Nasce Ifis Art, la banca mette al centro l’economia della Bellezza | Corriere.it

Nasce Ifis Art, la banca mette al centro l’economia della Bellezza

diVeronica Tuzii

Le iniziative della challenger bank: dal Parco della Scultura a Mestre, al recupero dell’opera di Banksy

Al centro la valorizzazione dell’arte, della cultura, della creatività contemporanea e dei loro valori. Banca Ifis lancia «Ifis art», un progetto sistemico fortemente voluto e ideato dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, che raccoglie tutte le iniziative realizzate dalla banca nel campo dell’arte e della cultura della challenger bank. «A partire - spiega il presidente - dall’importante collezione d’arte che la banca ha acquisito nel tempo e nell’idea di voler valorizzare in nostro brand aggiungendo qualcos’altro oltre alla funzione di banca nasce Ifis art. Al centro dell’iniziativa c’è la volontà di costituire un ponte tra pubblico e privato per recuperare parti di patrimonio artistico italiano e metterlo a disposizione delle comunità»

La collezione

Ifis art si articola in una serie di iniziative, a partire dall’importante collezione d’arte che la Banca ha acquisito nel tempo. Costituita da oltre 100 opere di 50 artisti, parte della raccolta ha trovato casa naturale nel Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis, un progetto curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, all’interno dei 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg, a Mestre. Il Parco ospita le opere di artisti quali Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert e Giuseppe Penone. Dal 28 aprile sarà aperto al pubblico, previa prenotazione tramite la app «Ifis art». Ad accompagnare il progetto espositivo, Banca Ifis ha prodotto il volume La Natura della Scultura contemporanea. Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni (Skira). 

Pubblico e privato

Uno dei perni su cui si fonda Ifis art è la collaborazione pubblico-privato. Tra i progetti più significativi c’è l’operazione di recupero dell’opera di Banksy, The Migrant Child, dopo l’acquisto del Palazzo San Pantalon, a Venezia, dove l’opera è apparsa nel 2019. «La apriremo – afferma Fürstenberg Fassio - in occasione della Biennale del 2026. Sarà trasformato in uno spazio espositivo dedicato soprattutto agli artisti più giovani, italiani e internazionali, e aperto alla comunità veneziana. Stiamo lavorando con il ministro Sangiuliano all’idea di rendere disponibile il palazzo come parte del Padiglione Italia». In questi giorni Banca Ifis ha reso interattiva l’opera dello street artist grazie all’installazione digitale «Light over Banksy - Human Rights First», realizzata da Anderson Tegon e dal team creativo di Pepper’s Ghost. Tra molte altre iniziative di Ifis art c’è il sostegno alle imprese del vetro e dell’artigianato e l’«Economia della Bellezza» piattaforma per stimolare riflessioni e approfondimenti sul valore, non solo economico, ma anche sociale, che arte e cultura portano a comunità, imprese e territori. 

La polemica con Sgarbi

La banca ha recentemente acquistato 12 busti di Antonio Canova. A proposito di queste sculture del maestro neoclassico, l’acquisto è stato suggerito da Vittorio Sgarbi, allora sottosegretario al ministero della Cultura. Amico-consigliere del presidente Fürstenberg Fassio, Sgarbi è intervenuto (polemicamente) alla presentazione di Ifis Art: «Banca Ifis, sponsor del Padiglione Italia alla Biennale, non dovrebbe più dare un euro. Sono stati spesi 800mila euro per la Partecipazione nazionale per dei tubi innocenti. È una violazione all’erario e un insulto all’umanità. Farò un esposto». Il presidente di Banca Ifis ha risposto: «Noi supportiamo il Padiglione e non entriamo nel merito delle scelte artistiche».

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13 maggio 2024