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Da “Megalopolis” a “Marcello mio”, i 10 film più attesi del Festival di Cannes

In programma dal 14 al 25 maggio, la 77esima edizione della kermesse cinematografica francese propone un ricco cartellone

di Andrea Chimento

4' di lettura

È quasi tutto pronto per l’inizio della 77esima edizione del Festival di Cannes, in programma dal 14 al 25 maggio. All’interno del ricchissimo cartellone abbiamo individuato quelli che per noi sono i titoli più significativi:

Megalopolis

Megalopolis di Francis Ford Coppola

Non è soltanto il film più atteso del Festival, ma in assoluto una delle pellicole che i cinefili di tutto il mondo stanno aspettando ormai da parecchi anni. Il regista de “Il padrino” e di “Apocalypse Now” è tornato dietro la macchina da presa per un progetto inseguito da moltissimo tempo: al centro la storia di un architetto di New York City, che ha un piano utopistico per ricostruire la città, totalmente distrutta da una catastrofe, in un modo del tutto nuovo e innovativo. Protagonista Adam Driver per quello che, in ogni caso, sarà il grande evento della manifestazione.

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Parthenope

Parthenope di Paolo Sorrentino

L’unico film italiano in concorso è uno dei lungometraggi più attesi dell’anno: dopo l’emozionante “È stata la mano di Dio”, Paolo Sorrentino torna a raccontare la sua Napoli in questa pellicola che si preannuncia altrettanto coinvolgente. Al centro c’è la vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è una sirena e neanche un mito. Dal 1950, quando nasce, il personaggio diventerà metafora di cambiamenti sociali ed esistenziali, con la città di Napoli che sarà certamente la co-protagonista della sceneggiatura. A Cannes Sorrentino è già stato più volte (anche con i suoi film più belli e importanti, “Il divo” e “La grande bellezza”) ed è uno dei nomi da tenere in considerazione del concorso di quest’anno.

Cannes, i 10 film più attesi

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The Shrouds

The Shrouds di David Cronenberg

Ci aspettiamo un nuovo capolavoro da parte di David Cronenberg, autore che con questo film firma uno dei progetti più intimi e personali della sua carriera. Protagonista è Vincent Cassel nei panni di un uomo che sembra essere un alter ego del regista canadese, tanto per il look, quanto per la situazione che ha da poco vissuto. Rimasto vedovo, il personaggio principale non si arrende al fatto di non poter aver più alcun legame con la moglie e decide di costruire un dispositivo che permette di connettersi con i defunti all’interno di un sudario funerario. “The Shrouds” appare un prodotto particolarmente sentito, che si prepara a scuotere la Croisette come pochi altri.

Kinds of Kindness

Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos

Dopo il Leone d’oro vinto all’ultima Mostra del Cinema di Venezia con “Povere creature”, il regista greco Yorgos Lanthimos punta a un altro riconoscimento importante al Festival di Cannes con la sua nuova pellicola. Nel cast ci sono diversi volti noti – da Emma Stone a Margaret Qualley, da Willem Dafoe a Jesse Plemons – che interpretano i vari personaggi di un film corale, diviso in più storie che immaginiamo finiranno per convergere. I primi materiali promozionali hanno mostrato un progetto eccentrico, in cui i generi e gli stili si mescolano, perfettamente nelle corde del suo autore.

Limonov – The Ballad

Limonov – The Ballad di Kirill Serebrennikov

Ispirato al romanzo biografico di Emmanuel Carrère, il film ricostruisce le vicende del poeta e oppositore russo attraverso la storia di cinque suoi grandi amori in giro per il mondo. Non ci aspettiamo però una semplice opera biografica sul passato, ma un lungometraggio politico che possa parlare anche della Russia di oggi. Kirill Serebrennikov è infatti un autore particolarmente impegnato e questo sembra essere uno dei progetti più ambiziosi della sua carriera.

Bird

Bird di Andrea Arnold

Storie di periferie per raccontare esistenze ai margini della società: le prime informazioni che abbiamo su “Bird” ci parlano di un lungometraggio senza dubbio nello stile di Andrea Arnold, autrice britannica di grande talento, che ha firmato in carriera film importanti come “Fish Tank” e “American Honey”. Lo sguardo della regista inglese è intenso e capace colpire a fondo e la curiosità è altissima anche perché nel cast ci sono due degli attori più bravi del momento: Barry Keoghan e Franz Rogowski.

Furiosa

Furiosa – A Mad Max Saga di George Miller

Dopo il grande successo di “Mad Max: Fury Road”, George Miller torna alla saga che aveva inaugurato nel 1979 con “Interceptor” e che è stata proprio rilanciata dal precedente film del 2015. Nove anni dopo ritroviamo il personaggio di Furiosa in un prequel dove questa particolare eroina avrà il volto della lanciatissima Anya Taylor-Joy. Accanto a lei ci sarà Chris Hemsworth in uno dei film del cartellone di Cannes di cui si parlerà maggiormente, nonostante sia inserito tra i titoli fuori concorso.

Oh Canada

Oh Canada di Paul Schrader

Un disertore fuggito in Canada per evitare di finire in Vietnam durante la guerra: è questo il personaggio principale del nuovo film di Paul Schrader, regista americano classe 1946, che si trova in un grande momento di carriera dopo gli ottimi esiti raggiunti con “First Reformed”, “Il collezionista di carte” e, seppur in tono minore, con “Il maestro giardiniere”. Da Schrader ci si può aspettare di tutto, ma non che possa lasciare indifferenti e anche questa pellicola si preannuncia capace di far riflettere a lungo. Nel cast Jacob Elordi, Richard Gere e Uma Thurman.

Horizon: An American Saga

Horizon: An American Saga di Kevin Costner

È un progetto ambiziosissimo quello con cui Kevin Costner torna dietro la macchina da presa a ventun anni di distanza da “Open Range – Terra di confine”. Verrà presentata fuori concorso la prima parte di questa saga con cui Costner cerca di ridare vita a un genere come il western, che non sta certamente vivendo un momento di grandissima gloria negli ultimi anni. L’esordio alla regia di Costner fu nel 1990 con “Balla coi lupi” e chissà che questo nuovo progetto non possa far tornare il divo americano alla fama di quel tempo.

Marcello mio

Marcello mio di Christophe Honoré

Nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni, in concorso a Cannes c’è un vero e proprio omaggio all’attore de “La dolce vita” di “8 ½”, firmato dal raffinato regista francese Christophe Honoré. Questa coproduzione tra Francia e Italia ha al centro la figlia di Mastroianni, Chiara, che inizia a vestirsi, a parlare e a comportarsi come Marcello, tanto da identificarsi completamente in lui. Nel cast c’è anche Catherine Deneuve, madre di Chiara. Tutto fa pensare a una pellicola capace di toccare corde profondissime e ci prepariamo a tirare fuori i fazzoletti.

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