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Roberto Baggio: una leggenda che trascende il tempo

Vent'anni dopo il ritiro, il mito di Roberto Baggio continua a vivere nei cuori dei tifosi

Il 16 maggio 2004, il mondo del calcio assisteva a uno degli addii più toccanti nella storia dello sport: Roberto Baggio, il Divin Codino, giocava la sua ultima partita ufficiale. La sua carriera è stata un viaggio incredibile attraverso gioie e dolori, spesso segnati da infortuni gravi che tuttavia non hanno mai oscurato il suo talento straordinario.

Baggio, una figura iconica, ha salutato il calcio giocato in quel di San Siro, con una passerella emozionante e lacrime di commozione che hanno bagnato il volto di molti. La sua uscita dal campo al minuto 39 non fu solo la fine di una partita, ma l’epilogo di un’era che ha lasciato un vuoto incolmabile per molti appassionati. Come testimoniato dalla canzone di Cesare Cremonini, “Da quando Baggio non gioca più, non è più domenica”, il calcio ha perso uno dei suoi artisti più puri e amati.

Oggi, a venti anni di distanza, Baggio vive una vita lontana dai riflettori del calcio, dedicandosi alla famiglia e alle sue passioni personali. Michel Platini lo ha descritto come “più che un 10, un nove e mezzo”, un tributo alla sua abilità unica e al suo stile inconfondibile, una fusione perfetta tra tecnica italiana e fantasia brasiliana.

Baggio ha attraversato la sua carriera calcistica vestendo le maglie di alcuni dei club più grandi d’Italia – da Fiorentina a Juventus, Milan e Inter – diventando un simbolo di bellezza e arte nel calcio, capace di unire i tifosi nonostante le rivalità. I suoi momenti più alti, come i gol memorabili durante il Mondiale di Italia ’90 e le sue lacrime dopo il famoso rigore sbagliato nella finale del 1994 contro il Brasile, rimangono incisi nella memoria collettiva.

La sua conversione al buddhismo, il buen ritiro in Argentina, e i tributi musicali da parte di artisti come Lucio Dalla e Diodato, testimoniano l’impatto di Baggio non solo come sportivo, ma come vero e proprio fenomeno culturale. La sua eredità è tanto vasta quanto profonda, riflettendo il numero di maglie iconiche che ha indossato e le numerose sfide superate.

Con oltre 643 partite giocate da professionista e 291 gol segnati, la carriera di Baggio è stata una fonte di ispirazione per molte generazioni. Anche se il calcio ha continuato senza di lui, l’essenza di ciò che ha rappresentato per il campo – arte, coraggio e una continua rinascita – resta eterna. Per molti, finché ci sarà il calcio, Roberto Baggio sarà sempre un simbolo di domeniche indimenticabili.

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