Le Isole d’Oro della Costa Azzurra, sogno a occhi aperti

Le Isole di Hyères, chiamate anche Isole d'Oro grazie ai riflessi dorati del tramonto sulle rocce , sono le più note e apprezzate della Costa Azzurra

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Redazione

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Le Isole di Hyères, chiamate nell’antichità anche Isole d’Oro grazie ai riflessi dorati del tramonto sulle rocce, sono le più note e apprezzate dell’altrettanto magnifica Costa Azzurra, contraddistinte da una natura incontaminata e lambite da acque turchesi e cristalline.

Sono Porquerolles, il principale centro turistico, Le Levant, dedicata al naturismo, e Port-Cros, parco nazionale e riserva marina.

Autentico paradiso per le immersioni, per le regate con la vela e per emozionanti escursioni in barca dal fondo in vetro per ammirare i fondali che pullulano di vita marina ma non soltanto.

Come arrivare alle Isole d’Oro della Costa Azzurra

Le tre splendide isole sono comodamente raggiungibili dalla cittadina di Hyères oppure dalla penisola di Gens con collegamenti di un’ora per Port-Cros, mezz’ora per Le Levant e una ventina di minuti per Porquerolles.

Su ognuna di esse sono in vigore regole ferree per tutelare lo straordinario patrimonio naturalistico ed è quindi vietato campeggiare, accendere fuochi, pescare, la raccolta delle conchiglie e delle piante, e uscire dai sentieri segnalati.

Porquerolles, eco dei Caraibi

Con la particolare forma a mezzaluna, candide spiagge, costa frastagliata, verdi pini e profumata macchia mediterranea, Porquellos è sicuramente la più affascinante tra le Isole d’Oro della Costa Azzurra, che ricorda un remoto eden caraibico.

Visitabile solo a piedi o in bicicletta, è perfetta per le escursioni, le immersioni, il ciclismo e relax in spiaggia: tra le più incantevoli vanno menzionate La Courtade, la più vicina al paese e a misura di famiglia, Notre Dame, eletta Spiaggia più bella d’Europa nel 2015, la Plage d’Argent protetta da una fresca pineta, e la Spiaggia di Langoustier, amena caletta riparata dal vento.

Tra i punti di interesse vi sono, invece, il punto panoramico mozzafiato Calanque de l’Indienne con maestose scogliere, l’ottocentesco Faro a 84 metri sul livello del mare da cui godere di una vista indimenticabile, la Chiesa di Sainte-Anne, monumento storico, la Fondazione Carmignac, antico casale trasformato in museo che custodisce opere di artisti del calibro di Warhol e Botticelli, e il tipico mulino a vento della Provenza, il Mulino du Bonheur.

Da vedere anche le fortificazioni militari quali il Forte di S. Agatha del XVI secolo, oggi cornice del Porquerolles Jazz Festival, il seicentesco Forte de l’Alycastre e il Forte De Repentanc, ora monastero ortodosso.

Port-Cros, riserva naturale del Mediterraneo

L’isola di Port-Cros è parco nazionale nonché riserva protetta del Mediterraneo per la salvaguardia di fauna e flora con 1800 ettari di mare e 700 di terra.

Aspra e selvaggia, è la scelta ottimale per gli amanti della natura che potranno scoprirla, passo dopo passo, esclusivamente a piedi.

Durante il trekking e le escursioni lungo i numerosi sentieri che si diramano dall’imbarcadero, è consigliabile avere con sé abbondanti scorte d’acqua poiché sull’isola scarseggia.

Levant e lo stile di vita del naturismo

Infine, scopriamo l’isola di Levant, quasi per la sua interezza zona militare tanto che è aperta al pubblico solo una piccola area sulla costa occidentale, dedicata per lo più al naturismo.

Infatti, qui sorge il villaggio di Héliopolis dove il naturismo è praticato non appena il clima lo permette, con rispetto e tolleranza, uno stile di vita che attrae la maggior parte dei turisti tra luglio e agosto.

La pratica del naturismo è permessa dappertutto su Levant, a eccezione della piazza del paese e delle zone pubbliche intorno al porto. Ma non è tutto: diventa obbligatoria sull’unica spiaggia accessibile, la Spiaggia delle Grottes.

Tuttavia, per chi ha il desiderio di esplorare l’isola ma non è naturista, è disponibile un apposito percorso naturalistico (di circa due ore e mezza) che conduce dall’accesso della tenuta, sulla cima del villaggio, al Cirque de la Galère e poi, costeggiando il mare, fino al porto.

Da ricordare che le strade non sono illuminate per cui, al calar del sole, è indispensabile munirsi di torcia.