Cécile de France moglie e modella, gli amici immaginari, Laetitia Casta anti-violenza e altri 7 film al cinema o in streaming | Corriere.it

Cécile de France moglie e modella, gli amici immaginari, Laetitia Casta anti-violenza e altri 7 film al cinema o in streaming

diPaolo Baldini

I CINECONSIGLI Le prime visioni nelle sale e le novità delle piattaforme digitali: «Ritratto di un amore», «Niente da perdere», «I dannati», «IF: Gli amici immaginari», «Una storia nera», «Foglie al vento», «Kursk», «Jeanne du Barry: La favorita del Re», «Dieci Minuti», «Godzilla e Kong: Il nuovo impero»

I DANNATI. Nelle sale

Piace la sfida che Roberto Minervini, filmmaker italiano, nato a Fermo, nelle Marche, ma da tempo attivo negli Stati Uniti, ha ingaggiato con sé stesso. Alla sesta regia, quattro anni dopo Che fare quando il mondo è in fiamme? legato ai sussulti del Black Lives Matter, Minervini prova quel che in botanica si chiama innesto. In pratica incrocia lo schema del documentario, in cui si è formato, con il cinema di fiction, in costume, di ricostruzione storica.
Cinema ibrido, per definirlo con un aggettivo oggi di moda che riguarda in primis i motori d’auto. I dannati esprime un concetto dantesco, sulfureo, politico. Non parla di guerrieri, condottieri, cowboy, bensì di proletari della battaglia. Coniugare generi così diversi, western e war movie compresi, è una dura impresa, perché l’additivo della fantasia rischia di corrodere la puntualità documentaristica, di enfatizzare la Storia, di deformarla e di sbagliarne il senso.
Ma Minervini evita con cura di finire fuori strada: dispone i temi - fede, famiglia, politica - e sistema i dettagli. La reimpaginazione storica è dovuta solo al punto di vista. Con I dannati, siamo nel rigido inverno 1862, durante la guerra di Secessione americana, Nordisti contro Sudisti, che fu combattuta tra il 12 aprile del 1861, quando le forze confederate attaccarono Fort Sumter, e il giugno 1865, causando la morte di 365mila persone. Minervini parte da un episodio verosimile: l’esercito degli Stati Uniti invia a Ovest una compagnia di volontari con il compito di esplorazione e presidio in una terra di frontiera. «Questo posto ha tutto, sarebbe davvero un luogo meraviglioso per vivere».
La missione dei «dannati» diventa un viaggio nell’inferno bellico e insieme un’indagine interiore che i soldati blu compiono per rispondere a una serie di interrogativi esistenziali: perché sono lì, quali sono le motivazioni che li hanno portati in quel luogo selvaggio dove tutto sembra finire, perché combattono quel conflitto fratricida? Una specie di seduta psicanalitica on the road, con il timore di essere arrivati alla fine del mondo, sotto il tiro delle armi nemiche, dilaniati dai dubbi, mentre le possibilità di sopravvivenza si assottigliano
Il gruppo si batte contro la Natura maestosa e crudele e un nemico invisibile che spara e uccide ma mai si vede: il comandante, l’uomo di fede, il tiratore scelto, il mercenario, l’anziano ufficiale legato alla bottiglia, il giovane idealista che trova conforto citando passi della Bibbia . Il film si apre con un branco di lupi che sbranano un caribù cercando di sopraffarsi. Chiaro è il riferimento di Minervini alla follia bellica, dove prevalgono gli istinti e la ferocia è / sembra la sola via di fuga per arrivare a un’improbabile sopravvivenza.
Non esiste un Potere militare che indirizzi le scelte della soldataglia. Non ci sono ordini dall’alto. La situazione è tale per cui ognuno cerca in sé una ragione per vivere. Alla fine dopo cavalcate epiche tra praterie e montagne, insidie, ferite e disperazioni, restano due militari: si sono lasciati dietro le spalle una scia di morte, li aspetta una nevicata epica, tradizionalmente purificatrice
Minervini racconta che il film è stato realizzato senza trascurare l’esperienza maturata negli ultimi vent’anni, «senza sacrificare il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei miei lavori precedenti». Dunque, «un documentario di creazione» che al Festival di Cannes si prepara ad affrontare un non facile cammino da outsider nella programmazione del Certain Regard. Uno dei meriti maggiori del film è aver coinvolto (e convinto) un cast di attori tutti sulla stessa lunghezza d’onda: Jeremiah Knupp, René W. Solomon, Cuyler Ballenger, Noah Carlson, Judah Carlson e Tim Carlson.

I DANNATI di Roberto Minervini
(Usa-Italia-Belgio, 2024, durata 89’, Lucky Red) 

con Jeremiah Knupp, Cuyler Ballenger, René W. Solomon, Noah Carlson, Timothy Carlson 
Giudizio: 3 ½ su 5 
Nelle sale

Cécile de France moglie e modella, gli amici immaginari, Laetitia Casta anti-violenza e altri 7 film al cinema o in streaming

La marcia dei soldati blu durante la guerra di secessione americana (1861-1865)

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