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato ferito in una sparatoria avvenuta al termine di una riunione del governo nella città di Handlova, vicino a Bratislava. L'attacco è avvenuto mentre Robert Fico si trovava all'esterno e stava salutando la folla. È stato trasportato d'urgenza in ospedale. Sarebbe stato un uomo di 71 anni, originario di Levice, a sparare al primo ministro slovacco Robert Fico. Lo fa sapere l'emittente locale Tv Joj spiegando la polizia lo ha fermato. Mentre era in manette, l'uomo ha detto qualcosa alle forze dell'ordine, ma per ora non si sanno ancora le ragioni del gesto. L’uomo che ha sparato al premier ferendolo con tre-quattro colpi, sembra aver mirato direttamente a lui, colpendolo all’addome e alla testa. Queste informazioni sono riportate da Nexta, che cita fonti locali e aggiunge che i primi a fermare il 71enne sarebbero stati proprio i testimoni oculari che poi lo hanno consegnato alle forze dell’ordine. 

«Oggi R. Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. È stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore».

Lo si legge in un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico 

Fonti del partito Smer del premier confermano al Guardian che il primo ministro è stato colpito all'addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Fico starebbe lottando «è tra la vita e la morte», riferisce il governo slovacco. È stato «trasportato in elicottero a Banska Bystrica tra la vita e la morte».

«Robo, vieni qui!» le parole gridate dall’attentatore per attirare l’attenzione del politico prima di fare fuoco. Lo sostiene il quotidiano slovacco Pravda.

Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato portato d'urgenza in ospedale dopo essere stato ferito in quello che il Ministero degli Interni della nazione ha descritto come un tentativo di assassinio.

Fico stava camminando in mezzo alla folla e stava per salire nella sua auto, quando sono stati sparati dei colpi, ha riferito il quotidiano Dennik N. Testimoni oculari hanno sentito quattro colpi mentre Fico cadeva a terra, dopo di che è stato sollevato dalle guardie del corpo, caricato in un'auto e portato via, spiega il giornale.

La presidente uscente Zuzana Caputova ha condannato quello che ha descritto come un «attacco brutale e spericolato» al primo ministro in un post su Facebook. «Sono scioccata. Auguro a Robert Fico tutta la forza necessaria per riprendersi dall'attacco in questo momento critico», ha scritto. Al momento il parlamento slovacco ha sospeso la sessione che era in corso.

Le reazioni internazionali

Arrivano le prime reazioni della politica internaziole, diversi i messaggi pubblicati sui social a condanna dell’aggressione. «Sono sconvolta dall'orribile attacco al Primo Ministro slovacco Robert Fico a Handlova – scrive su X la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola –  A nome del Parlamento europeo, condanno questo atto di violenza. I miei pensieri sono rivolti a lui e alla sua famiglia in questo momento così difficile». 

«Sono scioccato dalla notizia dell'aggressione al primo ministro slovacco Fico dopo la riunione del gabinetto slovacco a Handlova. Niente potrà mai giustificare la violenza o tali attacchi. I miei pensieri vanno al primo ministro e alla sua famiglia». Lo scrive Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, anche lui sceglie di affidare il suo messaggio ad un post su X.

«Condanno fermamente il vile attacco al primo ministro Robert Fico. Tali atti di violenza non trovano posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso. – commenta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – I miei pensieri vanno al premier Fico e alla sua famiglia», chiude così il post pubblicato sul social X. 

Dall’Italia arrivano il messaggio di vicinanza del ministro degli esteri Antonio Tajani: «È una cosa preoccupante, la violenza in Europa non dovrebbe esserci», che ha evitato altre considerazioni davanti alle notizie ancora frammentarie sull'aggressione al premier slovacco «Siamo vicini a Fico. Bisogna capire di cosa si tratta - ha aggiunto Tajani parlando in Transatlantico alla Camera dopo il question time -. È presto per fare commenti, non sappiamo se è un atto terroristico, se è stato uno squilibrato».

Si aggiunge il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che ha scritto sui social: «Siamo vicini al primo ministro della Slovacchia Robert Fico, rimasto ferito in una sparatoria. A lui, alla sua famiglia e al popolo slovacco la nostra affettuosa solidarietà e vicinanza».

Tra i messaggi gli altri messaggi arriva anche quello del premier ungherese Viktor Orban: «Sono rimasto profondamente scioccato dall'atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico. Preghiamo per la sua salute e per una rapida guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!», scrive su X.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è detto «scioccato» per l'attento odierno al premier slovacco. «Sono scioccato per l'attentato a Robert Fico, grande amico della Serbia e mio personale. Caro amico, prego per te e per la tua salute», ha scritto Vucic su X.

Carriera politica

Robert Fico è una figura politica di grande influenza e controversa nella storia moderna della Slovacchia. Ha iniziato la sua carriera come parlamentare giovanissimo nel 1992, emergendo dal partito di sinistra che ha avuto origine dal crollo del partito comunista. Successivamente, ha fondato Smer, un partito socialdemocratico che ha suscitato qualche polemica tra i socialisti europei. Fico ha ricoperto la carica di primo ministro per tre mandati nel 2006, nel 2012 e nel 2016, ma l’ultimo è stato interrotto a causa di pressioni dall'opinione pubblica e dalla magistratura. La sua evoluzione politica lo ha visto trasformarsi da ex comunista in un populista che cerca alleanze anche nell'estrema destra. Alcuni lo descrivono come un individuo pragmatico e cinico, sempre desideroso di potere, la cui posizione politica oscilla tra il filo-europeismo e l'antagonismo verso l'Europa, a seconda delle circostanze. Attualmente è in carica dal 25 ottobre 2023. 

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