Con il caldo a Roma torna la vespa orientalis: l’insetto è oggetto di uno studio che punta a mapparne la diffusione - la Repubblica

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Con il caldo a Roma torna la vespa orientalis: l’insetto è oggetto di uno studio che punta a mapparne la diffusione

Con il caldo a Roma torna la vespa orientalis: l’insetto è oggetto di uno studio che punta a mapparne la diffusione

L’idea di un lavoro congiunto è nato a maggio 2023, dopo un seminario sulla vespa vetulina, “che per ora rimane una minaccia”

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Torna il caldo e anche uno degli insetti che più di tutti nelle scorse estati ha impaurito i romani: la vespa orientalis o vespa crabro. Non veniva avvistata così spesso in città dagli anni Cinquanta, ma ormai sta entrando a far parte a tutti gli effetti del bestiario capitolino insieme a gabbiani, topi, cinghiali: le prime vespe dell’estate 2022 sono comparse sul terrazzo di una signora a Monteverde, nel municipio XII, oggi è per lo più presente nell’I e nel II. Tanto che da quell’anno anche il dipartimento Ambiente del Comune e la protezione civile sono allertati e intervengono in base alle segnalazioni dei cittadini, mentre tante ditte private hanno trovato un nuovo business in cui lanciarsi.

Intanto anche gli scienziati e i ricercatori stanno studiando meglio quest’animale onnivoro attirato quindi anche dagli scarti di cibo presenti nell’immondizia. Emanuela Ferretti, apicoltrice del Gruppo Api Sparse, sta portando avanti uno studio in collaborazione con Karen Power, ricercatrice del dipartimento di Biologia dell’università Federico II di Napoli. Nel dettaglio, si sta facendo un monitoraggio di questa vespa su Roma e provincia.

L’idea di un lavoro congiunto è nato a maggio dell’anno scorso, dopo un seminario sulla vespa vetulina, “che per ora rimane una minaccia”, anche se nel Lazio ancora non sarebbe stata segnalata. L’attività, precisa l’esperta, punta a mappare e a raccontare la diffusione della vespa orientalis, che è un rischio anche per l’apicoltura: “Al momento siamo in una fase preliminare, il secondo step scatterà tra agosto e settembre”.

Ferretti, infine, invita i cittadini a evitare soluzioni fai-da-te se in giardino o sul terrazzo si pensa di avere a che fare con delle vespe orientalis: “Mentre l’ape attacca solo se in pericolo, questo è un animale offensivo”. Intervenire in autonomia, specialmente se non ben attrezzati, “può quindi essere pericolosissimo”.

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