Genoa, l’ambizione fa rima con Gilardino. Nel suo contratto c’è il premio Champions - la Repubblica

Genova

Il Grifone

Genoa, l’ambizione fa rima con Gilardino. Nel suo contratto c’è il premio Champions

Alberto Gilardino, il tecnico del Genoa
Alberto Gilardino, il tecnico del Genoa 
Il tecnico con Telenord a Portofino. Idee chiare: “La squadra deve sempre rispecchiare il popolo rossoblù”
2 minuti di lettura

Parata di stelle per il 1° premio nazionale Telenord Gianni Di Marzio andato in scena nella splendida cornice del Castello Brown di Portofino. Presentato dal direttore di Telenord, Giampiero Timossi, e da Carlotta Nicoletti, sul palco si sono alternati protagonisti del presente e del passato da Marcello Lippi a Gianluigi Buffon, arrivando ad Alberto Gilardino. Tra i giornalisti il direttore di Sky Sport Federico Ferri e naturalmente Gianluca Di Marzio, figlio dell’indimenticabile Gianni, che guidò anche il Genoa, premiato dall’assessore regionale allo sport di Regione Liguria Simona Ferro.

Tra i più attesi proprio il tecnico del Grifone, Gilardino, che non si è sottratto alle domande sul palco. «Sono l’allenatore di una società e di una piazza dove c’è grandissima passione e pressione. Per quanto mi riguarda questa è anche la mia caratteristica. Io penso a lavorare sul campo con la squadra, quindi cerco di mantenere questo tipo di profilo e cerco di trasmetterlo alla squadra. Credo che sia un input, un dna che abbiamo mantenuto nei mesi e durante la stagione. Quello che abbiamo cercato di costruire sin dal ritiro. Il Genoa deve essere questo, rispecchiare nel proprio popolo la passione e l’umiltà. Queste parole devono fare riferimento alla squadra del Genoa».

Un Gilardino umile ma senza rimpianti che ha ben in mente l’ambizione della proprietà, tanto è vero che nel suo nuovo contratto sarà inserito (e lui lo ha accettato di buon grado) il premio Champions. «C’è sempre da migliorare e io in primis sono molto autocritico. Ma credo che abbiamo fatto qualcosa di importante perché abbiamo vinto il campionato la scorsa stagione, e di questo ringrazio la società presente qui con Blazquez ma ringrazio tutti da Zangrillo a Ricciardella a Ottolini. Tutte le persone che mi stanno vicino quotidianamente e mi danno modo di lavorare con tranquillità e serenità. Credo sia stato fatto un percorso importante la scorsa stagione con la vittoria in campionato, poi abbiamo ricominciato in ritiro un nuovo percorso con tanti giocatori che a fine mercato sono andati via e sono arrivati nuovi giocatori. Ma abbiamo ricostruito e lo abbiamo fatto in maniera ottima. Ambizioni? Blazquez è molto ambizioso, come lo sono io e lo è la squadra. Però cerco sempre di mantenere i piedi a terra perché è una piazza molto esigente con grande passione. C’è un certo tipo di pressione e fino a oggi abbiamo fatto molto bene, adesso dobbiamo finire nel modo migliore e poi riconfermare quello che di buono abbiamo fatto quest’anno e sarebbe già un grande successo. Normale si pensi sempre a fare meglio e a migliorarsi».

Bologna e Atalanta possono essere esempi da seguire ma Gilardino ha voluto sottolineare soprattutto una cosa di queste due realtà. «Il Bologna ha raggiunto questo traguardo in 10 anni e anche l’Atalanta di Gasperini ci ha messo del tempo. E’ un percorso di crescita che società e squadra devono fare, ci vuole tempo ed è naturale, ma ci deve essere ambizione e questa proprietà ce l’ha. Sarà fondamentale trasportarla alla squadra perché diventerà determinante nella prossima stagione».

Domenica ultima trasferta per i rossoblù attesi all’Olimpico dalla sfida alla Roma. Oggi i ragazzi di Gilardino riprenderanno gli allenamenti. Messias, Malinovskyi, Vitinha e Bani saranno sotto osservazione e proveranno a rientrare in gruppo per poter essere a disposizione per domenica a Roma o per l’ultima in casa con il Bologna. Sorprendono i dati relativi all’ultima gara con il Sassuolo che ha visto il “maratoneta” Thorsby guadagnarsi la palma del primatista in termini di chilometri percorsi con 12.611 metri, al secondo posto Frendrup, 12.218, mentre al terzo Martin con 11.120. Si conferma nella velocità in sprint Spence, che praticamente in ogni gara vince questa particolare classifica, mentre per quanto riguarda la velocità media i primatisti sono Martin e Strootman.

I commenti dei lettori