Si sposta a nord-est il ciclo produttivo, lo dicono i tir: ne circolano il doppio sulla Milano-Venezia rispetto alla Torino-Milano | Corriere.it

Si sposta a nord-est il ciclo produttivo, lo dicono i tir: ne circolano il doppio sulla Milano-Venezia rispetto alla Torino-Milano

diRedazione Brescia 

Sulla A4 Brescia-Padova nel primo semestre del 2023 sono transitati 28.618 veicoli pesanti teorici medi al giorno

Il numero di mezzi pesanti che ogni giorno sfreccia lungo quasi tutta l'A4 Milano-Venezia è doppio rispetto a quello che corre sulla tratta Torino-Milano. «Sebbene rappresenti un indicatore molto empirico, anche i flussi di traffico dei tir confermano quello che le statistiche economiche ci segnalano da tempo; Milano continua a essere la capitale economica e finanziaria del Paese, ma da qualche decennio il triangolo industriale del Paese è ruotato di 180 gradi», analizza la Cgia di Mestre. 

Se il capoluogo regionale lombardo negli ultimi decenni «ha rafforzato la sua centralità, gli altri due vertici non sono più Torino e Genova, ma Bologna e Venezia. Per numero di imprese, di lavoratori, di fatturato e di Pil non ci sono confronti; anche gli spostamenti delle merci su gomma confermano il sorpasso. Il vecchio triangolo più produttivo del Paese che poggiava sul nord-ovest è stato scalzato dal nuovo che, adesso, parte da Milano e racchiude tutto il nord-est», evidenzia ancora la Cgia. Insomma, il baricentro del sistema produttivo italiano «si è spostato a est, dove abbiamo un modello economico più avanzato in cui la manifattura, il terziario e la logistica tendono ad integrarsi e diventare un tutt'uno; con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sugli scudi». 

Il risultato che emerge dall'elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia su dati dell'Associazione italiana società concessionarie Autostrade e Trafori (Aiscat) «è inequivocabile»: se sulla A4 Brescia-Padova nel primo semestre del 2023 sono transitati 28.618 veicoli pesanti teorici medi al giorno, sulla Milano-Brescia se ne sono contati 25.920, mentre sulla Torino-Milano 13.636. Sull'A1 Milano-Bologna il numero dei tir giornalieri ha toccato quota 23.431, contro 10.209 dell'A7 Milano-Serravalle e i 7.319 dell'A7 Genova-Serravalle (questi ultimoi due sono gli assi che collegano Genova a Milano). 

Sull'intero sistema autostradale d'Italia, il dato medio giornaliero è di 9.838 veicoli teorici, un flusso tre volte inferiore al dato medio della tratta più trafficata d'Italia, ovvero l'A4 Brescia-Padova. «Ovviamente c'è anche il rovescio della medaglia: con tanti tir per strada molte infrastrutture viarie lombarde e del nord-est sono soffocate dal traffico, dall'inquinamento e presentano una soglia di rischio incidenti stradali molto elevata». 

La Cgia evidenzia anche che rispetto all'anno pre-pandemico (2019), la percorrenza dei mezzi pesanti ha subito in quasi tutte le principali tratte autostradali aumenti importanti, soprattutto nel nord-ovest. La ripresa economica registrata dopo la crisi sanitaria causata dalla pandemia ha spinto in alto i volumi economici e, conseguentemente, la quantità delle merci trasportate con gli autoarticolati. 

Al nord, ad esempio, spicca il +13,2% dei mezzi pesanti lungo l'A6 Torino-Savona, il +9,3% nell'A10 Ventimiglia-Savona, il +7,1% nell'A4 Torino-Milano, il +5,5% nell'A4 Venezia-Trieste e il +4,2% sia nell'A4 Brescia-Padova che nell'A22 Verona-Brennero. Nel Centro, invece, la tratta più percorsa dai tir riguarda l'A1 Bologna-Firenze con un numero teorico medio giornaliero di mezzi pesanti pari a 18.510 (+0,3% rispetto al 2019). Seguono l'A1 Firenze-Roma con 14.666 (+1,9%) e l'A1 Roma-Napoli con 14.566 (+7,6%). Nel sud e nelle Isole, infine, spiccano gli 8.824 mezzi pesanti teorici medi giornalieri (+8,6%) che sfrecciano lungo l'A3 Napoli-Salerno. Seguono i 4.773 autoarticolati (+7,6%) che attraversano la A14 Lanciano-Canosa e i 4.067 (+ 5,2% rispetto al 2019) che in Sicilia viaggiano lungo la Messina-Catania.

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11 maggio 2024